“Visioni, Deliri e Illusioni” è un nuovo album dei Wicked Minds.
Nell’intervista a seguire emergono le motivazioni di un progetto
che appare una sorta di ambiziosa pausa in un percorso ben definito, sosta
dedicata ad un omaggio alla musica progressiva italiana, che appare più in
forma che mai.
Basta dare un’occhiata alla tracklist per riconoscere al volo
brani storici rimasti nella memoria degli appassionati del genere. Ma la
particolarità dell’album è l’integrazione tra i membri della band e alcuni
musicisti originali che contribuirono al successo iniziale dei pezzi. Parlo di Aldo Tagliapietra delle allora Orme, di Lino Vairetti degli Osanna, di Lupo
Galifi del Museo Rosembach, di Martin Grice dei Delirium, di Antonio Bartoccetti dei Dietro
noi Deserto ; in evidenza la
brava musicista napoletana Sophya
Bacini nei brani di New Trolls e Circus 2000.
La formula proposta segue una nuova tendenza che vedo spesso
realizzata in fase live, dove trovo un super gruppo (nel senso della bravura
dei musicisti e non della loro fama) che propone brani conosciuti di band
antiche, che sono rappresentate sul palco da uno o più elementi. Si crea così
una sorta di “famiglia musicale” sulla scia della “Prog Family” degli
Osanna di Vairetti.
Il risultato è sempre fantastico dal vivo, ma anche il lavoro di
studio può dare forte emozioni. Nel caso specifico occorre sottolineare le
difficoltà di realizzazione che hanno portato via un tempo enorme ai Wicked
Minds, circa tre anni. Ma se si giudica il solo aspetto qualitativo (e questo è
l’unico compito dell’ascoltatore) non c’è che da essere soddisfatti.
In questi casi si potrebbe pensare ad un esercizio da cover band,
ma lo sforzo è stato quello di dare nuova veste a brani antichi, mantenendo le
caratteristiche iniziali, e anche laddove era assente un “titolare del
passato”, i Wicked Minds sono riusciti a ricreare la giusta atmosfera che
caratterizza tutto l’album.
Come sottolinea Lucio Calegari, nel botta e risposta
a seguire, difficilmente ci sarà un seguito, visto l’impegno realizzativo, ma
un progetto come questo, che io sappia unico, va conservato e ascoltato con
cura, e magari può essere utile per raccontare a chi non c’era come era fatta…
come è, la musica di qualità.
Una segnalazione anche per la cover del CD, un immagine di Pino Pintabona della Black Widow Records,
distributrice del disco: basterà guardarla e la musica partirà in automatico.
http://www.myspace.com/wickedmindsitaly
Innanzitutto, da dove nasce l’idea del tributo al prog italiano…
idea spontanea o c’è dietro la mano di Black Widows?
L'idea è venuta a me, nel 2006 dopo la pubblicazione di
“Witchflower”, mentre stavamo componendo del materiale nuovo; pensavamo di fare
uscire questo abbastanza presto, ma abbiamo avuto qualche problema di
formazione e i tempi si sono allungati a dismisura.
Cosa ha rappresentato per voi la musica prog… quanto ha inciso
sulla vostra formazione musicale?
Mah, la mia estrazione è prettamente legata all'Hard Rock 70,
Zep-Purple-Hendrix-Sabbath. L'amore per la musica prog è arrivato più tardi,
quindi direi che è stato un aumento del bagaglio personale. Paolo, l'organista,
ha radici più funks -soul-jazz '60, e anche per lui il prog è arrivato dopo.
Da dove siete partiti per l’operazione di scelta dei brani di “
Visioni, Deliri e Illusioni”? E’ stato condizionante sapere chi avrebbe
collaborato come ospite o vi siete basati sul mero criterio del gradimento
personale?
Il tutto si è quasi esclusivamente basato sul gusto personale;
quando siamo partiti abbiamo tirato fuori una trentina di brani, quelli che ci
piacevano maggiormente, e addirittura pensavamo a un doppio cd e triplo
LP,(sarebbe uscito nel 2020!), ma all'inizio non pensavamo di invitare ospiti
come poi è successo.
Una curiosità. Ci sono brani dove potevano essere presenti i
protagonisti originali, come Silvana Aliotta del Circus 2000 o Gianni Leone del
Balletto di Bronzo. E’ stato impossibile accordarsi o è stata solo una scelta
artistica?
Non ricordo esattamente… di Silvana Aliotta non ne abbiamo mai
parlato, mentre per Gianni Leone ci poteva essere un contatto, ma avevamo già
registrato “Un posto” da Sirio 2222, dove Leone non era presente per cui
abbiamo lasciato perdere anche se con dispiacere.
Conosco personalmente tutti gli ospiti e apprezzo le loro
caratteristiche umane: immagino sia stata una collaborazione piacevole. Ho
invece solo avuto contatti epistolari con Antonio Bartoccetti e mi è sembrato
molto… misterioso. Tutto semplice anche con lui?
Si,tutti si sono comportati in maniera molto amichevole e molto
alla mano, oltre a fornire un contributo musicale direi di altissimo livello.
Per quanto riguarda Bartoccetti e' stato contattato dalla Black Widow (essendo
un suo artista) e non ho avuto contatti diretti, a parte un paio di e-mail
tecniche riguardanti il brano. Adesso che ci penso le sue e-mail effettivamente
erano un pochetto misteriose... in ogni modo è una delle partecipazioni a cui
sono più legato e di cui sono più contento perché fa un grande solo.
Che cosa rappresenta questo album nel vostro percorso musicale?
Bella domanda! Come dicevo prima questo album doveva uscire
qualche anno fa,appena dopo “WitchFlower”, aspettando il successivo disco dei
WM, poi le cose sono andate in modo diverso e si è perso un po' l'entusiasmo
iniziale, anche se siamo molto fieri e soddisfatti del lavoro. E' un progetto
molto particolare e molto a sé stante nella nostra discografia, fra l'altro
credo che nessun gruppo abbia mai fatto una cosa del genere per cui dovrebbe
andare molto bene e piacere sia agli amanti del prog italiano che a quelli dei
Wicked Minds.
Sono rimasto affascinato dalla foto di copertina, quella di Pino
Pintabona, che ho visto molto prima del CD. In 5 minuti mi ha ispirato una
storia che, credo, farà parte di un atro progetto. Esiste un brano dell’album
che può legarsi a tale immagine?
Sì, la copertina è molto bella, forse più “inglese” che
“italiana… non so se riesco a spiegarmi, nel senso che mi ricorda di più i
dischi prog d'oltremanica dello stesso periodo, ma va bene lo stesso! Non trovo
particolari analogie coi brani singoli presenti sul disco però li rappresenta
molto bene nel suo insieme.
”Visioni, Deliri e Illusioni”… qual è il significato?
Niente di particolare, cercavamo qualcosa che si rifacesse ai
vecchi dischi del prog italiano, ma che non fosse una cosa nostalgica. Credo
che le tre parole rendano bene l'idea dello spirito che i gruppi di allora
avevano e che crediamo di avere anche noi tuttora.
Riproponete l’album dal vivo?
Si, qualche pezzo lo proporremo anche se non abbiamo
l'intenzione di incentrare tutto il concerto sulle cover perché
fondamentalmente siamo sempre stati una band che suona il proprio materiale.
Suoneremo il 24 agosto al Frogstock vicino a Ravenna con altri 2 gruppi Black
Widow : (http://www.frogstock.it/Frogstock_2011.html) e
stiamo cercando di suonare a Genova in autunno dove presenteremo il disco.
Il progetto “Tributo” è da considerarsi una pausa o potrebbe
arrivarne un altro, magari con prog inglese?
Adesso come adesso direi subito di no, data l'esperienza
leggermente lunga di questo però, “mai dire mai”.
SCHEDA ALBUM
Artist: Wicked Minds
Title Of Album: Visioni, Deliri E Illusioni
Label: Phantom Sound & Vision
Total Time: 01:10:55
Tracklist:
01. Caronte I (Trip)
02.L’Uomo (Osanna - feat. Lino Vairetti)
03. Un Posto (Balletto di Bronzo)
04. Dio del Silenzio (Delirium - feat. Martin Grice)
05. La Prima Goccia Bagna il Viso (New Trolls - feat. Sophya Baccini)
06. Figure di Cartone (Le Orme - feat. Aldo Tagliapietra)
07. Un’Isola /Un Illusione da Poco/ Clessidra (Nuova Idea)
08.Dentro Me (Dietro Noi Deserto - feat. Antonio Bartoccetti)
09. Io, La Strega (Circus 2000 - feat. Sophya Baccini)
10. Zarathustra (Museo Rosenbach - feat. Stefano “Lupo” Galifi)
11. Un Villaggio, un’Illusione (Quella Vecchia Locanda)
12. Farfalla senza Pois (Gleemen)
Line up:
Monica Sardella-vocals
Lucio Calegari-guitar
Paolo"Apollo" Negri-hammond,synthesizers,piano
Enrico Garilli-bass
Ricky Lovotti-drums
Special guests:
Lino Vairetti (Osanna), Martin Grice (Delirium), Sophya Baccini (who sings New Trolls and Circus 2000 songs), Aldo Tagliapietra (Le Orme), Antonio Bartoccetti (Dietro Noi Deserto, Antonius Rex, Jacula), Stefano “Lupo” Galifi (Museo Rosenbach)