giovedì 15 novembre 2018

Delirium-Il lungo viaggio (Zona) - Mauro La Luce


Delirium-Il lungo viaggio (Zona)
Di Mauro La Luce

Da un paio di anni c’era nell’aria la voglia di raccontare una storia lunghissima - musicale e di vita -  e tutt’ora vivida e in evoluzione.
I Delirium sono un patrimonio nazionale, trasversali, per effetto del loro impegno nell’ambito di quella che è definita musica progressiva, ma conosciuti dalla massa degli ascoltatori per un brano ed una apparizione fuori dagli schemi in un lontano Festival di Sanremo: era il 1972.

Ecco come ho ricordato quel momento nello spazio che mi è stato gentilmente concesso all’interno del book:

-Il primo ricordo dei Delirium mi riporta a una domenica mattina del 1972, credo fosse in febbraio. Il Festival di Sanremo era terminato da poche ore e alla mia parrocchia la band dell'oratorio, conclusa la messa rock, butto li la novità, Jesahel, la canzone presentata da un gruppo di pazzi con un look quasi oltraggioso, un brano talmente accattivante da diventare un mezzo inno generazionale che non ci ha più abbandonato. 
Ho conosciuto personalmente Ettore, Martin, Pino, Fabio e Roberto nel 2009: per il loro album “Il nome del Vento” ho scritto la prima recensione della mia vita, e da quel giorno non li ho persi più. Nella mia mente la loro musica e il simbolo di tutto il movimento prog genovese.-

La prima formazione

Sembra ieri… avevo 16 anni!

I Delirium di allora vedevano la presenza di quello che sarebbe diventato un big della canzone popolare italiana: Ivano Fossati. Ma i Delirium sono stati e sono molto di più.
La persona più idonea al racconto oggettivo non poteva essere che Mauro La Luce, il paroliere storico della band, la cui biografia aggiungo a fine post.
Perché La Luce è il narratore perfetto? Beh, rappresenta l’occhio esterno, ma allo stesso tempo lo si può considerare membro supplementare della band, capace di lasciarsi ammaliare dalla bellezza della musica - non solo quella dei Delirium - ma fornito di una corazza culturale e intellettuale che gli permette di stabilire i giusti equilibri tra sentimenti e razionalità.
Sì, i sentimenti trasportano in questa novella, fatta di successi, cadute, addii e nuovi incontri, con personaggi storici - in primis Ettore Vigo alle tastiere e a ruota Martin Grice ai fiati - e affiancamenti in corsa, sino ad arrivare alla nuova line-up,  quella che vede Fabio Chighini al basso (ormai un veterano del gruppo), Alfredo Vandresi alla batteria, Michele Cusato alla chitarra e il frontman Alessandro Corvaglia, voce e molto altro.

Il libro presenta suddivisioni cronologiche, dai “Sagittari” del 1970 sino ad arrivare alle performance di Tokyo, nel 2017.
In questa prima parte si percorrono album, itinerari, ere e concerti, ma, come anticipavo, raccontati dall’interno, dalla videocamera inside che non è fredda, perché corroborata da aneddoti e commenti personali dell’autore, con situazioni comiche che si alternano a momenti di delusione, come sempre accade nella vita.
Ne riporto uno, di cui non ero a conoscenza:

-All’aeroporto di Vilnius, una città di 560 mila abitanti, i Delirium trovarono ad attenderli una banda musicale, in linea col gran senso di ospitalità dei lituani. Sorpresa li colse pero quando si accorsero che a Druskininkai non sarebbero arrivati a bordo di lussuose auto presidenziali ma di due Ape Piaggio che di presidenziale avevano solo il colore blu: due icone insomma del glorioso passato italiano. Alla guida di uno dei due bolidi c’era un vecchietto di nome Osip che, di primo acchito, riconobbe Ettore. Vent'anni prima era stato un mezzo road manager musicale: e quando i Ricchi e Poveri si esibirono a Vilnius, Ettore era con loro alle tastiere. Pensando di fare cosa gradita, Osip sciorino tutto il repertorio dei Ricchi e Poveri dagli albori, con un registro da baritono provetto.-

Sono stato testimone di molti eventi che hanno riguardato i Delirium - non solo quelli proposti da La Luce -, qualche volta con ruoli organizzativi, e in tutte le occasioni l’esplosione dell’entusiasmo da parte del pubblico nel corso del bis - Jesahel, of cours - mi ha portato a riflettere su una cosa precisa, e cioè se quell’immagine rivoluzionaria creata nel 1972 a Sanremo non fosse diventata una piccola “gabbia”, una costrizione che niente ha a che fare con il lavoro enorme, gli sforzi e l’impegno che la band ha profuso nel tempo e continua a mettere in campo, divertendosi e divertendo. Ma le cose, evidentemente, possono coesistere, e in questo mondo musicale così cambiato, così ben raccontato da Mauro La Luce, il ruolo che i Delirium hanno scelto di recitare li relega in nobile compagnia nella nicchia prog, perché quello è il DNA, un settore che però può regalare grandi soddisfazioni:

-Per l'apertura della seconda serata, il signor Tokutaro Yanagisawa - pronipote dell'omonimo fondatore di una celebre fabbrica di sassofoni nata nel 1894, che produce i migliori contralti e baritoni al mondo - ha messo a disposizione di Martin Grice i suoi gioielli, e da questo gesto di grande ospitalità e nata un’idea inconsueta. Nel buio più totale, le note di sax del brano “Verso il naufragio” son partite da un angolo recondito della sala, come in lontananza, per spostarsi progressivamente verso il pubblico e il palco, con l’aiuto di un tecnico che con una micropila permetteva a Martin di muoversi nella platea senza inciampare. I fan giapponesi, non avvezzi a movimenti scenici insoliti, ci hanno manifestato generosamente tutto il loro entusiasmo. L’indomani avremmo toccato con mano il grande apprezzamento dei media per questa esperienza che e andata ben oltre le nostre pur ottime aspettative. Il principale quotidiano di Tokio ha parlato di consacrazione.-

                                                            Delirium al Progsud di Marsiglia-2015

Aggiungo che in questa parte del libro l’autore guida il lettore verso la comprensione dei concetti che hanno danno linfa ai vari album, analizzati in rapporto al contesto del momento, un lavoro didascalico e didattico che spesso manca nei momenti di analisi superficiale.

Nella seconda parte La luce intervista gli attuali componenti della band e fornisce quindi pensieri oggettivi, tra ricordi e visione del futuro.

Ricco l’album fotografico e interessanti i pensieri di personaggi autorevoli del mondo della musica.
A chiudere la discografia.

La formazione attuale

Cosa rappresenta Delirium-Il lungo viaggio? Una parte mancante di un puzzle ancora in divenire, perché sono ancora molti i tasselli che ci aspettiamo dai Delirium… album e concerti per proseguire una storia basata su qualità musicale e buona convivenza.
Buona lettura.

Indice del libro
Intro
1. 1970. Dai Sagittari ai Delirium
2. 1971. Dolce Acqua, il primo album
3. 1972. Jesahel a Sanremo
4. Il plettro di madreperla rosa
5. 1972. Lo scemo e il villaggio
6. 1973. Delirium III
7. L'ultima tournée
8. Un ciclo si chiude
9. 2001. Di nuovo insieme
10. 2009. Il nome del vento
11. Luglio a Vilnius
12. Prog Liguria 2012
13. A Genova dopo l'alluvione
14. 2015. L'era della menzogna
15. Marsiglia, maggio 2015
16. Genova, Porto Antico
17. Bordighera, una notte d'agosto
18. Tokyo Prog

Delirium. Le interviste
Il padre nobile. Ettore Vigo (tastiere)
L'inglese. Martin Frederick Grice (flauto)
Il discepolo. Fabio Chighini (basso)
Il battito. Alfredo Vandresi (batteria)
Il ragazzo. Michele Cusato (chitarra)
La voce. Alessandro Corvaglia (voce solista)

Delirium a colori
(inserto fotografico)

Delirium. Dicono di loro
contributi di David "Jaxon" Jackson, Alvaro Fella, Yoshiko Progrena,
Sofuni Atsushi, Sophya Baccini, Lino Vairetti, Athos Enrile, Marina Montobbio,
Il Cerchio d'Oro, Pino Sinnone, Paolo Siani, Nicola Autaldi

Delirium. Discografia

Mauro La Luce
Ligure di Bordighera, medico chirurgo, specialista in ortognatodonzia, ha scritto alcuni libri scientifici editi da UTET, adottati nelle principali università europee e tradotti in varie lingue. All’attività di medico unisce quella di paroliere, iniziata da giovanissimo - grazie ai preziosi insegnamenti del famoso Maestro Pippo Barzizza - per la casa discografica Fonit Cetra, accanto al celebre Sergio Bardotti. Ha scritto tutte le liriche dei Delirium dall‘album Lo scemo e il villaggio in avanti, lavorando a stretto contatto con il gruppo e partecipando a tutto il percorso creativo dei brani. È anche l’autore, con Alberto Moreno, dell’album Zarathustra del Museo Rosenbach.

Mauro La Luce

Ecco cosa è successo il giorno della presentazione ufficiale…



Mauro La Luce-DELIRIUM IL LUNGO VIAGGIO
ZONA Music Books 2018
libro pp. 136 illustrate
EURO 15,90
ISBN 9788864387079
disponibile anche in e-book