domenica 20 novembre 2016

INGRANAGGI DELLA VALLE + CLAUDIO CINQUEGRANA BAND A LA CLAQUE (GE)-19-11-2016


La collaborazione tra la Black Widow Records e La Claque ha portato a Genova un evento di grande qualità.
I romani INGRANAGGI DELLA VALLE erano alla seconda esperienza nel capoluogo ligure, dopo la partecipazione al FIM del 2014.
Situazione ghiotta, perché nell'occasione la band ha proposto il secondo album da poco rilasciato, “Warm Spaced Blue”,  ed essere testimoni degli aspetti live permette di chiudere il cerchio, quando si conosce già il prodotto realizzato in studio. Ma andiamo con ordine, seguendo la stretta cronologia.



Ad aprire la serata ci pensa la CLAUDIO CINQUEGRANA BAND.
Conosco Cinquegrana come membro degli UT NEW TROLLS e per le sua tante attività parallele che lo vedono in buona evidenza per le sue skills chitarristiche. Non mi aspettavo certamente ciò che lui e i suoi compagni di ventura hanno portato on stage, e alla fine apparirà chiara la liason tra i due gruppi protagonisti di serata, non per il genere proposto, ma per la voglia di realizzare musica che necessità concentrazione da fruizione, basata, anche, sul virtuosismo, ma soprattutto su una certa complessità di trame che ha riscosso sentito successo.
La CCB regala musica strumentale e nelle dichiarazioni di intenti pre-concerto l’obiettivo appare il tributo al genio di Steve Lukater, fondatore dei TOTO. Siamo sul jazz-rock, sulla fusion, su ritmi quasi impossibili da decodificare, su linee sonore che si intrecciano e rimpallano da un punto all’altro del placo, una sana follia musicale che presuppone un gioco di squadra notevole.
Per realizzare tutto ciò Claudio Cinquegrana si è avvalso dell’ausilio di Federico Fugassa al basso, Gianka Gilardi alla batteria e Pier Colla alle tastiere.
Non conosco il progetto e temo che potrebbe essere estemporaneo, una attività ludica dei musicisti in questione, un divertissement musicale insomma, ma se così non fosse sarebbe bene seguire con attenzione questo ensemble, che potrebbe condurre verso molteplici soddisfazioni.
Un assaggio di serata…


Gli IDV colpiscono immediatamente per la loro giovinezza, affermazione che in termini assoluti perde valore, ma occorre pensare al tipo di musica che propongono, un prog spinto, raffinato, complesso, cerebrale, fatto di atmosfere rarefatte, pressoché scevro di melodia lineare.
Avevo già ascoltato e recensito l’esordio “In Hoc Signo”, li avevo visti sul palco del FIM, ma la prova di maturità che hanno saputo dare in questa occasione va sottolineata, entusiasmo evidenziato anche in diretta, quando spontaneamente dal pubblico arriva un… “Restate qui a Genova!”, sicuramente apprezzato dalla band. Loro sono…:
Mattia Liberati (tastiere e voce), Flavio Gonnellini (chitarra e voce), Davide Noè Savarese (voce), Shanti Colucci (batteria e percussioni), Antonio Coronato (basso elettrico), Marco Gennarini (violino e voce) e Alessandro Di Sciullo (chitarre, tastiere, basso, voci).
Non conosco il background musicale specifico di questi ragazzi, ma visto il risultato sembra abbiano studiato a fondo alcuni grandi del passato, aggiungendo il talento e la formazione personale, sintetizzando il tutto in una “materia nuova”, lontano dalla spendibilità e visibilità ad ogni costo, qualcosa che presuppone un audience con particolare sensibilità.
E’ come se l’imprevedibilità di Zappa sposasse il rigore e il genio di Fripp, rilasciando un copione che va interpretato con rigore, ma lasciando uno spiraglio per la necessaria via di fuga personale. E non è semplice amalgamare e creare un collante - e un percorso sicuro -  per sette musicisti, numero cospicuo di teste pensanti che spesso è la vera barriera che si oppone al raggiungimento dell’obiettivo.
Gli INGRANAGGI presentano il loro nuovo lavoro, quasi ipnotizzati sul palco, e trasferiscono il loro status magico al pubblico che li osserva in religioso silenzio.
A presto parlerò del loro album… per questa sera mi sono preso una vista del nuovo che avanza, perché forse non tutto è ancora stato detto, almeno nei dettagli.

E il loro set inizia così...