domenica 1 ottobre 2017

Luciano Boero al Giardino Serenella di Savona

Dopo la sosta estiva sono ripresi gli incontri a carattere musicale al Giardino Serenella di Savona.
Una puntata diversa dalle precedenti quella realizzata il 29 settembre, per la presenza di un ospite che ha permesso di ripercorrere una lunga storia, quella che, iniziata nei primi anni ’70, arriva sino ai giorni nostri.
Il guest in questione è Luciano Boero, bassista e autore, uno dei cofondatori della Locanda delle Fate, band piemontese che ha lasciato un solco indelebile nel panorama della musica progressiva, con un album storico, rilasciato nel 1977, “Forse le lucciole non si amano più”. A completamento della loro discografia - contenuta, a causa di un cospicuo tempo di arresto dall’attività- segnalo “Homo homini lupus” - del 1999 -  e il più recente The missing Fireflies”.
Sono passati quarant’anni dall’uscita di “Forse le lucciole” e la Locanda propone, purtroppo per i fan, il 2017 Farewell Tour, una serie di concerti che decretano la cessazione dell’attività live della band. Al completamento del ciclo mancano ancora tre date, quella del 7 ottobre a Genova (Teatro Govi di Bolzaneto), una in novembre in Brasile e il 9 dicembre ad Asti, luogo in cui tutto iniziò. La storia della Locanda è ora messa su carta, perché Luciano Boero ha anche la passione della scrittura e nel suo terzo libro (“Prati di lucciole per sempre”) racconta la genesi, l’evoluzione, le cadute e le riprese che hanno caratterizzato la storia della band, un’analisi che diventa fatalmente rappresentativa di un periodo storico irripetibile.
E proprio partendo dal nuovo book Boero si è messo a nudo, entrando nei dettagli di vicende personali, incrociando le parole alle testimonianze video rappresentate da un documento originale della RAI risalente alla realizzazione del primo disco - in uscita in formato DVD nel prossimo anno -, da altri spezzone dell’epoca e da due novità, regalo della Locanda per tutti i seguaci.  A seguire propongo “Lettera di un viaggiatore”.

Buona la partecipazione, con un pubblico attento e competente, ma in fondo lo scopo dichiarato era quello di utilizzare la musica come elemento aggregante, e Luciano Boero si è dimostrato un ottimo catalizzatore.


Mauro Selis ha catturato una buona fetta di serata che propongo come ricordo…


Ma da dove partì la Locanda delle Fate?