domenica 1 maggio 2016

LOOMINGS-Everyday Mythology


LOOMINGS-Everyday Mythology
(59 minuti - 11 brani)
AltrOck Productions
Distr. Marquee, BTF, Just For Kicks, Pick Up

Everyday Mythology è il disco di esordio dei Loomings, ensemble musicale formato da sei musicisti che creano e agiscono sull’asse Milano-Strasburgo.
Leggi AltrOck Productions e viene automatico l’abbinamento ad un tipo di musica fuori dai canoni tradizionali: la sperimentazione, la ricerca, la cura dei dettagli, la rigorosità che Marcello Marinone persegue e alimenta nella label.
E anche in questo caso non ci sono sorprese in questo senso, e se è vero che Jacopo Costa, l’ideatore del progetto Loomings, fugge correttamente dalle definizioni di genere e dalle varie etichettature, il brand “AltrOck” diventa esso stesso il biglietto da visita più significativo per evidenziare l’impegno musicale messo in campo.
Ho ascoltato la prima volta Everyday Mythology durante un viaggio, senza avere idea di cosa avrei trovato e senza aver avuto il tempo per un minimo di ricerca delle informazioni, come normalmente avviene.
La solitudine di un percorso autostradale può essere miracolosa quando permette di entrare nella musica altrui e di farsi al contempo toccare pesantemente, e così, in questo caso, un contenitore a mio giudizio tutt’altro che semplice si è trasformato in una piacevolissima sorpresa equidistante tra la razionalità e la pancia.
Sono sicuramente tante le influenze subite - alcune dichiarate - da Costa e rovesciate sul suo attuale lavoro, ma la prima cosa a cui ho pensato e di essere di fronte alla genialità di Frank Zappa, con una discreta dose di coraggio, perché se è vero che i seventies sono stati un buon periodo per proporre l’allargamento dei normali confini musicali, la musica dei Loomings si incanala senza fatica alcuna nella famiglia dell’estrema nicchia.
Musica complicata, colta, contaminata, piena di sfumature che facilitano le convivenze - rock, jazz, etnica, popular - con molteplicità di culture/esperienze in gioco, con la ritmica che si sposa alla lirica, mentre l’apparente libertà espressiva prende a braccetto la rigidità tipica dello spartito.
Un altro accostamento che mi è venuto spontaneo è quello con una parte del mondo Gentle Giant, in particolare per l’ecletticità e per un giostrare del team che non aveva eguali a quei tempi.
La logica fortemente voluta da Jacopo Costa per la nascita di Everyday Mythology mi pare sia da rimarcare: “… il mio interesse non è di scrivere per determinati strumenti ma per determinati musicisti, di mettere in luce le qualità artistiche di ciascuno oppure di proporre loro delle “sfide” dal punto di vista interpretativo”.
Tutto ciò conduce al di fuori di ogni precisa casella di riferimento, e i termini “rock fenomenologico” e “Highly idiosyncratic music”, appaiono come provocazioni e spinte ad abbandonare il precostituito a favore di una musica priva di vincoli e dedita alla ricerca di nuovi spazi.
Non manca la rivisitazione del rock tradizionale dei Led Zeppelin - Black Dog -  che ovviamente non è presentato come elemento coverizzante, ma inserito in precisi contesti nei brani Black e Lockjaw, il tutto contestualizzato in un blocco musicale di piena atmosfera, capace di coinvolgere totalmente nel corso dell’ascolto.
Arrivati a metà dell’album ci si imbatte in Sweet Sixteen, un brano dall’aspetto più…”leggero”, un motivo tipico di un’era lontana, ma che dopo il trattamento dei Loomings diventa godibile e complesso allo steso tempo, e rappresenta forse la sintesi della loro opera di trasformazione, dove l’arricchimento di trame semplici viene contrapposto alla decodificazione della seriosità musicale.
Davvero una bella sorpresa che consiglio di ascoltare.


Track List:
1-Keywords-6:26
2-Black (And Green and Red)-6:06
3-Awkward-4:11
4-In a Black Key-5:25
5-The Things That Change-7:54
6-Sweet Sixteen-4:54
7-...and...-3:32
8-Lockjaw (A Mutant Dog)-7:22
9-Car, Suburbs, Downtown, Despair-4:15
10-A Waiting Game of Nonsense-5:25
11-Milano-3:40

Loomings:
Jacopo Costa: vibes, acoustic drums, glockenspiel, tubular bells, percussions synth, fender rhodes, piano, cymbalum, percussions, some vocals
Maria Denami: vocals, kazoo
Ludmila Schwartzwalder: vocals, kazoo
Benoît Rameau: vocals
Louis Haessler: bass
Enrico Pedicone: vibes, acoustic drums, glockenspiel, tubular bells, percussions


JACOPO COSTA & LOOMINGS - Biografia

Jacopo Costa intraprende lo studio della batteria con Corrado Ciceri all’età di quindici anni; in seguito è ammesso alla classe di percussioni del Conservatorio G. Verdi di Milano, dove studia con Maurizio Ben Omar. Tra il 2008 e il 2009  beneficia di una borsa di studio Erasmus che gli permette di studiare al conservatorio di Strasburgo, nella classe di percussioni tenuta da Emmanuel Séjourné, Stéphan Fougeroux e Denis Riedinger: decide a questo punto di trasferirsi definitivamente in Francia e negli anni seguenti ottiene un master in percussioni presso il conservatorio-Haute Ecole des Arts du Rhin di Strasburgo e intraprende lo studio dello cymbalum nella classe di Luigi Gaggero (unica classe in Europa occidentale dedicata a questo strumento di origine ungherese), diplomandosi nel 2013 e ottenendo un diploma di specializzazione nel 2015. Nel corso degli anni Jacopo Costa ha l’occasione di collaborare, sia come percussionista sia come cembalista, con varie formazioni di musica da camera e orchestre, tra cui Texture Ensemble (di cui è il percussionista stabile dal 2008), Ensemble l’Imaginaire, Orchestra Nazionale della RAI di Torino, Orchestra dell’Opera di Nancy, Bamberger Symphoniker, Junge Deutsche Philarmonie. Dal 2013 Costa ha intrapreso un dottorato in musicologia all’Université de Strasbourg, nell’ambito dei popular music studies, per il quale sta scrivendo una tesi sul rock sperimentale e che lo ha già visto partecipare a diverse conferenze internazionali come relatore. La passione per il rock sperimentale di artisti quali Frank Zappa, Soft Machine o Henry cow, che fin dall’adolescenza ha spinto Jacopo Costa nel mondo della musica, negli ultimi anni gli ha dato modo di prodursi (dal vivo o per produzioni discografiche, alle percussioni o alla batteria) con diverse formazioni e artisti di rock d’avanguardia (Yugen, Camembert, Ske, Francesco Zago, Factor Burzaco, Not A Good Sign). Attualmente l’attività artistica di Jacopo Costa si focalizza nei due progetti Loomings (band attiva dal 2012 per la quale scrive e arrangia le musiche, oltre a suonare le percussioni) e Heedless, neonato lavoro solista che lo vede impegnato tra vibrafono, voce ed elettronica con un repertorio che spazia dalla musica contemporanea ad arrangiamenti di canzoni pop passando per composizioni originali. Alla fine del 2015 Loomings debutta per AltrOck con Everyday Mythology.  

Info
Loomings:

Everyday Mythology BandCamp:
AltrOck:

Ufficio Stampa Synpress44: