L’incontro con Govind Khurana è stato casuale, se non ricordo male mi ha contattato lui, per una sorta di affinità che unisci tutti quelli che amano la musica.
Govind, di origine italo-indiana, è il fondatore e produttore discografico della New Model Label, etichetta discografica indipendente .
Si racconta così.
Ho fondato questa etichetta dopo avere lasciato edel, dove ricoprivo il ruolo di responsabile di marketing e promozione (e, dopo altre esperienze musicali, sia con band, sia come produttore, giornalista free-lance e radiofonico). L'idea era quella di dedicarmi allo sviluppo di nuovi progetti, cosa che in una grande struttura, con la crisi del mercato discografico è molto difficile, mentre, da indipendenti hai la possibilità di decidere tutto, e applicare queste scelte in tempo reale. Il nome suona un po' presuntuoso, lo so, anche perché un nuovo modello non esiste, anzi, penso che ne esisteranno di diversi, e comunque, non tutto quello che appartiene al lavoro "classico" del discografico appartiene al passato, anzi, sono convinto che continua a rimanere un valore aggiunto. New Model Label siamo attivi sia come etichetta tradizionale, fisica (distribuita da Audioglobe) e digitale, come editori musicali e come consulenti e ufficio promozione (in Italia e all'Estero) per altri progetti che magari possono essere distanti dal quella che è la nostra linea artistica, improntata verso sonorità "alternative" e rock, nelle diverse sfumature che questi due termini possono assumere. Da poco poi ho lanciato una nuova sub-etichetta, Honeychile, music!, dedicata a sonorità tra blues, country, roots o comunque a musiche rigorosamente analogiche. La prima uscita è stato il debutto dei Wild Boars.
L'INTERVISTA
Mi racconti qualcosa di te e della tua passione musicale? Come sei arrivato all’idea di vivere di musica senza essere musicista?
Tra i primissimi ricordi di infanzia ci sono in viaggi in macchina con mio padre dove ascoltavamo il live “The Songs Remains The Same” dei Led Zeppelin o ii live di Bob Marley, di cui mi spiegava anche i testi. Saltando di un paio di decenni, ho suonato in band, organizzato concerti a livello underground, collaborato con riviste e siti, lavorato per una radio e poi in edel, prima come ufficio stampa e poi come responsabile di marketing e promozione e altro ancora. E' stato un passaggio graduale, in un certo senso è come se lo avessi sempre fatto, a partire da quando suonavo con la mia prima band ed ero quello che alzava il telefono per parlare con i club, si proponeva ai giornali, etc...
Passare da un’etichetta importante ad una di stampo “artigianale”, come tu la definisci, ha il pregio della libertà di movimento , ma resta grande il rischio correlato, anche se un giovane può permettersi qualche passo falso, sapendo che esiste il tempo per rimediare. Ti sei mai pentito della tua scelta? Rifaresti esattamente le stesse cose?
Con la crisi del mercato discografico tradizionale, direi che il rischio è assolutamente relativo. Non mi sono affatto pentito ma non c'è dubbio che è diverso gestire un'attività in proprio ed ho dovuto imparare questo prima di tutto, ed è assolutamente differente lanciare dei nuovi progetti da zero, senza grandi budget alle spalle e senza un catalogo consolidato. Con New Model Label, dopo ormai tre anni di attività, posso dire di avere acquisito una nuova esperienza ed è ovvio che certe scelte le farei in maniera diversa ora rispetto a quando ho iniziato. Lavorare su nomi nuovi è sempre una sfida e devo dire che continua a piacermi.
Come giudichi la situazione” talenti”, in relazione al passato?
Ci sono diverse buone proposte e dedico moltissimo tempo ad ascoltarle e andarle a cercare. Dispiace che alcuni si perdono dopo un disco o si arrendono alle prime difficoltà, lavorare su un progetto (partendo dall'underground) richiede anni e costanza, non si può certo costruire una band “alternativa” a tavolino. La storia del rock è piena di esempi di band che sono emerse dopo 2 o 3 album.
I Talent Show sono deleteri o aiutano i nostri giovani?
Mi collego alla domanda precedente... direi che sono la soluzione per chi vuole provarci e riuscire subito, ma una soluzione davvero per pochi. Per il resto, non voglio dare giudizi morali, sono solo spettacoli televisivi, in alcuni casi, anche abbastanza divertenti ma non aggiungono nulla alla musica e quindi mi sono totalmente indifferenti. Non tolgono spazi a chi propone musica originale, specialmente di certi generi, che comunque in tv in prima serata non potrebbero andare.
Come pensi si evolverà il mercato della musica nei prossimi dieci anni?
Non penso che scompariranno i supporti, così come non sono scomparsi i vinili o la pellicola nella fotografia, semplicemente, ma già succede ora, il mercato tradizionale dei negozi sarà sempre più ristretto e limitato solo a proposte di catalogo o grandi nomi. Penso (e, spero) poi che si consoliderà l'idea dello streaming a pagamento e della raccolta dei diritti legata a tutti gli utilizzi che la musica ha al giorno d'oggi.
Cosa consiglieresti a un giovane che decide di intraprendere il tuo mestiere?
Costanza e tenacia...e, se qualcuno comincia oggi, autonomamente, molta pazienza, visto che si può contare sempre meno sulle vendite dei supporti.
Mi dici il nome di un gruppo che avresti voluto distribuire e per qualche motivo non sei riuscito a farlo?
Difficile.. potrei dirti gli Areola Treat di Malta, e il motivo è la loro provenienza geografica e le difficoltà logistiche che questa comporta. Ci sono poi 2 o 3 artisti italiani con cui ero in contatto e non è detto che non si faccia qualcosa in futuro. Nomi non ne faccio, perché vorrei prima ascoltare il nuovo materiale.
Come ti poni davanti a una giovane band che ti propone il proprio demo? Cosa ti fa propendere per lanciarla o come riesci a far loro capire con delicatezza che il prodotto non ti soddisfa?
La musica, e quindi un fattore assolutamente emotivo e personale; e poi le capacità organizzative… se vedo che la band è attiva dal vivo, presente nei social network, creativa nella comunicazione, per me è un fattore decisivo. Senza questa presenza e scambio costante è difficile ottenere buoni risultati. Se invece un gruppo non mi convince, cerco sempre di essere sincero e di dare sempre una risposta in tempi brevi. Può non convincermi per una mia scarsa affinità con il genere che propongono, soluzione più semplice, o per una produzione non ancora all'altezza di un'uscita ufficiale. In alcuni casi ho dovuto dire no a qualsiasi forma di collaborazione, dicendo la verità, non riesco a lavorare su un progetto di cui non sono convinto, nemmeno se si tratta di un lavoro di ufficio stampa, senza coinvolgimenti nel lato discografico o editoriale.
Qual è il gruppo che puoi considerare la colonna sonora della tua vita?
Ti direi tre nomi, che mi accompagnano da diverso tempo, a fasi alterne: The Clash, Primal Scream, Nick Cave & The Bad Seeds. Gruppi che con il passare degli anni continuano ad affascinarmi.
Che obiettivo ti puoi ragionevolmente dare per il futuro prossimo?
Dare un'identità più definita da un punto di vista artistico all'etichetta, sia New Model Label (dedicata a sonorità alternative/rock), sia Honeychile, music!, sub-etichetta dedicata a blues, roots e a tutte le musiche rigorosamente analogiche. Tra gli altri obiettivi realistici, c'è quello di consolidare le relazioni che stiamo creando anche con media importanti all'estero, soprattutto in Germania, sviluppare il nostro catalogo editoriale e continuare a proporlo per sincronizzazioni con cinema, documentari, spot e creare maggiori sinergie tra le band che pubblico o con cui collaboro.
Altre attività.... da un paio di anni mi diletto come video maker: http://klugproductions.wordpress.com/videoclip-musicali/
Riassumendo, direi che da una realtà industriale (con grandi nomi, dai Simple Minds a Deep Purple o Dolores O'Riordan) sono passato a creare una piccola realtà artigianale, in cui una gran parte del lavoro è dedicata proprio allo scouting.
Le nostre uscite (come etichetta):
Vittorio Cane - Secondo - il nostro primo disco, un cantautore particolare che, grazie alla poesia dei suoi testi è riuscito a farsi notare, suonando in tutta Italia, dal Traffic Festival di Torino in apertura di Nick Cave al più piccolo club, un editore, Torinopoesia, ha pubblicato i suoi testi in un libro - www.myspace.com/vittoriocane
Speedjackers - Secularization - l'esordio di questa giovanissima band di Thiene, tra punk e rock ad altissima velocità
Lunacy Box - gothic band con voce femminile (ora non più attiva) con cui abbiamo ottenuto ottimi riscontri sui media in tutto il mondo, dalla Germania all'Inghilterra (disco dell'anno su BCfm di Bristol) al Giappone
I Got A Violet - Backwash - garage, punk e psychedelia in un disco vario ed eclettivo - www.myspace.com/igotaviolet
Rummer And Grapes - Every Damned Friday - da Terni una band dalle sonorità british - www.myspace.com/rummergrapes
Thisorder - Inner Island - arrivano da Ischia, finalisti di Voci Per La Libertà di Amnesty International, e nel loro suono si fondono il grunge di Alice In Chains e Pearl Jam con elementi quasi progressive : www.myspace.com/thethisorder
Speedjackers - Favourite Sons - il secondo album, con nuove influenze, dal punk delle origini a classic /southern ed hard rock
Deluded By Lesbians - The Revolution Of Species - (dallo Sziget Festival, al Forum di Assago e Piazza Duomo a Milano... non male per una band che nasce da una delusione:). La loro ricettà? Pop, punk ed ironia. www.myspce.com/deludedbylesbians
Strip In Midi Side - Your Stripping Experience - dalla provincia di Salerno una electro band dalle sonorità mitteleuropee - e la nostra scommessa è proprio quella di riuscire a portarli in germania - www.myspace.com/stripinmidiside
Camp Lion - La Teoria di Romero - dopo quasi tre anni, un altro disco cantato in italiano su New Model Label... e l'intenzione è continuare la ricerca anche in questa direzione... power pop è forse l'etichetta che rappresenta al meglio la musica di questa giovanissima band - www.myspace.com/camplion
Wild Boars (direi che non hanno bisogno di presentazioni)
Bianconiglio - Qualsiasi Ovunque Sia - (solo in digitale), una band all'insegna del crossover tra generi ma anche a livello multimediale, con show in costume, visual e altro ancora - www.myspace.com/bianconiglioband