martedì 11 settembre 2018

1° Psycho Prog Festival a Savona: il resoconto


1° Psycho Prog Festival-9 settembre 2018

“Che ne dici se organizziamo un festival tra il prog e la psichedelia?”
E’ con questa frase buttata lì, apparentemente azzardata, che Davide Pansolin mi ha proposto di mettere assieme due entità attive all’interno del mondo musicale, la “sua” Associazione Culturale Vincebus Eruptum e MusicArTeam, di cui faccio parte.
Conosco Davide da un paio di anni e di lui mi ha colpito la sua determinazione nel proseguire progetti apparentemente impossibili e, soprattutto, in solitaria.
Io al contrario ho bisogno di… compagnia, essendo fervente credente nel gioco di squadra.
Ci siamo venuti incontro e credo sia palese che il successo del 1° Psycho Prog Festival sia all’insegna della condivisione dei compiti.
Il tutto in tempi brevissimi - un mese -, senza denaro, e molta fortuna.
Certamente esiste in questo contesto la mano e il cervello di un gruppo di musicisti che, nel corso dell’ultimo anno, sono diventati amici… parola grossa ma verosimile in questo caso: parlo delle due band savonesi più famose nel prog, i Nathan e Il Cerchio D’Oro.
Non solo si sono messi a disposizione dal punto di vista musicale, ma si è vista la mano di tutti nel colmare le ovvie lacune, tipiche di quando si lavora in tempi ristretti e senza risorse economiche.
La location è spettacolare per gli eventi all’aperto, Il Giardino Serenella, che fornisce la possibilità di assistere ad un evento e godere di un buon cibo, per non parlare del mare a due passi.
Nella testa di tutti c’era una giornata fatta di concerti, incontri e scambi culturali… dal pomeriggio alla sera.
La sezione musicale nasce attorno alla band gallese dei Sendelica - psichedelia pura la loro -, che all’interno del tour italiano trovano una giornata da dedicare al pubblico savonese che ha già avuto modo di vederli alla Fortezza del Priamar, un pò di tempo fa.
Nelle quattro ore e mezza disponibili rientrano altri tre gruppi, i già citati Cerchio e Nathan e un’altra realtà cittadina, La Blindo Red.
Service affidato a un paio di amici professionali, Fulvio e Maddalena e, a completamento del progetto, arriva la televisione - Antenna Blu - che, attraverso Giorgio Nasso, contribuirà nel dare importanza alla kermesse, tra interviste e riprese del live.
E poi i banchetti con i vinili, il merchandising e i fumetti rock di Elena Terzi e Dario Isopo.
Ci si aspetta un paio di centinaia di persone, da cibare in modo tradizionale o con i “coni psichedelici” di Monica Giovannini (vocalist dei Nathan) che contengono pesci fritti e patatine… un po’ di birra e… vediamo l’effetto che fa…

Alle 17, ora di inizio, si intuisce che qualcosa di positivo che sta per accadere.
Gli aspetti meteo aiutano, con una rara perfezione, equilibrio di sole calante e temperatura adeguata.
La musica gira a dovere mentre i tecnici si muovono davanti al palco, una zona in cui sono stati stesi tappeti verdi con la speranza di vedere anime sedute a terra, come accadeva nei seventies.


E la gente arriva… fluisce, si siede, chiacchiera, e si predispone all’ascolto.
Le stime di chi ne sa di più racconteranno alla fine di 400 persone, disposte in un giardino colmo come forse non mai!

Non commenterò la qualità della musica, non farò graduatorie poco interessanti, ma per ogni ensemble propongo un brano in modo che ci si possa fare un’idea personale.

Parte La Blindo Red, che si rifà ad un modello prog fusion ambizioso, perché non presenta alcuna tastiera.
Ecco la loro pillola…


Quando la luce cala arrivano i Nathan, che propongono un mix tra i loro due album (“Era” è stato rilasciato pochi mesi fa).
Di loro ho catturato quanto segue…


Il pubblico risponde, non è una situazione da “cazzeggio” come spesso accade quando ci si avvicina al modello “sagra”, e questo dà una grande carica a chi si trova sul palco.

Anche Il Cerchio D’Oro regala un set adeguato alla sua fama, come testimonia il brano a seguire.


E tocca alla band più titolata, i Sendelica, con una valanga di album e tour alle spalle.
La cosa che più mi ha colpito è stata la presenza di molti giovani, fatto abbastanza inusuale se si pensa che la musica proposta nella serata non trova minimo spazio nei canali ufficiali… bella cosa!
La proposta dei Sendelica non è semplice, ma la compattezza dei suoni e le skills personali arrivano all’audience, che si gode i lunghi brani, dilatati e "perforanti", e alla fine la richiesta di bis sarà un'azione spontanea.
Un successone per loro!


Per tutti gli altri una grande soddisfazione e la quasi certezza che ci saranno altre edizioni dedicate al genere, con la voglia di mettere a disposizione dei giovani savonesi un luogo come i Serenella, spazio in cui la cultura musicale possa progredire e aggregare.
Diffondiamo il verbo…