lunedì 2 dicembre 2013

Maelstrom - 3725


Nuovo appuntamento, per me il terzo, con i Maelstrom di Ferdinando Valsecchi, in occasione dell’uscita di “3725, titolo del cui si gnificato si parla a seguire.
Il gruppo di lavoro si evolve rapidamente e dimostra una buona maturità espressiva, frutto della consapevolezza che la strada intrapresa è quella della piena soddisfazione personale, e quando la musica “suona bene” per chi la compone, ci sono buone probabilità che anche il pubblico gradirà.
La concettualità cede il passo  al brano compiuto ed emerge una forte componente poetica che, accompagnata dal sound tipico di Maelstrom, produce un effetto quasi trascendente, essendo in grado di trasportare idealmente in altra dimensione, provocando un certo senso di angoscia unito alla giusta riflessione: “… moriranno tutte le rose del mondo perché non ci saranno più lacrime per dar loro vita; m’abbandoneranno anche queste ultime gocce di memoria che ho di te, perché la giusta punizione è dimenticare…”.
Riff ossessivi e buon uso di tecnologia ed elettronica, sono l’anima musicale tipica di Maelstrom, mentre la miscela tra titoli in lingua inglese e liriche italiane coglie nel segno, e evidenzia la necessità di multiespressività, il bisogno di trovare ogni forma possibile per lanciare messaggi trasversali.
C’è spazio anche  per una covere famosa, Space Oddity, un ricordo personale più che tributo a Bowie, ma la scelta appare azzeccata e in pieno contesto.
La musica di Maelstrom mi lascia sempre un po’ di … agitazione, toccando corde che tendo a tenere “nascoste”, mi smuove e alla fine staziono a lungo in uno stato di “spleen”, che traduco in “tristezza meditativa”, un feeling insistente che fa fatica ad abbandonarmi, e a cui mi sono piacevolmente abituato.
Un nuovo passo di Maelstrom verso la maturità, e la curiosità di vederli all’opera è davvero tanta!


L’INTERVISTA

Facciamo il punto a distanza di un anno dall’uscita di Change of Season: a quale punto del percorso vi trovate?


Sinceramente non sapremmo, pensiamo di trovarci in una fase di mezzo. D’altronde i pezzi sono piuttosto diversi dai lavori precedenti, il sound anche, ma sicuramente non è ancora definitivo, e lo si può intuire dalle diversità che presentano i pezzi gli uni con gli altri. Ad ogni modo abbiamo piuttosto chiaro dove vogliamo andare a lavorare per il prossimo cd.

Quali sono le novità/evoluzioni più importanti, sia dal punto di vista delle liriche che da quello meramente musicale?


Rispetto a prima, sia dal punto di vista musicale che da quello lirico, lo stile è leggermente cambiato, magari cercando di essere meno discorsivi ed entrando più nel vivo di entrambi i punti di vista. Le canzoni, che in origine erano tutte legate da un filo narrante unico, ora sono autoconclusive, per quanto una certa uniformità di sound e di idee di sviluppo riesca comunque a legare bene un pezzo all’altro, specialmente analizzandoli per coppie escludendo la cover di David Bowie. Dal punto di vista di produzione sonora l’innovazione più importante è semplicemente una: l’esperienza.

Non ho letto il titolo e sulla cover ho trovato “3725”, mi spieghi meglio?


“3725” è il titolo. Diciamo che è legato anche alla domanda successiva!

Il brano di apertura è la famosa Space Oddity di Bowie, come si inserisce nel contesto?


E’ una cover che abbiamo scelto di inserire come tributo, non tanto a Bowie, quanto ad una persona cara cui piace molto il brano. Sia il brano, che la persona a cui è dedicata, sono legati al numero 3725.

Ho letto che, oltre alla solita fruizione gratuita, avete pensato ad una cinquantina di copie in CD, confezionate a mano: a chi sono indirizzate?


A tutti quelli che vogliono acquistarle.

Vete già testato dal vivo questo nuovo lavoro?


No, anche perché il progetto live dei Maelstrom non ha ancora ricevuto l’attenzione che merita da parte mia, per il momento sono soddisfatto così, e con gli altri progetti in atto mi riuscirebbe difficile farli diventare anche una band completa.

Puoi tirare le somme del tuo ultimo anno musicale?


Quest’anno mi ha visto iniziare molte collaborazioni, anche con etichette indipendenti, e riscoprire vecchie amicizie musicali che stanno convergendo verso dei progetti concreti. Inoltre mi ha visto ancora una volta lavorare con la musica per il teatro, sulla qualche cosa, fra l’altro, sto preparando un nuovo lavoro, completamente diverso da ciò che ho fatto sino ad ora, non vedo l’ora di poterlo far sentire.

Grazie mille Athos da parte dei Maelstrom, Ferdinando e Matteo!



Il CD è stato rilasciato il 22 Novembre; disponibili anche 50 copie fisiche confezionate a mano in tiratura limitata!
Sette tracce, di cui una cover (“Space Oddity” di David Bowie), circa 40 minuti di musica. Gratis. Come sempre.