Quando il Rock divenne
musica colta: storia del prog
di Fabio Rossi
E’ uscito un nuovo libro dedicato alla Musica Progressiva,
realizzato da chi è stato testimone di un’epoca irripetibile. Il suo nome è
Fabio Rossi, e i suoi ricordi, ne sono certo, coincideranno con quelli di
migliaia di appassionati del genere.
UN TITOLO DI RIFERIMENTO PER
RITUFFARSI NELLE ATMOSFERE PROGRESSIVE DEL ROCK DEGLI ANNI ’70
IL LIBRO
Un saggio sulla musica progressive (inglese e non solo) degli
anni '70 che, traendo spunto dall'esperienza personale dell'autore, traccia la
storia del genere nel suo periodo fulgido (1969/1975). L'analisi del fenomeno
parte dai prodromi che hanno determinato le basi su cui il prog si svilupperà,
per poi passare alle caratteristiche basilari, i migliori dischi, le cause del
declino e i nuovi scenari.
Il testo include un ampio capitolo sulla scena italiana,
monografie dettagliate sui gruppi inglesi principali (Genesis, Emerson, Lake
& Palmer, Jethro Tull, Pink Floyd, Van Der Graaf Generator, King Crimson,
Gentle Giant, Yes), una vasta discografia per neofiti, quasi duecento note
esplicative, traduzioni di alcuni testi o parte di essi, testimonianze,
sitografia e bibliografia.
Ho provato a porgli
qualche domanda…
Mi racconti qualcosa
delle tue passioni e di come sei arrivato all’idea di fissarle per sempre sulla
carta?
Sono un appassionato di
musica rock ed heavy metal dall’età di sedici anni. Nella mia vita ho visto più
di cento concerti e collezionato quasi mille titoli tra LP e CD (non so più dove
metterli!). Da anni volevo scrivere qualcosa sul rock progressivo, il mio
genere preferito. In effetti l’ho in parte già fatto sul sito www.metallized.it, con biografie e varie recensioni, ma il mio desiderio era quello di
realizzare un’opera più ampia: a 54 anni ci sono riuscito anche grazie
all’apprezzamento della casa editrice Chinaski.
Solitamente la maturità
porta a… rompere gli indugi, per poi
lasciarsi andare seguendo un’indole rimasta a lungo latente: che cosa ti ha
fatto scattare la molla?
Il voler lasciare un
ricordo di me stesso, di come ero in quei tempi e del perchè mi sono appassionato
al rock progressivo. Spero che le mie parole servano a risvegliare tanti
giovani d’oggi, troppo assopiti e abbarbicati su scelte musicali discutibili.
Mi rendo conto che il mio obiettivo è complicato da raggiungere, ma voglio
sperare che qualcuno avvicinandosi al mio libro si convinca che si può essere
un individuo a se stante, che non per forza debba essere collocato nella massa.
Quali sono le
difficoltà maggiori che hai trovato nel raccogliere le idee?
Più che altro il timore
di sbagliare formazione citando un disco, sono tanti i nomi degli artisti e
delle band e ogni tanto mi accorgevo di un errore. Mi auguro che non ve ne
siano, ma l’impresa è stata davvero improba!
Che filosofia di lavoro
hai usato per realizzare il book… quali linee guida hai seguito?
Sono partito da linee
squisitamente tecniche per spiegare al meglio le caratteristiche del prog. Tutto
il resto e’ venuto conseguentemente.
Pensi che il libro sia
più adatto ai neofiti, agli esperti o… a tutte e due le famiglie?
Io credo a tutte e due
le categorie: il meno giovane ci si ritroverà, mentre il più giovane disporrà
di tutte le chiavi per entrare in questo fantastico mondo. In merito mi preme
partecipare ai lettori che, in occasione delle giornate trascorse al Progressivamente
Free Festival, numerosi giovani tra i 20 e i 25 anni hanno acquistato il mio
libro ed è un aspetto che ho gradito tantissimo, un segno che il prog non muore
mai!
Che cosa aggiunge il
tuo libro prog a quello che è già stato pubblicato e di cui sei a conoscenza?
Sicuramente le mie
riflessioni e i miei ricordi, rappresentano uno specchio di come eravamo, e
credo che questa sia la vera particolarità’ del mio libro che, di fatto, non
voleva essere soltanto un saggio come tanti
altri, ma anche una fotografia di un’epoca. Molto di quello che ho
scritto è rintracciabile sul web, riviste specializzate e altri libri; d’altronde
raccontare qualcosa di nuovo sul prog targato anni settanta credo sia quasi
impossibile. Tuttavia cercando qua e la ho trovato notizie che non conoscevo e
che mi sono premurato di riportare nel libro. Magari anche il lettore più
esperto rimarrà colpito da qualche particolarità che gli era sfuggita.
Mi dai la tua
definizione di musica progressiva?
Per me la musica che
cerca indefessamente nuove soluzioni alternative è da ascrivere alla categoria.
Capisco che così si è molto generici, ma è proprio l’idea stessa di progredire
verso altri lidi che mi induce ad una definizione… diciamo a largo raggio.
Tra le tante musiche
che hai incontrato negli anni, quale può essere considerata la colonna sonora
della tua vita?
In linea generale
certamente il rock progressivo per il semplice fatto che è stato il primo amore
della mia vita, musicalmente parlando! Dovendo, però, scegliere un pezzo
specifico, qui forse sorprendo tutti, dico Tank,
degli E.L.P., perché mi ricordo ancora come rimasi quasi senza fiato quando per
la prima volta ascoltai l’assolo di batteria di Carl Palmer… e ancora oggi mi
capita la stessa cosa!
Consiglia un album prog
ad una giovane curioso che non conosce il genere.
Domanda difficile perchè
di album prog da avere a tutti i costi ce ne sono moltissimi. Tuttavia la
scelta cadrebbe su Selling England By The
Pound, dei Genesis, che giudico il vertice dell’intera produzione progressiva
degli anni ’70 e non solo. Non a caso, oltretutto, ho voluto a tutti i costi
che il mio libro avesse come copertina quella di quel fantastico disco.
Guardiamo avanti: quale
potrebbe essere il tuo prossimo passo… musicale?
Ho un progetto che mi
frulla per la mente da tempo e al quale non mi sono accostato ancora, essendo
impegnato dapprima a ultimare il mio primo libro e poi a cercare di
promuoverlo. Si tratta… eh no, se lo dico svelo la sorpresa!
L’AUTORE
Fabio Rossi, nato a Roma il 7 aprile 1961, coniugato e padre
di due figli, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell'
Università di Siena
in Scienze dell'Amministrazione.
Appassionato da decenni di musica rock
ed heavy metal, ha collaborato per cinque anni
con la webzine www.metallized.it facendosi promotore, tra l'altro, della
redazione di recensioni, articoli,
interviste e live reports tesi alla divulgazione tra i giovani del rock degli
anni settanta. Questo è il suo primo
libro con CHINASKI.