Era il 1973, credo, ed era estate
Sull'onda lunga dei
grandi festival, "alla pozza" di Altare, sulle alture di Savona,
venne organizzato un festival rock di due giorni.
L'atmosfera era quella
giusta.
Sole, campi verdi e...
un contenitore d'acqua inquinata (la pozza appunto), dove era possibile
tuffarsi nudi, emulando ciò che avevamo appena visto nel film "
Woodstoock".
Naturalmente tanta
musica... Battiato riccioluto ed
irriconoscibile, Alan Sorrenti, non
ancora votato al commerciale, ed anche il Circus 2000.
I loro brani li
ricordo poco, ma mi è rimasta impressa la loro tenda familiare, rossa, che al
cospetto delle altre era una villa.
Io ero presente e
dormii sotto il palco, con svariati amici.
La proposta musicale
dei Circus 2000 è stata una delle più interessanti del panorama pop
italiano dei ’70, arrivando molto prima di altri a dimostrare quale sarebbe
stata l’evoluzione del beat che stava morendo.
Si può con certezza
affermare quindi che, insieme ai The
Trip, questa band ha rappresentato l’avanguardia del prog italiano.
Alla fine dei ’60 il
gruppo si fa le ossa suonando prevalentemente jazz nel locale ‘Swing Club’ di
Torino, ma nelle prime sedute di registrazione, nel 1970, viene fuori lo stile
definitivo dei Circus 2000 e si registrano i brani che finiranno sul primo
omonimo lavoro.
Gli ingredienti della
formula proposta sono i testi in inglese, con la splendida voce di Silvana
Aliotta che, oltre a cantare, suona le percussioni, arricchendo ancora di più
un background sonoro formato dalla chitarra a tratti "Hendrixiana"
del bravo Marcello "Spooky" Quartarone, da un basso molto cupo
suonato da Gianni Bianco e dalla sezione di batteria precisa e mai invadente di
Franco "Dede" Lo Previte.
Ed è appunto una certa
inquietudine e cupezza che avvolge le atmosfere del primo album,.
Tra i pezzi più
significativi ci sono ‘Magic bean’ e ‘I’m the Witch’, dove emerge l’energia
della bravissima cantante.
L’alone suggestivo che
avvolge le atmosfere di questi brani rende indefinibile il genere.
E' musica a tratti
riflessiva e autunnale, ma volutamente sommersa e omogenea,.
Si stabilisce così uno
stile che trova subito consensi, che porteranno nel 1971 all’incisione di
‘Regalami un Sabato Sera’, sigla della trasmissione TV "Teatro 10" e
anche ‘Sono la Strega’, versione in italiano di ‘I’m the witch’.
Il gruppo, che è sotto
contratto con la RI-FI riscuote un buon successo di pubblico, ed è dal vivo che
si esprime al meglio, partecipando a molte manifestazioni e "raduni"
come si chiamavano allora. Tra questi il Viareggio Pop ’71, il Festival
D’Avanguardia e Nuove Tendenze al Foro Italico, Roma 1972, insieme fra gli
altri a Banco Del Mutuo Soccorso e Jumbo.
Il secondo lavoro,
intitolato ‘An Escape From A Box ’ esce nel 1972 sempre per la RI-FI e si
colloca ancora meglio nel panorama musicale del momento, con una grande
energia, ricchezza compositiva e parti vocali in evidenza.
Il sound diventa più
raffinato, in linea con la matrice inglese che nel mentre aveva delineato tutto
un nuovo genere, e i pezzi sono meno frammentati e danno luogo a più ampie
atmosfere.
Il gruppo però, dal
punto di vista discografico, si ferma a questo punto.
Silvana Aliotta
suonerà le percussioni nell’album d’esordio di Bennato e in ‘Io Sono Nato Libero’
del Banco, (1973) per poi tenta la carriera solista come “Silvana dei Circus
2000” incidendo il singolo ‘Bugie’, mentre Lo Previte entra nel Duello Madre e
successivamente nei Nova e nei Kim & the Cadillacs.
Hey Man
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