martedì 7 ottobre 2008

The Long Ryders



Il cantante nasale Syd Griffin...

(nato in Kentucky) e i suoi Long Ryders furono fra i protagonisti dell'effimero fenomeno "cow-punk" di Los Angeles.
Esordirono con l'EP 10-5-60 (PVC, 1983), all'insegna di un folk-rock da garage caratterizzato da arroventati "wall of sound" chitarristici (And She Rides), ma si imposero con Native Sons (Frontier, 1984) quali portabandiera della strumentazione country in tipiche storie di prigioni, treni, fattorie, camionisti sollecitate da indemoniati rhythm and blues (Tell It To The Judge), rock and roll (Run Dusty Run, I Had A Dream), bluegrass (Never Got To Meet The Mom), hoedown (Final Wild Son), nonche' da arrangiamenti folk-rock alla Paisley (Too Close To The Light), eccellendo nel registro fatale/epico di Still Get By, che sara` poi anche quello di Looking For Lewis And Clark, su State Of Our Union (Island, 1985).
Lo stile maturo di Two Fisted Tales (Island, 1987) dira` la verita` sul loro country-rock: sincero populismo e fervore cristiano nel segno di Gram Parsons.



This World Is Not My Home (Geffen, 1997) e` un'antologia di materiale inedito o raro.
I Long Ryders rinnovano il country-rock riallacciandosi direttamente all'honky-tonk piu` selvaggio dell'immediato Dopoguerra e al limite al folk della "Dust Bowl" della Depressione. Le loro canzoni si attengono ai principi piu` classici di composizione rock, quelli enunciati da Chuck Berry e Barry Gordy: ogni brano deve possedere un inizio, un mezzo e una fine, presentare dei personaggi-tipo e raccontare una storia.
Anthology (Chronicles, 1998) riassume la carriera del gruppo.
Dopo lo scioglimento dei Long Ryders, il cantante/chitarrista/compositore Sid Griffin ha formato i Coal Porters. In Rebels Without Applause (Rubber, 1992) Gram Parsons e i Byrds sono ancora la sua ossessione, sebbene Roll Columbia Roll sia improntata più su uno stile a metà strada fra Dylan e Waits. In Land of Hope and Crosby (Prima, 1993) si aggiunge Kate St John a dirigere una sezione fiati e il sound del gruppo viene modificato pesantemente, spingendo Imperial Beach, What Am I Doin’ e What About Tomorrow verso il rock e il soul. Los London (Prima, 1995) però segna di nuovo un ritorno ai Long Ryders e al loro country-rock scampanellante (It Happened to Me, Chasing Rainbows, Cracking at the Seams).


Lights of Downtown






1 commento:

nazario61 ha detto...

hai mai sentito "ivory tower" a me piace da matti....
ciao
nazario