Al ritorno dalle vacanze la prima lezione del corso sul
prog alla UniSavona (8 gennaio) è dedicata ai Genesis.
Dopo una parentesi iniziale dedicata ad un esempio di contaminazione
tra rock e musica classica - Gary Brooker (Procol Harum) e band con la Danish National Concert
Orchestra in un parco danese - si parte con “Watcher of the sky”, nel
ricordo dello start del concerto genovese del Teatro Alcione, nel 1972.
È questa l’occasione per ritornare su di un paio di aspetti:
1-La teatralità di Peter Gabriel (si dice, anche, influenzato
dalle maschere napoletane portate in scena dagli Osanna, con loro in quel tour);
2-Il massiccio utilizzo del Mellotron, scambiato da giovani increduli per una vera orchestra.
Dopo qualche ricordo del concerto torinese del 3 febbraio del
1974 - il tour di “Selling England By The Pound” - Fabrizio ha
sintetizzato la storia della band, una narrazione che ha fornito l’occasione
per l’ascolto di molti brani, tutti riferiti alla prima parte di vita, quella
in cui era presente Peter Gabriel, la cui uscita dal gruppo è avvenuta dopo l’album
“The lamb lies down on Broadway”, a fine 1974.
Arduo il racconto sintetico della vita di un ensemble come quello dei Genesis, una storia spaccata in due, un prima e un dopo Gabriel.
La copertina scelta per l’analisi grafica è quella di “Nursery Cryme”, ancora una volta affidata a Renata, ormai a suo agio con un lavoro
davvero complicato.
Elementi oggettivi si sposano a commenti tecnici ed emerge la
grande importanza del giudizio artistico, inscindibile dai contenuti narrativi
e sonori.
Un po' di spazio per un paio di brani di “Selling…” e
apoteosi con una “The Cinema Show” del ’76, col doppio batterista, Phil
Collins (ovviamente anche alla voce) e Bill Bruford (già incontrato nelle
lezioni dedicate ai King Crimson e YES).
Il tempo a disposizione è sempre limitato rispetto all’argomento
e nasce spesso in chi scrive la frustrazione d’ascolto, ma la buona
partecipazione appare come segnale di gradimento generale.
Ecco pillole video di quanto accaduto…
E la
prossima volta ci attendono i… Jethro Tull!