The Aaron Clift Experiment
Proprio come gli
scienziati conducono esperimenti utilizzando le loro conoscenze per esplorare
l'ignoto, The
Aaron Clift Experiment combina elementi di natura classica e della
musica d'avanguardia sintetizzando in un tutto innovativo.
Le canzoni esclusive
della band attingono da un vasto contenitore di influenze - da classici gruppi
rock progressive come Genesis, Pink Floyd, e Rush sino a gruppi più moderni,
come Porcupine Tree e Opeth, arrivando sino a compositori classici e jazz come
Beethoven, Schubert, e John Coltrane. All’interno di un mondo sperimentale e in
evoluzione, parte della produzione è dedicata al soul, a un tipo di musica molto energica e ad un intensa
attività live.
Nel 2012, la band ha
pubblicato il suo album di debutto, "Lonely Hills",
ottenendo confortanti recensioni e riconoscimenti, sia da parte del pubblico
che della stampa specializzata, e la band è stato nominata tra le migliori nel
panorama di quelle emergenti, nel 2013, da parte di Prog Magazine.
Con l'uscita del
secondo album, "Outer Light, Inner
Darkness", rilasciato da pochi giorni, , The Experiment Aaron Clift continua a
seguire la strada dell’innovazione, fondendo la raffinatezza e la profondità
della musica classica con la passione e la potenza pura del rock and roll.
Quello che era
iniziato come un'idea embrionale, l’esigenza di creare musica “nuova”, è ormai
sbocciato in un esperimento vero e proprio, i cui risultati sorprendono e fanno
ben sperare per il futuro.
Una band da seguire!
Ecco il pensiero del fondatore della
band, Aaron Clift…
Come e quando è stata fondata la band e perchè avete scelto il nome The
Aaron Clift Experiment”?
Gli inizi di The Experiment Aaron Clift risalgono al 2008, quando ho
iniziato a scrivere le versioni demo di canzoni che avrebbero trovato posto
successivamente nel primo album della band, "Lonely Hills". A quel
tempo avevo già scritto composizioni classiche, ma stavo cercando di mettere
insieme un nuovo progetto che sarebbe stato più rock-oriented. Originariamente
volevo una band di appoggio ad un progetto solista, ma ho pensato che sarebbe
stato troppo noioso presentarmi solo con il mio nome. Mi è piaciuta la
soluzione che trovò Jimi Hendrix, che chiamò il suo gruppo “The Jimi Hendrix
Experience”, e ho pensato che sarebbe stato bello riproporre un nome simile. Ho
scelto la parola "esperimento" perché questo è esattamente quello che
volevo diventasse la band, il tentativo di coniugare influenze musicali
complesse con altre più nuove, creando così sonorità uniche. Alla fine del 2011
ho assemblato la formazione originale della band, e nei primi mesi del 2012
abbiamo registrato il nostro album di debutto, "Lonely Hills. " Da
quel momento abbiamo avuto un paio di cambi di formazione, sviluppando così il
nostro sound, trasformandolo da progetto “solo” a quello di una band a tutti
gli effetti.
Quali sono le passioni musicali che legano i musicisti della band?
Una delle cose uniche che riguarda The Aaron Clift Experiment è che tutti
noi abbiamo una cultura basata sulla musica classica e sul jazz - io
(tastierista e vocalist) e Eric Gutierrez (chitarra) abbiamo ottenuto una
laurea in composizione musicale, Devin Nord (basso) sta per ottenere la laurea
in musica e Joe Resnick (batteria) ha fatto buona esperienza suonando in
un'orchestra sinfonica. Dal momento che abbiamo suonato tanti generi musicali
differenti, non solo rock, abbiamo coltivato gusti trasversali all’interno del
mondo musicale, e credo che questo aiuti nel dare un tocco di diversità al
nostro songwriting.
Vivete ad Austin, e quando penso a quella città mi vengono in
mente Janis Joplin e Steve Ray Vaughan: che spazio ha una musica così difficile
come la vostra in un paese come il Texas, più vicino al rock blues?
La nostra proposta, ovviamente, non si adatta sempre al
modello blues, country e indie rock per cui Austin è famosa, ma siamo stati in
grado di trovare uno spazio significativo che ci consente di proporre con
semplicità e continuità la nostra musica. Siamo stati molto fortunati a
lavorare con un sacco di talentuose band di rock progressive locali, come
Transit Method, Groove Think, Opposite Day, and Wonderbitch. Direi che questo è
un buon momento per venire ad Austin e verificare la crescita della scena
progressive rock.
Recentemente avete rilasciato il vostro secondo album, Outer
Light, Inner Darkness: puoi spiegarmi il significato del titolo e la sua
eventuale concettualità?
“Outer Light, Inner Darkness è un album sulla dualità. Tutte
le canzoni dell'album in qualche modo raccontano storie di forze opposte in
conflitto tra loro - i brani della prima metà dell'album si focalizzano sui
conflitti mentre le canzoni poste nella seconda parte del disco rappresentano
un viaggio verso la conciliazione. Il titolo dell'album si riferisce all'idea
che tutte le persone posseggano un lato chiaro e uno oscuro, insiti loro
natura, aspetti che fatalmente si intrecciano. L'ultima canzone dell'album,
"Bathed in Moonlight", è una canzone che parla di come l'umanità
possa imparare ad unire la sua luce esterna con l’oscurità interiore, facendo
diventare il tutto un’unica unità che contiene in sé entrambi i lati della sua
natura.
Come si è evoluta la vostra musica a partire dall’album di
debutto sino ad oggi?
Il più grande cambiamento nel nostro sound è avvenuto con
l'introduzione di Eric (chitarra) e Devin (basso), che hanno sostituito i
membri originali. Nel primo album ho scritto e organizzato io tutte le canzoni,
ma in “Outer Light, Inner Darkness" ho collaborato con Eric e Devin su
molte delle creazioni. Il vantaggio di avere altri due cantautori di grande
talento nella band è che il nostro sound è diventato molto più diversificato, e
che siamo stati in grado di spingerci l’un l'altro nello scrivere al di fuori
della nostra zona conosciuta.
Come definiresti, a parole, la vostra musica, per qualcuno
che ancora non la conosce?
The Aaron Clift Experiment è una moderna progressive rock
band con influenze diversificate, modellate attraverso l’hard rock, la classica
e il jazz.
Che cosa avete pianificato per il futuro?
Stiamo finendo il 2015 con una serie di concerti ad Austin.
Entro la fine dell'anno rilasceremo un EP live di registrazioni del nostro
album, "Outer Light, Inner Darkness", uscito il 27 agosto. Per il
2016 stiamo progettando di aumentare i nostri live shows, soprattutto al di
fuori di Austin. Abbiamo un sacco di fan in Europa e speriamo di partecipare ai
festival che si realizzeranno nei prossimi due anni. Oltre a pensare
all’incremento del numero dei concerti, stiamo continuando a scrivere e
registrare nuova musica: non possiamo aspettare che cosa il futuro ha deciso di
riservarci!