lunedì 15 novembre 2010

Maurizio Solieri a Savona


Giornata dedicata al rock quella di ieri, a Savona.
Maurizio Solieri, chitarrista da sempre abbinato al nome di Vaco Rossi, si è presentato in duplice veste, "raccontandoci" inizialmente il suo rock"”, dandone poi dimostrazione pratica nel corso di un concerto serale al “Ju-Bamboo” (http://www.ju-bamboo.it/).
Come si può “raccontare il rock”?
Ad esempio scrivendo un libro, dove accanto alle esperienze personali si può ripercorrere un pezzo di storia della musica di casa nostra.
Maurizio ha scritto “ Questa sera Rock ‘n’ Roll, la mia vita tra un assolo e un sogno”, realizzato a quattro mani, con il giornalista Massimo Poggini.
Io ho avuto il piacere di collaborare alla presentazione, avvenuta nel pomeriggio, alla libreria Ubik (http://www.ubiklibri.it/librerie.php?idLibreria=9).
Credo che con la raggiunta maturità, nasca un forte e comprensibile bisogno di analizzarsi e tirare le somme… comuni bilanci di vita che riguardano ogni essere umano.
Questo libro, unitamente all’album "solo" uscito nel corso dell’anno, “Volume I”, rappresenta il sunto di una vita, e mi è apparso evidente il generico stato di soddisfazione che si può tradurre in :”Sono stato tutto questo, da adesso in poi posso essere questo e altro!”. Pensiero tutto sommato molto comune e umano, non esclusivo delle persone ”capaci di lasciare il segno”. Ed è proprio la semplicità di Maurizio che ha colpito il pubblico, che mentre si allontanava sottolineava la piacevole sorpresa: difficile in effetti immaginarsi come sia una rock star nella vita privata!.
Già… la vita privata di Maurizio, messa relativamente in mostra, tra un concerto e l’altro, pagina dopo pagina.
Dal’incontro con Vasco sino ai primi successi di pubblico, dall’allontanamento volontario( Steve Rogers Band) al ritorno all’ovile, dal “licenziamento” a un nuovo ritorno, sino ai giorni nostri, e dunque al libro e al disco solo.
Il tutto condito da particolari intriganti, storie di vita comune e fatti drammatici, come la perdita di affetti importanti.
Credo che ogni appassionato di musica, giovane negli anni 70, possa ritrovarsi nelle pagine iniziali, perchè sulla linea di partenza siamo tutti uguali, e solo durante il percorso di una vita gli eventi, e qualche tocco del destino, determinano il nostro punto d’arrivo.
C’è molto rock, ovviamente, e non solo nostrano, dall’incontro musicale con Jack Bruce ai recenti concerti pre-Deep Purple, con la sottolineatura dell’importanza di miti musicali che sono patrimonio di tutti.
Ma c’è anche una buona dose di ironia e di autocritica, con la capacità di donarsi una dimensione che si potrebbe tradurre in: “sono bravissimo, ma c’è chi è più bravo di me”, pensiero che potremmo applicare in ogni campo della vita.
Ecco, mi ha molto colpito il Solieri “in generale” e il suo libro è ovviamente lo specchio di ciò che ho percepito conoscendolo. Inutile fare della retorica… noi comuni mortali idealizziamo le persone “importanti” come fuori da ogni logica e impossibili da avvicinare.
Io ho camminato con lui, per Savona, chiacchierando di musica, e ho avuto l’esatta conferma di ciò che avevo percepito nel libro.
Potevo stare ore a chiedere aneddoti e a soddisfare curiosità, ma il tempo non è mai abbastanza, tra un libro da presentare e un soundcheck da realizzare con scrupolo.
Ma una domanda, banale , avrei ancora voluto farla.
Maurizio, pecora nera della famiglia (come ti sei autodefinito), nei momenti difficili, non hai mai pensato che anche la laurea in medicina poteva essere una buona strada da percorre?”
Noi amanti della musica, noi appassionati di rock, la risposta l’abbiamo in tasca!
Ed ecco uno stralcio dell’intervista, con il ricordo di Massimo Riva.



Un pò di concerto serale al Ju-Bamboo