The Doors/Jefferson Airplane
The Roundhouse, Londra, 6-7 settembre 1968
Un deposito ferroviario in disuso poteva
sembrare uno spazio insolito per ospitare la prima esibizione sul suolo
britannico dei due principali gruppi della scena Americana alternative (e non
solo). E’ vero però che nel 1968 l’ampio edificio circolare della Roundhouse aveva sostituito l’UFO quale
principale luogo di ritrovo degli Hippie londinesi. Date le notevoli dimensioni
dell’ambiente, oltre 10.000 appassionati poterono accorrere alle attese
esibizioni dei due gruppi, ma molti di più furono coloro che rimasero fuori dai
cancelli senza biglietto. All’appuntamento si presentarono anche le telecamere di
Granada TV, ansiose di immortalare l’inedito incontro con il rock acido della
West Coast, soprattutto, di vedere all’opera il cantante dei Doors, Jim Morrison.
La rivista Rave aveva definito Morrison una superstar (all’epoca il termine
non era ancora inflazionato) sulla spinta dei resoconti giornalistici d’oltreoceano
che lo definivano poeta e uomo di spettacolo originale e travolgente, autentico
sciamano pop che fondeva la sessualità con una debordante teatralità. Morrison,
che si autodefiniva “un politico erotico”,
appariva un miracoloso ibrido fra Elvis Presley e una divinità greca e le
esibizioni del gruppo, come spiegò il chitarrista Robbie Krieger, somigliavano a “esperienze religiose”.
Nel buio, seduti a gambe incrociate in
mezzo al pubblico, c’erano Paul
McCartney, Arthur Brown e i Traffic. Di fronte a loro un Jim
Morrison vestito di cuoio crollò a terra dopo un balzo, emise urla da far
gelare il sangue e poi rincuorò la platea con la lettura sussurrata di un
sonetto. Ogni parola, ogni movimento sembravano carichi di significati.
“Jim
Morrison vive nell’esagerazione”, scrisse entusiasta Mike Grant su Rave. “Il passo incerto e quasi strascicato, la strana indolenza, l’espressione
imbronciata, gli occhi semichiusi rivolti verso l’alto, la recitazione
ampollosa ma nitida”.
Anche la folla ebbe un ruolo importante. “Uno dei migliori pubblici che ci siano mai
capitati”, disse Morrison a Grant dopo gli spettacoli. “Sembravano tutti così sereni… questo ci ha
aiutato ad esprimerci al meglio”.