lunedì 11 aprile 2022

Carmine Capasso & Friends propongono “Kayleigh”, dei Marillon

 


Dici/pensi Marillion e la prima cosa che ti viene in mente è il brano “Kayleigh”.

Sarebbe inappropriato ridurre il tutto ad una canzone, ma certamente quella che propongono Capasso & Friends in questa collaborazione è tra le più significative, simbolo del prog di metà anni Ottanta, presente nel terzo album della band britannica, “Misplaced Childhood”.

Impossibile proporla senza una voce adeguata, ma se conosci Alessandro Corvaglia le cose si semplificano di molto.

La loro performance a distanza mi è piaciuta moltissimo per cui la propongo senza indugio alcuno, ma dopo aver sentito il parere di due dei protagonisti, Carmine Capasso e Alessandro Corvaglia.

Ecco cosa mi hanno raccontato…

 

Carmine Capasso

Stiamo realizzando una serie di cover semplicemente per metterci alla prova nei generi più svariati, ovviamente in questo caso abbiamo scelto di giocare nel nostro campo, ovvero quello progressive rock. Tra le mie influenze chitarristiche sicuramente Steven Rothery rientra tra i musicisti che più mi hanno influenzato nell’approccio con lo strumento, e ovviamente la mia voglia di voler realizzare una cover molto fedele all'originale mi ha portato a contattare Alessandro Corvaglia che con la sua professionalità ha reso tutto ciò possibile.

Al basso abbiamo Roberto De Rosa, musicista turnista formidabile, apprezzato tanto in Campania quanto nel resto della penisola. Alle tastiere abbiamo Costantino Taglialatela, il tastierista più british che io conosca, quello che sa mettere le giuste note senza voler strafare. Alla batteria il mio compare di nozze Ovidio Catanzaro, un vero pignolo dei suoni, infatti è lui che ha voluto ottenere il sound anni ’80, come nella versione originale, e in questo ringraziamo Antonio Colaruotolo, eccellente polistrumentista che si è occupato del mix e del mastering.

Ovidio, inoltre, si è occupato del montaggio video, mentre io delle grafiche. All'interno della clip appare anche mio figlio Antonio che estrae il vinile dei Marillion dalla mia collezione.

 

Alessandro Corvaglia 

Conosco Carmine Capasso da non molto tempo, ma il feeling ha la ricchezza e la bellezza di essere immediato, in alcuni casi. Carmine a sua volta conosce me e molte mie passioni, fra le quali primeggia sicuramente l'amore per i primi Marillion, e mi ha donato una immensa gioia volendomi in questa cover, che mi ha riportato alle emozioni vissute in più periodi, dai tempi in cui conobbi e mi innamorai perdutamente della band di Aylesbury a quelli dei Mr. Punch. In un momento recente, peraltro, in cui piccole vicissitudini di salute, felicemente superate, mi hanno tenuto un po' lontano dalle sette note. Mi ha quindi fornito anche una preziosa cura per un recupero necessario anche per l'Anima.

Sono grato a lui e a tutti i compagni presenti in questa esperienza, Roberto, Ovidio, Costantino e Antonio. Grazie di cuore per avermi ricordato una volta di più ciò che occupa un posto molto particolare nel mio Essere!

Non ci resta che ascoltare!