martedì 28 luglio 2009

Pamela Des Barres a Savona



Circa un anno fa, rimasi colpito da una bella intervista di Red Ronny a Pamela Des BarresSdraiati entrambi su un letto, in una maliziosa cornice ideata dall’esperto Red, entravo nel mondo della conosciutissima Pamela che raccontava la sua vita votata al contatto con le star del rock.
A fine estate comprai uno dei suoi libri, “Io sto con la band”, e divorai le pagine alla ricerca di aneddoti… rock. 
Qualcuno mi aveva stroncato sul nascere la lettura, raccontandomi di come fosse noiosa. Io ho letto con piacere e, pur non condividendo certe scelte, ho iniziato a pensare a Pamela come a una rock star indotta, ovvero un mito per effetto della confidenza di cui ha goduto con i vari Page, Jagger, Moon, Hillman, Redding, Hendrix, Morrison e… tre anni in casa Zappa la dicono lunga.
Pamela Des Barres è calata a Savona, madrina della rassegna “Just Like a Woman”. Incredibile... a Savona!

Arrivo nel centro storico con tanto di famiglia e libro nella borsa. Magari un autografo ci scappa! E’ prevista una sua “esibizione” on stage, accanto ad Andrea Mirò, con Enzo Guaitamacchi a condurre il gioco.
Pam non canterà, anche se occorre ricordare che ha fatto parte del primo gruppo tutto femminile della storia del rock, le GTO’S.
Risulteranno 45 minuti piacevoli, tra intervista, canzoni e, sullo sfondo, i quadri di Carlo Montana, che riesce a realizzare davanti a noi i ritratti di Jim Morrison e Jimi Hendrix. Ma prima di tutto ciò vivo un momento magico da ricordare.
I tavolini del dehor davanti al palco sono pieni, e in prima fila vedo una coppia di amici. Chiara mi chiede se ho un libro da autografare e io: “… of course!” Poi aggiunge: “... ma lo sai che è seduta dietro a poca distanza da noi?”
Mi giro e la vedo intenta a chiacchierare con una signora distinta, di stampo inglese. Mi faccio coraggio e chiedo a Chiara di seguirmi.
Non dimostra i suoi anni Pam, e il fascino è rimasto intatto. I capelli, forzatamente rossi, contrastano con gli occhi blu nascosti dagli occhialoni, mentre accavalla con semplicità le gambe.Pamela si dimostra gentilissima, mi autografa il libro e accetta di farsi fotografare con me.Io e lei seduti al bar! Ritorno adolescente sotto agli occhi di mia moglie che sorride, anche se non mi è chiaro se si tratta di divertimento o “compassione”. Non importa, anche questa foto innocente troverà posto sulle pareti del mio garage, assieme a decine di altre dello stesso “valore”.
Salutandola le strappo la promessa di un’intervista via mail. Difficilmente mi risponderà, ma ricorderò con piacere questo momento vissuto nel centro storico di Savona, in una calda serata di luglio.





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