lunedì 29 dicembre 2025

Luciano Regoli e il suono della Raccomandata Ricevuta di Ritorno-La nostra chiacchierata

 

R.R.R.

 

Tra hard rock e visioni pittoriche, Luciano Regoli ha sempre difeso un sound personale e diretto


Questo articolo nasce da una intervista realizzata con Luciano Regoli, voce e anima della Raccomandata Ricevuta di Ritorno (RRR), e si inserisce in un progetto editoriale più ampio dedicato all’evoluzione della tecnologia applicata alla musica. L’obiettivo è quello di estrapolare contenuti e riflessioni che possano diventare un racconto interessante e di respiro storico-critico, capace di mettere in luce il rapporto tra creatività artistica e impronta tecnica nella storia della band.

Luciano Regoli

Il controllo del sound

Regoli è sempre stato solito occuparsi personalmente del sound, con l’aiuto del fonico o del tecnico. È lui a decidere il suono che vuole, e di solito il produttore o l’ingegnere si adegua alle sue richieste. Non ha mai avuto esperienze con “produttori fantasma”: al contrario, ha sempre trovato compagni di viaggio veri e presenti per ogni album.


In Fuga e la scelta hard rock

Un esempio significativo è l’ultimo album della RRR, In Fuga, che all’inizio ebbe una produzione molto hard rock, voluta direttamente da Regoli. In questo caso, il fonico ebbe un’influenza importante sul sound finale, e l’artista ammette che il risultato fu condizionato da questa impronta tecnica.


Pino Tuccimei: amico e confessore

Il produttore della RRR, Pino Tuccimei, non fu mai un giudice critico, ma piuttosto un vero amico e confessore. Aiutò la band a trovare la giustezza del sound dei brani, accompagnando il gruppo in un percorso di ricerca e consolidamento della propria identità musicale

Accanto a queste esperienze, resta la presenza del cosiddetto tecnico fantasma: una figura che lavora nell’ombra, non cerca visibilità, ma garantisce solidità e continuità al suono.


Live e performance: precisione e visione

Nelle performance dal vivo, Regoli ha sempre richiesto ai suoi tecnici-fonici elementi ben precisi:

  • un microfono B58 con un reverbero lungo per esaltare gli acuti,
  • uno schermo importante dove proiettare i suoi dipinti durante il concerto,
  • luci “infernali”,
  • e soprattutto molto volume.

Questi dettagli dimostrano come la sua visione artistica non si limitasse al suono, ma abbracciasse anche l’aspetto visivo e scenico.


L’analogico come identità del prog

Nel 1972 si registrava in analogico a 8 piste, e per Regoli quello era il sound giusto per il progressive italiano. Oggi tutto è diverso, ma per lui il vero prog resta legato al modello antico.

Tra i fonici di riferimento, ricorda con fiducia assoluta TRICK, tecnico che capiva profondamente la musica della band e che lavorò anche con Ritratto di Dorian Gray, RRR, Perigeo, Baglioni, Venditti e Jannacci.


Eco Binson e altre tecnologie

Non ricorda invenzioni accidentali particolari, ma sottolinea l’uso dell’Eco Binson insieme a Claudio Simonetti per Il Ritratto di Dorian Gray: per i tempi era una tecnologia favolosa.


Creare un sound diverso per ogni album

Regoli ha sempre cercato di creare un sound diverso, quasi un genere nuovo per ogni album: dal prog di Un mondo di cristallo al prog de Il pittore volante, fino a In Fuga. Ogni lavoro ha avuto una sua identità sonora distinta


La critica alla tecnologia moderna

Oggi, secondo Regoli, il sound è diventato troppo standardizzato, e la colpa è della tecnologia eccessiva. Per lui, l’epoca analogica rappresentava la vera essenza del prog, mentre l’attuale uniformità sonora ha impoverito la ricerca e l’originalità.


Conclusione

La testimonianza di Luciano Regoli mette in luce un percorso coerente e appassionato: un artista che ha sempre voluto controllare il proprio sound, scegliendo di volta in volta la direzione da intraprendere. Tra amici-produttori come Pino Tuccimei, fonici di fiducia come TRICK e tecnologie iconiche come l’Eco Binson, la storia della RRR si intreccia con quella del progressive italiano, dimostrando come la ricerca sonora sia stata, e resti, un atto di libertà e di identità.