martedì 21 marzo 2017

The Mugshots-Something Weird


The Mugshots-Something Weird

A distanza di tre anni i The Mugshots rilasciano il loro nuovo album, Something Weird, ancora una volta per la Black Widow Records.
L’album costituisce una svolta legata alla maturità musicale della band, sintetizzata dal pieno possesso degli aspetti compositivi, influenzati precedentemente - e positivamente - dall’opera di Dick Wagner.
L’attore principe è il leader della band Mickey E.Vil, coadiuvato dai suoi naturali compagni di viaggio e dall’alchimista Freddy Delirio che, oltre al contributo tastieristico, si è occupato con pieno successo della produzione. Di tutti questi aspetti, dei numerosi ospiti e dei dettagli, ci parla a seguire Mickey E. Vil, sollecitato dalle mie domande.

Sono dodici i brani che compongono un disco costituito da liriche di peso, dove l’argomento “morte” emerge ad ogni angolo, trattato come rappresentazione del quotidiano con la voglia di entrare nelle pieghe utilizzando un taglio psicologico, mischiando la didattica alla voglia/necessità di esorcizzazione. A fare da complemento e da cornice agli aspetti concettuali troviamo un sound variegato, che segue gli amori e le esigenze musicali della band, e che contribuisce a realizzare scenari distopici che si trasformano in singoli movie, brano dopo brano.
Se è consolidata l’idea che all’interno della sfera progressiva sia possibile trovare ogni tipo di sonorità e la libertà sia elemento imprescindibile, si può anche affermare che, in questo caso, il “noire” che salta fuori nel susseguirsi degli episodi abbia delle precise connotazioni metalliche, ed emerga fortemente il concetto di “punk”, non tanto per l’assonanza musicale ad un genere passato, ma per l’idea di rottura degli schemi, di cambiamento, di tentativo di trovare una via del tutto nuova, rimanendo all’interno dell’ortodossia.
Gli aspetti teatrali, gli ipotetici commenti da movie e l’efficacia dell’artwork, sono il pane quotidiano di questa giovane e sorprendente band che lascia largo spazio all’interazione tra visual e atmosfere, come è testimoniato nel video a seguire.
La strada intrapresa richiede coraggio, ma credo che la soddisfazione principale per chi fa musica propria sia la creazione di un’identità precisa, una riconoscibilità che significa distinzione e quindi originalità.
Folto il gruppo degli ospiti, ma tutto è raccontato dalla voce virtuale di Mickey che evidenzia gli aspetti oggettivi.

Disco notevole… ed eccone un assaggio…


INTERVISTA A MICKEY E. VIL

Sono passati tre anni da quando commentai LOVE, LUST AND REVENGE: che cosa vi è accaduto nel frattempo, musicalmente parlando?

Il mio obiettivo principale era tornare ad un metodo di lavoro interamente mio, forte però  dell'esperienza maturata con Dick Wagner: Love, Lust And Revenge è nato grazie al pesante intervento del grande musicista americano a livello compositivo e di arrangiamenti. Something Weird è invece farina del mio sacco per quanto riguarda la composizione, con contributi della band che hanno impreziosito gli arrangiamenti e infine la mano magica di Freddy Delirio che con la sua produzione in stile Tony Visconti – produttore che non interviene sulla musica, bensì sul suono – ha reso il tutto una bomba. 

 “Something Weird” è stato rilasciato da poco: quali sono i contenuti lirici e le novità sonore?

I testi parlano di clown assassini, di pentimento, di droga e paranoie, del rapporto affettivo tra l'imbalsamatore e le sue mummie, di amore “malato”, di omicidi seriali, di nonsense, dell'estinzione del genere umano causa sovrappopolazione e di redenzione. La musica, assolutamente sincretistica, aiuta ad alleggerire le tematiche dei testi adornandole di un contorno sonoro che sfocia nella teatralità e nell'ironia. I generi toccati sono quelli che più amo: il (post) Punk, la New Wave, il Rock Progressivo, il Metal, la musica psichedelica, le colonne sonore.

A lavoro terminato, avete la sensazione che ci sia una decisa evoluzione del vostro modo di concepire la musica?

A livello concettuale possiamo dire che sin dal primo Mini Cd Doctor Is Out (2004) la tematica dominante nelle liriche dei Mugshots è stata la morte, sempre affrontata con un piglio psicologico e talvolta ironico, mai con pessimismo o attitudine violenta. Love, Lust And Revenge è a mio avviso una parentesi, un sogno con un inizio e una fine che – una volta terminato – fa parte del passato ed è perciò necessario ricominciare a vivere la propria vita, magari influenzati da quel bellissimo sogno.

Mi parlate degli ospiti che partecipano al disco e della nuova produzione?

Freddy Delirio dei Death SS e H.A.R.E.M. oltre che ha produrre l'album ha registrato degli incredibili assoli di tastiera degni dei virtuosismi di Simonetti; Steve Sylvester (l'ospite che mi ha emozionato di più visto il mio incredibile amore giovanile per i Death SS) ha magistralmente interpretato il ruolo di un incontenibile serial killer; il “punk prima di noi” Enrico Ruggeri si è perfettamente calato nelle atmosfere Gothic-Dark di Sentymento grazie alla sua voce calda e baritonale; Matt Malley dei Counting Crows, nominato a Oscar e Grammy, ha registrato un'ipnotica parte di basso fretless; Martin Grice dei Delirium IPG trascina l'ascoltatore nel mondo dei sogni col suo onirico flauto; Mike Browning dei Nocturnus AD rende marziale un brano di per sé psichedelico con le sue percussioni; Tony “Demolition Man” dei Venom Inc, già attore al fianco di Russel Crowe, si trasforma in un apocalittico narratore della fine dell'umanità; Manuel “Manny” Merigo degli In.Si.Dia insegna che la tecnica deve essere al servizio della melodia con un assolo mozzafiato; Ain Soph Aour dei Necromass vi farà rabbrividire con “sussurri e grida” per dirla con Bergman; Andrea Calzoni degli Psycho Praxis riporta le lancette indietro nel tempo con il suo flauto “andersoniano”. 

Che cosa vi ha lasciato  Dick Wagner, oltre alla sua perizia tecnica?

Un'idea di lavoro professionale in studio, peraltro perfettamente in linea con il magister Freddy Delirio, con in più un'attitudine ad orchestrare certi brani mediante inserti di pianoforte e armonici cori femminili. A me personalmente bellissimi ricordi: tre settimane, di cui una in Arizona, insieme per 12 ore al giorno a uno dei miei idoli musicali di giovinezza per lavorare, mangiare, bere, ridere, confrontarsi sui temi della vita vissuta.

Come state pubblicizzando l’album? Avete live in previsione?

La genovese Black Widow Records sta egregiamente svolgendo il lavoro di promozione: recensioni, interviste, passaggi radio supportata anche da Eagle Booking di Milano e Gun Club Music di Trento. Per quanto riguarda la scelta per i posti dove suonare, ho redatto una serie di regole molto rigide che ci portano a suonare poco ma in situazioni serie. Il prossimo live al momento è il Porto Antico Prog Festival di Genova: suoneremo prima del leggendario fondatore degli Hawkwind Nik Turner e sul palco con noi avremo Martin Grice (Delirium IPG) al flauto e Angela Busato (Dark Ages) alle tastiere.

A proposito di live… che cosa accade sul palco quando vi esibite? Curate altri aspetti rispetto alla musica?

Quando c'è la possibilità, proiettiamo delle bellissime animazioni degli elementi a fumetti presenti nell'artwork di Something Weird. Inoltre ognuno di noi cura la propria immagine e io, oltre a truccarmi in modo macabro, cerco di trasmettere un'attitudine teatrale oltre che musicale.

La collaborazione con Black Widow prosegue: matrimonio felice?

Assolutamente sì: serietà e professionalità sono le chiavi di questo matrimonio. Inoltre per la prima volta in vita mia ho composto un disco “stuzzicato” dalle richieste del boss Massimo Gasperini che di volta in volta provocava la mia creatività richiedendo un'intro piuttosto che un tempo dispari o un brano psichedelico.

Ricordo la vostra musica prestata al cinema: si è ripetuta l’esperienza?

Sì, e con grandi soddisfazioni per il sottoscritto: la mia colonna sonora per il film Reversed, del canadese Vince D'Amato, ha ricevuto due nomination e un premio in dei festival di cinema indipendente americani! Ero addirittura nominato insieme al grandissimo Simon Boswell ma nessuno di noi due ha vinto a quel festival, hahaha! I brani di Something Weird, oltre alla mia colonna sonora, li potrete sentire nel nuovissimo erotic-thriller Glass.

Quando tre anni fa conclusi l’intervista, alla domanda riguardante il futuro rispondeste, tra le altre cose, evidenziando la speranza di realizzare un gran disco: siete soddisfatti pienamente di LOVE, LUST AND REVENGE?

Sì, tanto. Il bersaglio è stato centrato: realizzare un lavoro volutamente fuori moda sia come sound che come produzione, lasciando libero di agire come meglio credeva il creatore di Welcome To My Nightmare di Alice Cooper.

L’artwork è una perla aggiunta: me ne parlate?

Qualche tempo fa il grande Enzo Rizzi mi disse che avrebbe voluto vivere un sogno: incontrare Alice Cooper per potergli donare il suo volume a fumetti sulla storia del Rock. Dunque mi sono messo in moto e gli ho fatto vivere questo sogno: potete leggere il suo resoconto su TrueMetal, è spassosissimo grazie alle grandi doti narrative di Enzo! Comunque sia, tempo dopo gli dissi che il nuovo lavoro dei Mugshots necessitava a mio avviso della sua mano e, con mia grande gioia, la risposta fu positiva. Ora potete vedere la band ritratta in copertina dal fumettista italiano forte di diversi volumi sold-out! Il resto dei fumetti inclusi in Something Weird sono di Stefano Alghisi, altro grande autore di volumi dedicati alle rockstar.

Riprovo… stessa domanda: che cosa potrebbe accadere nel futuro musicale dei Mugshots, nei prossimi tre anni?

La mia devozione ad Aiòn e non a Kronos mi impedisce di rispondere a questa domanda. Vivo l'attimo eterno senza percepire lo scorrere del tempo...ci risentiamo fra tre anni e per il mio cervello non sarà passato un singolo secondo! La sincronicità di ogni secondo che passerà determinerà il nuovo corso della musica dei Mugshots. Grazie, caro Athos, per avere ancora una volta dedicato spazio alle nostre note!

     
         Track list:

1.      Introitus
2.      The Circus
3.      Rain
4.      I am an Eye
5.      An embalmer’s Lullaby Part. 2
6.      Ophis
7.      Sentymento
8.      Scream Again
9.      Grey Obsession
10. Dusk Patrol
11. Pain
12. Ubique

Line-Up:

Mickey E.Vil: Vocals,  Synths
Erik Stayn: Keyboards
EyeVan: Bass
Gyorg II: Drums
Priest: Guitars

Guests:

-Matt Malley (Oscar/Grammy nominated Counting Crows founding member)
-Tony “Demolition Man” Dolan (Venom Inc., Atomkraft)
-Mike Browning (Nocturnus AD)
-Steve Sylvester (Death SS)
-Freddy Delirio (Death SS, H.A.R.EM.)
-Martin Grice (Delirium)
-Manuel Merigo (In.Si.Dia)
-Ain Soph Aour (Necromass)
-Andrea Calzoni (Psycho Praxis)
-Enrico Ruggeri

Gun Club Music: www.facebook.com/gunclubmusic (Management)
Black Widow Records: www.blackwidow.it (Label)
Eagle Booking: www.eaglebooking.com (Promotion)
The Mugshots: www.mugshots.it