martedì 20 novembre 2007

Andrea Vercesi


Per il ciclo “Fai la stessa intervista a persone diverse e poi traine conclusioni”,oggi riferisco di Andrea Vercesi, tra i piu’ rapidi a rispondermi.
Analogamente a quanto fatto con Fabio Treves, rimando la biografia completa ,ed il corposo materiale disponibile,ai vari link che vado ad indicare:

http://www.blogger.com/www.andreavercesi.com - http://www.blogger.com/www.myspace.com/vercesiandrea - http://it.youtube.com/profile?user=andreavercesi

Ho conosciuto Andrea attraverso il sito “Itullians”, e successivamente di persona, alla Convention dei Jethro Tull, a Novi Ligure.
In quella occasione si esibi’ nel set acustico( un piccolo filmato e’ fruibile , su questo blog, sul post dedicato alla Convention di settembre 2006).

Lui si definisce cosi’:

" Trentenne polistrumentista Pavese che vive per la sua passione musicale e che (dopo un trascorso in vari gruppi di cover generiche e dopo un paio di cd autoprodotti di musica italiana) negli ultimi due anni ha sviluppato la "coverizzazione" dell'opera musicale di Ian Anderson e dei Jethro Tull sia a livello "solistico" e sia a livello di "gruppo" come chitarrista e corista dei Beggar's Farm ( http://www.beggarsfarm.net/).


Leggiamo le sue opinioni in campo musicale.

Come e quando nasce la tua passione per la musica?Fin da piccolo ogni suono mi attirava. Devo ringraziare mio padre ed i suoi vinili che “suonavano” sul giradischi in sala. Ho sempre cercato di ricreare musicalmente (con tutto ciò che di musicale avevo a disposizione) quello che ascoltavo e che mi piaceva. Credo che la musica sia importantissima per i bambini fin dai primi anni di vita perchè sviluppa la creatività e l'intelletto.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali piu’ importanti?Diciamo che gli artisti stranieri del periodo '60 / '70 mi hanno influenzato maggiormente ed il mio interesse è sempre stato indirizzato verso la musica rock con tutte le sue sfaccettature. La vera svolta a 15 anni con la scoperta dei Led Zeppelin, Jimi Hendrix , Clapton, ecc... e la ciliegina sulla torta la scoperta dei Jethro Tull nel 1995 a 20 anni.

Qual’e l’artista/gruppo a cui sei piu’ legato?Sicuramente i Jethro Tull e Ian Anderson

Come riesci a far convivere la tua passione per la musica con gli impegni quotidiani?Volere è potere...basta che la musica resti una vera e propria sana passione. Spesso la musica è un mondo nel quale rifugiarsi dagli assilli quotidiani della vita moderna.

Quale strumento prediligi?A 5 anni ho cominciato a suonare le tastiere “semi-giocattolo” ma dai 12 ai 14 anni ho preso lezioni di pianoforte. A 15 anni ho cominciato con la chitarra acustica, un libretto-metodo e tanta voglia di imparare (sono autodidatta). Sto sviluppando il flauto traverso (autodidatta anche in questo). Suono anche il basso e le percussioni. In generale mi diletto con qualsiasi cosa che emetta un suono ma la chitarra (acustica ed elettrica) rimane il mio strumento principale. Se consideriamo la voce come strumento...suono anche quello!

Come e’ cambiato nel tempo il tuo rapporto con la musica ?Diciamo che il climax è stato e continua ad essere nettamente ascendente con tanto impegno ultimamente con la coverizzazione dei Jethro Tull anche a livello italiano/ufficiale con i Beggar's Farm con i quali da Dicembre 2006 mi occupo di tutte le parti di chitarra acustica e dei cori...un vero impegno ma con tanti sacrifici e tante soddisfazioni...un ingresso in panchina ed una rapida promozione come titolare.

Cosa giudichi importante….il testo, la musica, entrambi?Ritengo che un buon testo sia già di per se “musicale” e spesso un buon testo ben si sposa con una buona musica grazie all'ispirazione che li lega.

E’ importante essere costantemente presenti per restare a galla(riferito agli artisti)?I veri artisti creano opere indelebili che lasciano il segno. Difficilmente ci si dimentica di loro. Chi si affanna per restare a galla sa che con tutta probabilità sarà dimenticato.

Meglio il Vinile, il CD o l’MP3?Sono per le vie di mezzo...il CD. Il vinile ha però un fascino inimitabile. L'Mp3 lo trovo “freddino” ma per certe utilità informatiche un'ottima invenzione.

La musica deve necessariamente essere divisa in categorie?A mio giudizio non esistono forme diverse di musica. Le categorie “madri” vere e proprie sono poche e da esse derivono tutte le altre forme. Ci sono artisti che sono e resteranno per sempre difficilmente catalogabili. Il mondo (musicale) è bello perchè è vario.

Esiste musica per differenti eta’?Direi che quello che cambia è l'approccio mentale alla musica che si ascolta. Se non si è prevenuti direi che ogni età è giusta per ascoltare ogni tipo di musica.

Cosa cercheresti di cambiare (sempre riferito alla musica) se potessi riscrivere la tua storia?Studierei molto di più a livello tecnico cercando però di non perdere mai la spontaneità di chi è un autodidatta con una buona sensibilità musicale.

Immagina una tua diversa collocazione: palco?Produzione? Solo ascolto?Organizzatore?Scrittore?Nel mio piccolo il palco mi è familiare. La produzione a livello casalingo mi attira tantissimo. Il solo ascolto non mi basterebbe. L'organizzazione la lascio fare a chi la sa fare veramente. Scrittore di musica? C'è chi mi ha detto che sono un discreto song-writer...spero di continuare a migliorare sempre ed essere sempre ispirato.

Cosa salveresti della tradizione musicale italiana?L'Italia è una terra di creativi...la musica è arte...salverei sicuramente le poesie in musica.

Perche’ ci siamo innamorati, da bambini, di canzoni di cui non capivamo una parola?Istinto...la musica è sempre esistita. Sono convinto che all'interno del nostro cervello ci sia qualche predisposizione che nei vari individui può essere più o meno sviluppata ma mai completamente assente.

Blues, Progressive o Jazz?Dovendo scegliere Progressive. Attenzione però che nel progressive ci può stare bene un po' di tutto.

Classica,Hard Rock o Punk?Hard Rock.

Provi a gettare il seme con la nuova generazione?Come ho detto prima la musica per i bambini è importante. Come in tutti i campi della nostra vita occorre non dimenticare il passato.

Musica scaricabile da internet o… a costo contenuto ,per vie tradizionali?La musica si deve pagare al giusto prezzo compreso quando la si scarica.

Il filmato di un gruppo che vorresti sentire adesso?
Il “live” completo dei Jethro Tull a Parigi nel 1975.

Fatti una domanda a cui non ho pensato?Quando smetterai di suonare Andrea? Mai!


Grazie Andrea per la collaborazione.









1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti, Athos, per le interessanti domande che hai formulato....e complimenti ad Andrea per le sue altrettanto interessanti risposte....una bella intervista si fa in due....e voi ci siete riusciti! :) ora sarò curiosa di leggere le risposte di altri musicisti alle stesse domande e vedere cosa può venire fuori di buono dal confronto!
buon lavoro, Athos! continua così....ciao da Cristina