Martedì 21 luglio mi
sono trovato, non casualmente, nel porto
antico di Genova, all’Arena del Mare: in questo periodo ad alta densità
musicale, non potevo perdermi Eric Burdon and the
New Animals.
Per i più giovani - ma
amanti della buona musica - e desiderosi di risalire alla radici del rock,
evidenzio che gli Animals sono una band britannica, nata negli anni '60, ancora
oggi rappresentata dall’ultra sessantenne Eric Burdon.
Chi non conosce “The
house of the rising sun”?
A seguire la propongo
in versione 2009.
Gli Animals, dal 1994
nella Rock and Roll Hall Fame, sono anche considerati precursori di un certo
rock “duro”, rappresentato da un brano come “We’ve Got to Get Out of This
Place”.
E’ quindi con una
certa emozione che ho atteso l’inizio del concerto, ormai convinto che certe
occasioni potrebbero essere le ultime, data l’età e la volubilità di certi
artisti.
Avere davanti la
storia del rock giustifica in ogni caso il prezzo del biglietto!
Scenario fantastico,
con navi e passeggeri che, transitando a lato del palco, contribuiscono a
creare un’atmosfera unica.
Musica e mare,
connubio indissolubile per noi liguri… chissà se Eric Burdon si accorge di
qualcosa?!
Il pubblico è numeroso
e io sono abbastanza lontano dal palco, ma c’è una buona visibilità da
qualsiasi posizione.
Il gruppo è on stage,
tutti musicisti a me sconosciuti.
Ma la sorpresa è la
violinista, giovane di cui non conosco il nome.
Mi colpisce il suo
modo unico di suonare, con il violino verticale e la mano sinistra che sostiene
il manico mentre le dita scivolano sulla tastiera.
Nel brano a seguire,
lo sgabello aiuta nell’apparente complicata operazione.
E poi entra lui, Eric,
e si ritorna indietro nel tempo, con i brani più famosi del repertorio Animals.
Gli anni ci sono, ma
la voce regge bene e sul palco non manca l’energia.
Mi ha particolarmente
colpito Red Young alle tastiere, elemento di alta caratura.
Bene anche la chitarra
di Billy Watts mentre Brannen Temple dà il meglio di se nel lungo bis, “We’ve
Got to Get Out of This Place”.
Un’ora e mezza di
musica e ci troviamo sotto al palco nella speranza di vedere Burdon.
Mancano in due, lui,
forse il meno giovane, e lei sicuramente l’ultima arrivata, anagraficamente
parlando.
Ci viene spiegato che
Eric è già a riposare… della brava violinista si sono perse le tracce.
Nell’insieme un
concerto da sette, senza grossi acuti, ma globalmente riuscito.
In attesa di qualche
altro mito vivente…
1 commento:
la violinista forse è sarda e si chiama Giorgia Milia......ma non ho trovato niente di lei in internet....
li ho visti due giorni fa a Narcao!
In effetti dopo il concerto se ne sono andati subito via...boh!
ps gran bella donna la violinista!!!!
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