Compie gli anni oggi, 9 Settembre, Aldo Pancotti, alias Wazza
Kanazza.
Nel primo numero di MAT2020 lo convinsi a raccontare una
storia romanticomusicale, la sua storia e quella di Gemma, la dolce consorte.
È anche il racconto di un’epoca che non tornerà più ma che
molti di noi hanno avuto la fortuna di poter vivere.
Pubblico uno stralcio di quell’articolo, così, tanto per ricordare…
Ciao ... 2001
Parlare di Ciao 2001 è come raccontare di un caro amico
d'infanzia, con cui hai diviso solo le cose belle e spensierate della gioventù,
prima dei problemi, le responsabilità, la maturità (!) degli anni a seguire.
Ho iniziato a leggere, e quindi acquistare Ciao 2001, credo
nel 1971, sicuramente visto per la prima volta nelle mani di amici "più
grandi", appassionati di musica.
E già, perché Ciao 2001 era la Bibbia del rock, il Melody
Maker dei poveri, l'unico strumento utile per avere notizie in anteprima del
magico mondo rock. Internet, le notizie in tempo reale, non erano neanche nella
mente del più ottimista- progressista... potevi sapere qualcosa di musica in
quei pochi programmi radiofonici esistenti, come "Supersonic-dischi, Mach
2",(ricordate la storica In-a-gadda -da-vida, degli Iron Batterflay, come
sigla?), "Pop-off", "Radio 21 e 29","Alto
gradimento", ma sì anche "Hit Parade" del grande Lelio Luttazzi
(le radio libere, ancora non esistevano..), o "Voi ed Io", la
mattina, che aveva come sigla "House of the King" dei Focus, (e noi
ingenui per anni a credere che era un inedito dei Jethro Tull, tipo 17"),
spesso ascoltati con radioline portatili appoggiate sul cuscino, perché quella
"grande" era usata dai genitori!
Oppure in Tv… "Speciale per voi"," Adesso
Musica", "Speciale 3 milioni", "Under 20"(se non
sbaglio in onda il sabato pomeriggio), " Pop studio", che andavano
tutti in onda in seconda serata, e dovevi discutere per vederli, dato che le
22.00 degli anni '70 equivalevano alle 02.00 di oggi. "... mà chè tè stai
a vedè... và'ddormì, che domani te devi arzà presto...", questo era il
commento più pacato!
Quindi Ciao 2001 era qualcosa di personale, che ti
"sparavi" dalla prima all'ultima pagina senza che nessuno ti potesse
rompere. Ogni lunedì c'era il rito di andare in edicola, nel mio specifico
dalla "mitica" Armeda, la giornalaia che aveva questo bazar,
giornali, bombole per il gas, detersivi, che già frequentavo da
"pischello", dove lasciavo regolarmente la
"paghetta"acquistando montagne di figurine Panini, o il famoso
pallone Super Tele che si bucava sempre, luogo dove le cose più vendute erano
il Corriere dello Sport (per gli sportivi) e Le Ore o Caballero (per chi
prediligeva il sesso), e ogni volta che chiedevi "… è uscito Ciao
2001?", lo prendeva dallo scaffale,
guardava la copertina e poi te lo porgeva, con una faccia tra l'incredulo e il
compassionale, come se volesse dire... povera madre!
Ciao 2001 era un giornale "stupefacente" (non solo
perchè il 50% di chi lo leggeva si faceva le canne...), ma perché si occupava
di tutte le tematiche musicali e giovanili. In seconda di copertina c'era
"Orientamenti Professionali", che dava indirizzi e notizie sul mondo
del lavoro, (già allora), poi le "Lettere al direttore", dove la
gente scriveva (all'epoca si scriveva… cazzo come si scriveva!), di vari
problemi anche esistenziali, "L'angolo del Pop" con la tribuna dei
lettori, domande e risposte sul mondo musicale, "Fermate il mondo voglio
scendere", ogni volta con una notizia da discutere; poi quei begli
articoli musicali, con foto a colori ed in bianco e nero, interviste,
recensioni di concerti, "Mininotizie", le novità in pillole dall'
Inghilterra ed America (per sentirsi sempre aggiornati), "Sotto le
note", le traduzioni in italiano degli album più importanti,
"Psicologia & Psicanalisi" (non ci facevamo mancare niente…).
Rubriche sul cinema, motori, jazz, recensioni di dischi, le classifiche, i
poster, gli adesivi, ed infine "Help", che era una specie di megafono
per i lettori, dove ognuno poteva dire qualcosa, scrivere poesie, cercare o
vendere dischi, strumenti musicali e quant'altro.
E fu proprio Help che mi "cambiò la vita", e
premetto che non avevo mai scritto a Ciao 2001, anche se più di una volta ne
ero stato tentato, magari per difendere i miei musicisti preferiti che qualcuno
aveva osato criticare.
Sicuramente era novembre del 1974, non ricordo il numero, ma
sulla copertina c'era Lucio Battisti; come al solito me lo leggo tutto, arrivo
ad Help e tra i vari annunci leggo "Cedo a chi desidera, poster di Billy
Preston, Osanna, Lou Reed, Jethro Tull, Pink Floyd; in cambio cerco foto o
articoli su David Bowie". L'indirizzo era di una ragazza di Tivoli.
All'epoca ero al metadone con i Jethro Tull, bastava leggere
il nome e mi saliva l'ormone… ero con un amico, "Ahò, mò quasi quasi jè
scrivo…". Lui mi incoraggiò, presi carta e penna, rimediai tutto quello
che avevo su Zyggy e glielo mandai; dopo una settimana mi rispose mandandomi il
poster di centro pagina di Ciao 2001, quello dei Tull vestiti stile 700 che
giocano a carte; faccio finta di stupirmi, le faccio credere che non l'avevo
(!!??), ed inizio un lungo rapporto epistolare con lei, raccontandoci a vicenda
dei "nostri problemi giovanili" e delle nostre simpatie musicali.
Mi confesserà poi che gli avevano scritto "un
botto" di persone, ma per qualche strano gioco del destino aveva
continuato a scrivere solo a me.
Ci scambiamo i numeri del telefono "fisso", e una
sera mi faccio coraggio e la chiamo proponendole di vederci, visto che Ariccia
-Tivoli, in fondo non sono così lontane (anche se non avevo la macchina)
Una domenica di febbraio 1975 programmiamo
"l'incontro", prendo il pullman Roma-Tivoli, nel vecchio capolinea di
via Gaeta ( i romani sanno...), carico di poster, vecchi Ciao 2001; per
riconoscerci c' eravamo scambiati delle foto (tipo giornali dei cuori
solitari); lei venne accompagnata dalla sorella, rimasi a bocca aperta dalla
bellezza e dal sorriso di questa sedicenne (beh pure io capellone, senza barba,
magro, alto 1.80 e con i ray-ban, facevo la mia sporca figura!); dopo i
convenevoli della presentazione rimandammo la sorella a casa ed iniziò questo
rapporto che dura da 39 anni, prima come amica , poi fidanzata, poi moglie, poi
madre delle mie figlie… poi tutta la mia vita: quella sedicenne era Gemma, che
molti di voi hanno conosciuto, perché complice nelle mie scorribande musicali
italiane ed estere, molto adrenaliniche all'epoca, più "ingessate"
adesso!
Quindi ho un "grosso debito" con Ciao 2001, che
oltre ad avermi "educato" alla musica mi ha anche fatto trovare la
compagna ideale della mia vita; questo nome, Ciao 2001, che all'epoca evocava
un anno lontanissimo, dove credevamo che le macchine avrebbero volato, con la
possibilità di chiuderle a mò di valigia
(tipo il cartoon dei Pronipoti), dove tutti saremmo stati vestiti con il
domopak, ed invece oggi siamo qui, con tanta tecnologia e pochi sentimenti, con
un imbarbarimento culturale, con I-Pod e "sagra delle porchetta" che
vanno a braccetto, mentre imploriamo i santi, ma poi li portiamo in spalla
nelle sagre paesane, protestando solo on-line, perché pensiamo che basta
cercare su google per sapere tutto, quando invece non sappiamo un'emerita ceppa.
Non vorrei fare il nostalgico, ma con la fine Ciao 2001 si è
chiusa un'epoca, e solo chi l'ha vissuta può capire. Come dimenticare gli
artefici di quel giornale, dal direttore Saverio Rotondi, ai giornalisti Enzo
Caffarelli, Manuel Insolera, Fiorella Gentile, Maurizio Baiata, Dario
Salvatori, Michel "trashman" Pergolani, Armando Gallo, amati ed
odiati a seconda di quello che scrivevano, perché oltre ad ascoltarli, di certi
musicisti eravamo "tifosi".
Ogni tanto ne sfoglio qualche vecchia copia, e mi sembra di
vedere l'album dei ricordi... sì "qualche copia" perché molti mi
chiedono se ho ancora le annate complete... purtroppo no, perché lo
"sfruttavo" fino all'ultimo, e ogni anno con i vecchi numeri (in me
non albergavano le pippe mentali del collezionismo...) ci rivestivo le pareti
della mia stanza (vedi foto), così facevo risparmiare i soldi della carta da
parati a mia madre, ed avevo la cameretta più "figa" del mondo!
All'epoca uscirono altri magazine, Rockstar, Muzak, Sound,
Nuovo Sound, Gong, Popstar, ma nessuno sarà mai rinpianto e ricordato come Ciao
2001!
Nel mio piccolo ho cercato di rendere omaggio a Ciao 2001
nell' occasione di Prog Exhibtion 2010, facendo il logo della t-shirt ufficiale
(con l'aiuto del Roger Dean della Garbatella, Glauco Cartocci), come
un'immaginaria copertina di Ciao 2001, modificandola in 2010...
Ciao 2001 forever...
WK