lunedì 19 agosto 2019

Ken Hensley Band


Il 7 agosto 2019 ho partecipato ad una serata dedicata alla musica progressiva all’interno dell’evento “Rassegna D'Autore e d'Amore”, a Bordighera, manifestazione di estrema qualità che ha visto la presenza di Ken Hensley e della sua band, di Gianni Nocenzi e di Davide Laura.

Questo il resoconto:


Ultimo a salire sul palco Ken Hensley con la sua band.
Il rock che hanno proposto e l’energia trasmessa sull’onda della musica degli Uriah Heep mi ha incuriosito e, influenzato dal genere e dai ricordi, ero sicuro di avere davanti a me un insieme di musicisti inglesi.
E invece no… tutti artisti nostrani!
Ho curiosato un po’, per saperne di più!

La band che accompagna Ken Hensley è formata da musicisti italiani: Paolo Sburlati alla batteria, Simone Bistaffa alla chitarra, Andrea Vilardo alla voce e Francesco Dalla Riva al basso e cori.


Paolo Sburlati è piemontese, batterista di lungo corso… è colui che tiene il contatto con Ken e organizza le sue esibizioni in Italia, oltre che essere suo buon amico da più di un decennio. Grazie a lui, il resto del gruppo ha avuto l’occasione di suonare insieme in diverse occasioni, ma anche con altri grandi artisti, come Ian Paice e Bernie Marsden. Per raccontare la sua carriera musicale non basterebbe un libro.

Il resto è formato da musicisti non professionisti (nella vita sono rispettivamente dentista, professore e commercialista), ma professionali, e uniti dalla comune immensa passione per la musica rock.

Simone Bistaffa è di Verona, polistrumentista, in origine hammondista, ma in seguito anche ottimo chitarrista e bassista. Dagli anni '90 suona con i Forever Deep, cover band dei Deep Purple, con i quali ha condiviso l'onore di suonare con Ian Paice, Don Airey, Roger Glover, Bernie Marsden, etc.
Ha anche suonato per anni con Tolo Marton e molti altri.
I Forever Deep hanno pubblicato un album di materiale originale nel 2013 per l'etichetta Azzurra Music. Amico di lunga data di Sburlati, Simone è quello che ha coinvolto Dalla Riva e Vilardo nell'avventura di suonare con Ken.

Anche Francesco Dalla Riva è di Verona, appassionato di musica rock da sempre, in particolare Uriah Heep e Deep Purple.
Per anni ha scritto per anni su riviste musicali del settore. Nel 1994 ha fondato i Bullfrog, power trio con il quale suona e canta e con cui ha realizzato più di trecento concerti e pubblicato cinque album di materiale originale, tre con l'etichetta Andromeda Relix e gli ultimi due per l'americana Grooveyard Records (Bistaffa suona come ospite su tre di questi). Nel 2014 è nata con Simone e altri l'idea di allestire un tributo alla musica degli Uriah Heep con la band Forever Heep; sono state fatte diverse date nel veronese sino a che lo scorso anno si è deciso di passare allo step successivo, quello di scrivere in proprio pezzi nello stile Uriah Heep.
Il materiale è pronto e nel prossimo settembre la band entrerà in studio per dare il via alle registrazioni. La speranza è quella di avere Ken Hensley come ospite in qualche brano: lui si è già detto entusiasta… loro ci sperano!

Andrea Vilardo è il terzo veronese e ha cantato in precedenza in cover band locali; tramite amicizie comuni è stato coinvolto nel progetto Forever Heep.


Dicono a proposito dell’esperienza con Hensley:

Suonare con Ken è sempre molto intenso, sia per il fatto di dividere il palco con uno dei nostri idoli musicali di sempre, suonando brani che ci emozionano da più di trent’anni (uno dei nostri preferiti preferito è “Circle of Hands”, che lo stesso Ken ci ha raccontato di aver scritto nel 1971, proprio in Liguria dopo un concerto), sia per il suo suono bellissimo all'hammond, che potremmo ascoltare per ore. È allo stesso tempo emozionante perché non c'è quasi mai il tempo di fare delle vere prove con lui, per ovvi motivi geografici (vive in Spagna) quindi, una volta stabilita la scaletta, sul palco ci si affida molto all'empatia tra di noi e alla magia del palcoscenico”.

E on stage può capitare l’episodio inusuale (che ho raccontato nel commento alla serata di Bordighera…), una corda del basso che si rompe - per fortuna è successo all'ultimo pezzo della serata -;
Ken l'ha trovato molto rock'n'roll!