Edmondo
Romano-Religio
Edmondo Romano ferma il cerchio della sua trilogia iniziata nel 2012 con
“Sonno Eliso”, dedicato alla dualità maschile - femminile.
Nel 2014 avevo commentato il
secondo episodio, “Missive Archetipe”, focalizzato sul ruolo della
parola e della sua fondamentale funzione relazionale.
A distanza di dieci anni
arriva “Religio”, album dedicato alla
ricerca umana interiore e alla relazione con ciò che è tangibile e ciò che è
impalpabile e necessita di fede/volontà superiore.
Dice Romano: “RELIGIO
scava il semplice/complesso percorso dell’uomo nella sua crescita spirituale,
una riflessione su alcuni fondamentali “capitoli” che ogni essere affronta nel
corso della sua vita: nascita, spirito, materia, rinuncia, paura, amore, morte.”
In questo senso il termine “Religio”
fa riferimento ad un bridge esistente tra un mondo aulico a cui si è soliti guardare
con fiducia/paura/speranza - il punto di arrivo - ed una dimensione materiale, quella
vissuta in prima persona, che nella logica comune diventa propedeutica alla
destinazione finale.
Un tema di grande rilevanza,
che regala all’eclettico Edmondo Romano lo stato di artista globale, non solo
musicista.
Mi addentro meglio su questa considerazione, fornendo la possibilità di catturare, attraverso il link a seguire, un po’ di sua storia, che mette in evidenza un percorso incredibile, la cui crescita è stata favorita dall’aver vissuto in un ambiente stimolante e inusuale.
https://mat2020comunicatistampa.blogspot.com/2024/02/biografia-edmondo-romano.html
Dopo aver ascoltato l’intero
album nella modalità il più tradizionale possibile, mi sono chiesto quale
potesse essere la miglior fruizione, tenendo conto dell’obiettivo e delle
atmosfere create; non sono arrivato ad una conclusione certa, ad una risposta
che possa essere universale, ma l’importanza dell’argomento e tutto ciò che ne
scaturisce a livello sonoro richiedono la creazione di un tempo dedicato, un
attimo in cui sia attiva la nostra predisposizione verso la riflessione, la
concentrazione e la voglia di escludere idealmente la quotidianità a favore di
un modus spirituale che ci possa facilitare nel viaggio che la musica ci
aiuterà ad intraprendere.
I tredici episodi diventano tessere
di un mosaico che piano piano va a comporsi, immagini che possono essere
facilmente reinterpretate dall’ascoltatore che, una volta recepito l’intento
autorale, disegna il proprio percorso, reinterpreta, reinventa, diventa parte del
progetto.
Dalla prima all’ultima traccia ho percepito un senso di sacralità, esecutiva e di atmosfera; il viaggio che ho immaginato e intrapreso nel corso degli ascolti, ha unito una vita in via di formazione ad una esperienza terrena, il cui epilogo è certo, e ciò che viene a seguire è tutto da immaginare, con l’aiuto della fede e della cultura basica, che può essere divisiva per tipologia di pensiero, ma accomuna negli intenti.
Prosegue Romano: “RELIGIO è un album di “scrittura libera”, dove ogni brano è un mondo a sé. Libertà di espressione compositiva che si muove tra la musica minimalista, quella contemporanea, il progressive, l’ambient music, la world music, le colonne sonore, l’elettronica…”.
I “generi” e le etichette
musicali evidenziate sono certamente la materia con cui Edmondo si è formato,
con cui ha realizzato parte dei suoi sogni, ma le definizioni ortodosse si
annullano al cospetto di una musica indefinibile, capace di parlare alle
persone sensibili e virtuose, che non potranno restare insensibili, reagendo
con l’immediata creazione di un pensiero proprio.
E per chi si avvicinasse solo
ora ai progetti del musicista genovese, e pensasse quindi ad un gioiellino
estemporaneo, o quanto meno alla sintesi del suo attuale momento di vita,
vorrei evidenziare quanto Romano mi disse dieci anni fa:
“Nella trilogia da me pensata la tematica è la comunicazione in alcune delle sue espressioni; il terzo capitolo, che s’intitolerà “Relìgio”, affronterà la tematica attraverso la religione nelle sue diverse forme. Considero queste espressioni di contatto tra gli esseri i tre fondamentali componenti per la crescita dell’evoluzione spirituale e culturale umana”.
Un manifesto programmatico
che solo ora prende forma dopo lunga elaborazione, magari forzata da altri
eventi, ma la coerenza progettuale non manca di certo!
Una grande emozione ha caratterizzato il mio ascolto, oltre 50 minuti di situazioni cangianti che mi hanno toccato profondamente, un commento continuo ad immagini che via via andavano delineandosi, una sorta di colonna sonora di un film, quello che ad ognuno capita di vivere.
L’esempio tangibile è il
brano di apertura, “La Creazione”, di cui propongo il video…
Nella mia testa, da molti anni, esiste la voglia di creare un esercizio didattico che possa prevedere un ascolto - o la visione di un’immagine - come stimolo verso una reazione scritturale, che diventi l’espressione tangibile di sentimenti e sensazioni conseguenti all’ascolto stesso… i frammenti di “Religio” mi sembrano perfetti e chissà che prima o poi…
Un’esperienza da vivere!
Questo il pensiero di Edmondo Romano a tal proposito:
“Musica per immagini, suoni orchestrali, intimisti. Timbri
acustici antichi e moderni di diverse estrazioni geografiche e generi musicali
coesistono, pensati e scritti in modo personale. Una musica fatta di suoni e
silenzi, di pieni e vuoti, dove gli arcaici strumenti del passato sposano con
naturalezza i moderni suoni elettronici”.
Tracklist
01 -
La creazione (4.07)
02 -
Il sacrificio (2.16)
03 - What I want to be (7.27)
04 -
In estasi (2.41)
05 -
Agape (6.23)
06 -
Il colore del mio corpo (3.20)
07 -
La seduzione (3.38)
08 -
Le tourment (3.44)
09 -
Nel mio andarmene (4.06)
10 -
La parola IO (4.30)
11 -
La scelta (3.26)
12 -
Ritus (5.08)
13 -
L’urlo eliso (2.41)
Musica,
testi, arrangiamenti di Edmondo Romano
Hanno
contribuito:
Edmondo
Romano sax (soprano, sopranino), clarinetti (sib, do, mib), clarinetto basso,
duduk, chalumeau, low whistle, flauto dolce (soprano, contralto), kanjira,
tastiere, programmazione
Simona
Fasano, Karin Selva, Giulia Beatini, Roberto Tiranti, Paola Cialdella, Vera
Marenco,
Lydia
Giordano, Egle Doria, Silvia Napoletano, Edmondo Romano voce
Tina
Omerzo pianoforte
Luca
Falomi chitarra elettrica
Alessandro
Serri chitarra classica, basso acustico
Roberto
Piga, Teresa Valenza violino
Ilaria
Bruzzone viola
Kim
Schiffo violoncello
Riccardo
Barbera contrabbasso
Rodolfo
Cervetto batteria
Olmo
Manzano percussioni
Yoko
Hanzai voce recitante in 09, adattamento di un haiku di Masaoka Shiki
Il nuovo progetto
discografico è stato prodotto, composto ed arrangiato da Edmondo Romano presso
Eden Studio di Genova e la produzione esecutiva è stata curata dall’etichetta
Visage Records di Claudio Carboni con distribuzione Egea Music.
L’immagine di copertina dal
titolo “New Crowd #43” è realizzata dal fotografo lettone Misha Gordin.