mercoledì 15 settembre 2010

Tommy



Accadde 42 anni fa.

E’ il 14 settembre del 1968 quando Pete Townshend, chitarrista e leader degli Who dichiara in anteprima alla rivista Rolling Stone la sua intenzione di comporre “Tommy”, un affresco musicale destinato a entrare nella storia del rock:” So che non mi crederà nessuno, ma io sto davvero pensando di scrivere un’opera rock che abbia per protagonista un giocatore di flipper sordo, muto e cieco. Non sto scherzando, anche se per ora è solo un’idea che ho in testa".
La notizia passa inosservata perché nessuno la prende sul serio, ma l’opera si realizzerà, un anno dopo le dichiarazioni di Pete, e diventerà una pietra miliare del rock.
Nel 1975 Tommy diventa un movie, sotto la direzione di Ken Rusell, con la partecipazione, tra gli altri, di Jack NicholsonTina TurnerElton JohnEric Clapton e gli stessi Who.

La Trama
Il protagonista, Tommy, assiste alla morte del padre, aviatore della RAF, per mano del patrigno: l'evento traumatico lo rende cieco, muto e sordo, mentre lo status di orfano lo porta all'affidamento di un patrigno alcolista, poi di un predicatore, che lo introduce nella sua setta religiosa che idolatra Marylin Monroe, una prostituta, che usa l'LSD come stimolo sensoriale per il ragazzo e infine uno zio pervertito assieme a un cugino sadico.
Nonostante la vita stentata e le menomazioni sensoriali, il piccolo diviene un mago del flipper, arricchendo la famiglia con le vincite ai concorsi del genere e sconfiggendo il campione in carica attirando l'attenzione dei media. Uno psichiatra cura il ragazzo e, tramite la catartica distruzione di uno specchio, fa sì che egli riacquisisca i sensi.
Tommy, ormai guarito, decide di fondare una setta nella quale si possa giocare a flipper senza vedere, sentire e parlare, ma l'esperimento fallisce e culmina con l'uccisione della madre e del patrigno da parte degli adepti, ormai disillusi. L’opera termina con la distruzione del santuario e la scalata di una montagna da parte del protagonista, ormai libero da tutti i vincoli.
Tommy è una metafora autobiografica di Pete Townshend. E’ un essere umano che a causa del proprio disagio fisico impara a vedere e scoprire il mondo attraverso l'immaginazione, e il mondo da par suo si mostrerà al suo cospetto. Solo quando il ragazzo avrà completato il proprio percorso naturale fatto di esperienze vissute a modo suo, potrà tornare a essere come tutti gli altri.
Pete Townshend, il suo autore, era un ragazzo che veniva da bassifondi della periferia e che per la sua gran voglia di identificarsi in una società che non sentiva attinente al proprio modo di essere cercò con ogni mezzo di fuggire da essa.
Pete Townshend e' Tommy. Gli Who sono stati per Townshend la prima occasione per crearsi una propria identificazione personale, un po' come per Tommy lo e' stato l'essere diventato campione di flipper, un primo tentativo di comunicare con l'esterno e soprattutto di sentirsi vivo.
La vita di Pete Townshend è costellata da momenti dolorosi, situazione tipica delle rockstar dell’epoca, ma ciò che egli è riuscito a creare, spesso precorrendo i tempi (e di molto) rimarrà per sempre, alla stregua dei grandi classici di ogni tempo.