Credo
che pochissimi conoscano Kim Richey.
Era
il 1996 quando, trovandomi per lavoro a Wichita Falls, nel cuore del Texas,
approfittavo delle calde serate libere per ascoltare musica dal vivo e
rifornirmi di CD locali.
Incredibile
vedere i texani che ballano all’unisono, con stivaloni e cappelli da cow boys!
Durante
il giro quotidiano nel negozio di dischi ricordai le parole di un collega che
mi chiedeva un acquisto DOC, un vero, nuovo, artista country.
Mi
capitò in mano “Kim Richey”, che comprai sulla fiducia.
Al
ritorno in Italia lo ascoltai e trassi un giudizio del tipo…”senza infamia e senza lode”.
Per
molti anni l’ho dimenticato e solo pochi giorni fa,v olendo portare con me in
vacanza cose inascoltate, ho fatto una nuova esperienza con Kim.
Saranno
cambiati forse i miei gusti, ma questo disco di esordio risulta piacevole.
In
alcuni brani la definirei la versione femminile di Tom Petty.
Il
brano che propongo credo sia, in questo senso, significativo.
Vediamo
qualche nota biografica.
Kim
Richey è una cantautrice nata nel 1956 a Detroit.
Benchè
sia da sempre indicata come appartenente al genere country, il suo suono non si
categorizzata facilmente.
Le
sue canzoni infatti sono diventate hits sia nelle classifiche country che in
quelle pop.
L’album
del suo debutto, intitolato “Kim Richey” , fornisce il suo primo successo
country, "Just My Luck", a cui segue “Those Words We Said" .
Kim
ha poi fornito nel 2000 parti vocali in "Come Pick Me Up" ,da
“Heartbreaker” , album di debutto di Ryan Adams.
Nel
2004 il suo brano, A Place Called Home", è utilizzato come colonna sonora
di un episodio di una famosa serie televisiva americana.
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