martedì 30 dicembre 2025

30 dicembre: buon compleanno a Jeff Lynne, il genio del suono...

 


Siamo al 30 dicembre, l'anno è ormai al capolinea, ma il calendario ci regala un'ultima grande occasione per festeggiare il compleanno del leggendario Jeff Lynne. Se vi capita di canticchiare un ritornello che ricorda il sogno dei Beatles, ma con una produzione così cristallina e potente da sembrare registrata nel futuro, con ogni probabilità c'è il suo zampino. Nato in questo giorno nel 1947, Lynne è il genio schivo che ha insegnato al rock a indossare l'abito da sera senza perdere un briciolo di grinta

Immaginiamo la scena negli anni '70: mentre tutti cercavano di essere il più "terreni" possibile, Jeff Lynne decideva di lanciare un’astronave. La sua Electric Light Orchestra (ELO) era un laboratorio sonoro. Oggi, riascoltando brani come Mr. Blue Sky o Don't Bring Me Down, ci si rende conto di quanto Lynne fosse avanti rispetto ai suoi tempi. Ha preso violini, violoncelli e sintetizzatori e li ha shakerati insieme fino a creare quel "muro di suono" che oggi è il suo marchio di fabbrica: una perfezione millimetrica che però ti fa venire voglia di ballare in cucina mentre prepari il cenone.

La sua avventura inizia nei ruggenti anni '60 con i Move, una delle band più creative e sottovalutate della scena britannica. È qui che Lynne, unendosi a Roy Wood, inizia a sperimentare quella fusione tra melodia pop e arrangiamenti ambiziosi. I Move furono il bozzolo da cui, poco dopo, sarebbe nata la farfalla della Electric Light Orchestra (ELO). Quell'idea embrionale di inserire archi e fiati nel rock divenne una vera e propria missione spaziale, portando la ELO a scalare le classifiche mondiali con successi immortali come la già citata Mr. Blue Sky e Evil Woman.

Ma la vera magia di Jeff Lynne è la sua incredibile umiltà artistica. È stato capace di sedersi in cabina di regia e far brillare stelle che splendevano già fortissimo. Pensiamo alla fine degli anni '80: Lynne si ritrova in una cucina con George Harrison, Bob Dylan, Tom Petty e Roy Orbison.

Qualunque altro produttore sarebbe svenuto per l'emozione; lui, invece, ha preso le chitarre acustiche, ha curato le armonie vocali e ha tirato fuori i Traveling Wilburys. Ha reso delle divinità del rock umane, amichevoli e calde, come se stessero suonando nel salotto di casa nostra proprio ora, in questo giorno di fine dicembre.

Jeff Lynne non ha mai amato troppo i riflettori, preferendo i suoi inseparabili occhiali da sole e l'oscurità protettiva dello studio di registrazione. Eppure, la sua influenza è ovunque. Quando i Beatles superstiti dovettero finire i nastri di John Lennon per Anthology, sapevano che solo lui poteva trattare quel materiale con la giusta dose di reverenza e innovazione.

In questo 30 dicembre, mentre l’anno volge ormai al termine, il modo più bello per omaggiare questo grande artista è alzare il volume della sua musica. Poco importa il freddo dell'inverno o l'incertezza dei preparativi per l'imminente Capodanno: con le note di Jeff Lynne, ogni malinconia svanisce e, come recita la sua canzone più celebre, il cielo torna sempre a splendere di un blu radioso.