giovedì 26 marzo 2009

JC Cinel-Before My Eyes



Da un pò di tempo mi capita di scoprire casualmente... validi artisti di cui non conoscevo l’esistenza, nonostante questi possano vantare un passato significativo da mettere sul tavolo.
Forse questa mia affermazione è un po’ il cuore dell’intervista a seguire, dedicata al “personaggio” JC Cinel.
Se un appassionato di musica come io sono, ricercatore quotidiano di novità, sino a un mese fa non aveva idea di chi fosse J C , beh… mie colpe a parte, qualcosa non funziona!
Ciò che non va, secondo JC Cinel, lo scoprirete nelle righe a seguire.
Da parte mia posso dire che Before My Eyes è un gran disco.
Ho condiviso l’ascolto con amici e a tutti è "suonato"strano quando alla fine ho raccontato di un artista italiano.
Non voglio nobilitare il rock e il blues d’oltreoceano, sottovalutando la qualità di casa nostra, ma evidenzio che esistono quasi sempre differenze, udibili al primo ascolto.
In questo caso JC ci propone ciò che non appartiene al nostro DNA, e lo fa nel migliore dei modi.
Ma c’è qualcosa in più, il tocco nostrano che trasforma il tutto in una miscela vincente.
So per esperienza diretta quale sia la musica del Tennessee, luogo in cui Cinel ha soggiornato a lungo.
Ad ogni angolo spunta una chitarra, un’armonica, un ritmo e una voce penetrante , spesso roca. C’e’ anche tanto dolore, all’insegna del “ … no pain…no blues..”.
Difficilmente però nasce una melodia, un coro, una voce limpida.
In Before My Eyes , disco che definirei di rock blues, c’è tutto.
Ci sono le armoniche della downtown di Menphis, le chitarre “dure, la voce della West Coast , c’è il ritmo e la melodia.
Viaggiare tra gli stati americani significa percorre infiniti rettilinei con i capelli al vento e la musica che ti accompagna, e questo è il disco ideale.
La prima volta che l’ho sentito ero in auto e da subito ho pensato che quella fosse la giusta collocazione.
Catalogarlo tra i cd “da viaggio” potrebbe risultare riduttivo, ma è un ‘immagine che mi aiuta a delineare la grande qualità, che si sposa all’estrema facilità di ascolto.
Come descritto nell’intervista a seguire, la musica di JC Cinel ha colpito nel segno anche con “giovanissimi uomini”, magari non potenziali acquirenti immediati, ma il giudizio positivo di chi si muove attraverso l’istinto, senza preconcetti, credo sia da tenere in grande considerazione in fase di una autovalutazione scevra dagli aspetti legati al mercato e al businnes.



L’intervista.

Un amico che conosce la mia “fame di musica” mi ha detto : ”Prova ad ascoltare questo… si chiama JC Cinel... “ Lo faccio, tra Genova e Savona, e quando successivamente entro nel tuo sito scopro che è il sesto lavoro e che sei italiano. Incredibile! Cosa non funziona nel sistema? Perché un musicista come te non riesce ad avere una corretta collocazione?
Buona domanda... forse perchè oggi la musica è diventata troppo intrattenimento e poco arte, forse perchè internet e tutto il mondo virtuale hanno permesso a chiunque di fare musica saturando il mercato e annullando di fatto la selezione naturale che faceva andare avanti chi era mosso da passione e qualità... anche con fatica... forse...

Cosa cambierebbe se fossi americano o se vivessi in quella parte del mondo?
Beh in America la musica riveste un ruolo fondamentale nella quotidianità di un ragazzo o di un uomo comune, anche non musicista, basta accendere la radio e giornalmente viene trasmesso il meglio del classic rock, country, blues, prog, jazz... capisci quindi che una persona si ritrova ad avere una cultura musicale rilevante anche senza andarla a cercare, immagina se sei musicista! Pensa che a volte, parlando con musicisti italiani, spesso ansiosi di ostentare il loro sapere, mi ritrovo a dover spiegare o parlare di artisti storici del rock di cui loro non hanno mai sentito parlare... triste no?
Sì, in America la figura del musicista è un dato di fatto, e ci sono a disposizione strutture e opportunità che qui sono impensabili...

L’impatto all’ascolto è notevole. Rock blues di ottima fattura che non ha niente da invidiare agli artisti di Beale Street. Come nasce JC Cinel?
Io appartengo alla vecchia generazione di musicisti che sono stati assidui ascoltatori ed acquirenti di dischi, prima di diventare musicisti(cosa estremamente rara oggi... conosco insegnanti di chitarra e altri strumenti che non sanno chi sono la Steve Miller Band, i Bad Company, Yes, Allman Brothers!!!) e quindi le influenze più variegate e le differenti sonorità hanno sempre fatto parte di me; è risultato naturale in seguito, suonando e scrivendo, esprimermi in un linguaggio musicale che attingesse da fonti e stili apparentemente antitetici.

Quali sono i tuoi riferimenti più importanti in ambito musicale?
La lista è molto lunga, te ne elenco un pò… sicuramente all'inizio tutto il movimento West Coast californiano e cantautorale, come America, CSN & Y, Buffalo Spingfield, Doobie Brothers, Bob Seger, Bob Dylan, Byrds, Eagles, Jefferson Airplane... ma anche il rock e hard rockblues British; penso ai Cream,Who, Free, Humble Pie, Cactus, Jeff Beck, Deep Purple, Led Zeppelin, il blues di BB King, Muddy Waters, Albert Collins, Albert King, per poi tornare al southern di Allman Brothers, Lynyrd Skynyrd, Blackfoot, Tom Petty, John Mellencamp... il prog degli Yes, Camel, Genesis, Van der Graaf ed anche l'AOR più radiofonico, Boston, Journey, Styx, Foreigner.
In cima a tutta questa lista ovviamente Beatles, ma potrei andare ancora avanti.

Mi puoi descrivere sommariamente la tua strumentazione, le tue preferenze in ambito chitarristico?
Uso Takamine per le acustiche e Gibson Les Paul standard ed Epiphone semiacustica per le elettriche; amplificatori Fender e Marshall. I miei chitarristi preferiti di sempre sono molto distanti tra loro... Eric Clapton, Jeff beck, Jimmy Page, Duane Allman, Gary Moore, Stephen Stills, Pierre Bensusan, George Benson, John Renbourne, Neil Schon, Carlos Santana, Jeff Healey, George Lynch, Larry Carlton, Steve Howe.

Ho fatto un test e ho inserito il tuo brano (il video) “Feel The Moment” su facebook per farlo sentire ad amici: sei piaciuto proprio a tutti. Ecco, mi pare che il tuo sia un CD che possa soddisfare i palati più variegati… non sempre il blues e il rock sono easylistening. Cosa ti guida nella composizione dei brani?
Molto spesso scrivo con la mia chitarra acustica... mi piace trovare progressioni armoniche particolari, accordi con voicing aperti e trasportabili in un contesto più articolato, dove aggiungo gli arrangiamenti e il sound del gruppo; mi piace dare comunque un messaggio di positività e solarità, mi piace pensare che chi ascolta le mie canzoni sia magari in macchina in autostrada e si senta di buon umore; i testi parlano di storie vissute, ma anche di sogni, di viaggi fatti e non fatti, del tendere verso qualcosa a discapito di una meta sicura e precisa, del vivere il momento perchè è tutto ciò che si ha.

Altro aneddoto personale.
Scorazzando in auto mio figlio e due suoi amici undicenni, a un certo punto ho detto loro:” … ora ascoltate J.C.Cinel, sentite che rock!!!” . Non hanno commentato, ma al ritorno uno di loro, salutandomi mi ha detto: “… come si chiamava quel cantante?” E poi ti ha cercato su youtube. La buona musica non ha età e l’istinto di un bambino non è da sottovalutare.
A chi "indirizzi” le tue canzoni? Hai a cuore la “coltivazione” dei più giovani?
Io penso che, come tu dici, la buona musica non abbia età; è ovvio che ognuno di noi ha delle corde musicali che vengono sollecitate da differenti colori musicali; la nostra personalità e sensibilità va a cercare la musica che più ci rappresenta, che più ci stimola e ci da emozioni; io amo molto la melodia e l'armonia e questo sicuramente avvicina persone ed ascoltatori che sono in sintonia; come dicevo prima penso di trasmettere solarità, speranza e positività e tanti chiedono questo dalla musica, sia giovani che meno giovani.
Ringrazia comunque l'amico di tuo figlio... fine ascoltatore...

Io definirei “Before my Eyes” un lavoro senza tempo, maturo e molto americano ( e per me è un termine positivo).
Quali i cambiamenti rispetto ai lavori, che ancora non conosco?
Si, hai colto nel segno.
Sicuramente rispetto ai lavori passati c'è una cura ulteriore per il songwriting, cosa fondamentale ed indispensabile, e anche un riguardo quasi maniacale per gli arrangiamenti e le armonie vocali ed il suono in generale. Penso con Before My Eyes di essere riuscito a fondere tutte le mie influenze, pur distanti, in unico stile. Raggiungere uno stile, alimentarlo, modellarlo, ma renderlo sempre riconoscibile, pur nelle sue evoluzioni, penso sia il lavoro più duro ed impegnativo per un artista...

Qual è la differenza tra un bravo musicista con grande successo e un bravo musicista un po’ meno in vista?
Forse oggi non basta più essere solo un bravo musicista per arrivare ai grandi circuiti, e lo dico senza rammarico; forse oggi servono anche altre attitudini, come essere promoter di se stessi, disposti a compromessi; magari prendere con maggior distacco il proprio lavoro, privilegiando il “vendersi bene” a discapito dell’arte; insomma, impegnarsi in aspetti che c’entrano meno con la musica, ma molto con la visibilità e il businnes.
Certo, non tutti sono in grado di farlo o ne hanno desiderio!

Nello scambio di mail che abbiamo avuto ho notato un velo di rammarico quando hai accennato al suonare dal vivo. E’ difficile trovare degni spazi per esibirsi?
Sì, è difficile per il semplice fatto che oggi l'Italia si sta trasformando in un circo d'intrattenimento; la gente va nei locali per divertirsi ed essere intrattenuta da gruppi/orchestra che propongono il meglio delle hits a cifre esorbitanti.
E’ ovvio che gli spazi a disposizione di che scrive materiale proprio e propone le proprie produzioni si riduce sempre di più, e i contesti non sono certo i migliori.
Non parliamo poi della salute dell’ industria discografica, elemento che è davanti agli occhi di tutti… basta accendere la televisione; è triste pensare che la curiosità verso l'arte si sia prosciugata così tanto! Non saprei neanche dire il perché, è così e basta; ogni generazione ha degli input ed esigenze, e forse oggi l'Italia ha bisogno di questo; ciò non toglie che ci sia sempre un underground molto attivo, anche se gli sbocchi sono molto limitati. Ci si può comunque sempre muovere da altre parti dove per fortuna, senza essere troppo esterofilo, la situazione è completamente rovesciata...
Ho notato che tra “Before my Eyes” , 2007, e Wicked Minds, del 2004, entrambi prodotti dalla Black Widow, c’e’ un live, “Wicked Minds”, sempre del 2007, ma prodotto da altra etichetta. Che significato hanno questi cambiamenti?

Ci sono stati tanti cambiamenti nei Wicked Minds...

Mi racconti qualcosa sui tuoi programmi futuri?
Sto lavorando al disco nuovo che avrà tanti ospiti tra cui spicca Johhny Neel, ex tastierista degli Allman Brothers che ho conosciuto durante la mia lunga permanenza a Nashville, che ha suonato Hammond e pianoforte su quattro mie brani. Sarà un disco più rock senza ovviamente tralasciare le mie storiche influenze. Sto facendo anche altre collaborazioni con artisti italiani e cantautori americani importanti, ma è ancora un pò presto per parlarne.

Ricordo i miei contatti per chi fosse interessato all'acquisto dei miei dischi:


Alcune note salienti (per la biografia consultare il sito).

JC Cinel è un artista piacentino, da anni impegnato nel genere definibile come classic rock americano anche se, come evidenziato nell’intervista, molte e variegate sono le sue influenze.
Nel suo lungo percorso musicale, JC ha condiviso il palco con vere leggende del rock, come Johnny Neel(ex tastierista Allman Brothers Band), Mike Stergis(ex chitarrista Crosby Stills and Nash), UFO, Wishbone Ash, Uli Jon Roth(Scorpions), Adrian Belew.
Da segnalare una lunga permanenza a Nashville per registrazioni, collaborazioni ed esibizioni di vario genere.
In attesa del nuovo disco, previsto per il 2009, con special guests come Johnny Neel (ex Allman Brothers) e Mike Stergis (Crosby Stills and Nash), è fruibile "Before my eyes"(Black Widow records), che sta avendo grande eco sia in Italia che all'estero, gradimento testimoniato dalle ottime e numerose recensioni su riviste specializzate, sia in Italia che all'estero.



Before my eyes

Track List:
Ships in the Wind
Feel the Moment (video a seguire)
Sweet Dream
Out inthe Frontline
Dear Old Friend
Intro/Brush
Brush my Cymbals
Before my Eyes
What I See
Voices from Nowhere
Alone in the Dark
Taking Chances


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