domenica 21 novembre 2021

Buffy Sainte-Marie-indiana, attivista e musicista

 

«Nata da genitori Cree nella Riserva del Piapot nel Saskatchewan, è una musicista di statura internazionale, un'attivista per i diritti dei nativi e una pacifista la cui musica ha sensibilizzato le persone a questioni politiche e sociali. Le sue canzoni emozionanti raccontano la storia universale di amore e speranza, tristezza e gioia, lotta e trionfo. Ha anche dedicato gran parte della sua vita al Cradleboard Teaching Project, che collega nativi e altri bambini del continente attraverso la rete informatica. Il suo contributo allo sviluppo e al finanziamento di questo scambio educativo interattivo ha contribuito a facilitare la comunicazione e costruire un senso di identità e autostima nei bambini delle scuole attraverso lo studio della cultura aborigena

Rispetto ai colleghi Neil Young, Leonard Cohen e Joni Michell, Buffy Sainte-Marie giunse per prima al traguardo della pubblicazione discografica e la sua voce, strumento potente e particolarissimo, si dimostrò da subito capace di una maturità fuori dal comune. La sua caratura è stata a lungo sminuita a causa di un sabotaggio voluto negli Usa dall’allora presidente Lyndon Johnson, il quale fece terra bruciata attorno agli artisti militanti nel Red Power, il Movimento per i Diritti Civili degli Indiani d’America. Quella musica ricca di estro e poesia venne epurata dalle stazioni radiofoniche e i dischi di Buffy, guarda caso, non furono disponibili nei negozi per un lungo e vergognoso periodo. Purtroppo per qualsiasi strategia repressiva, si può insabbiare un talento ma non annullarlo: oggi la Sainte-Marie è attiva più che mai nella salvaguardia del patrimonio culturale, storico e tradizionale degli indiani del Nord America e la sua opera ha subìto la rivalutazione che molti appassionati di musica “senza frontiere” auspicavano da tempo.

 


Utilizzo il racconto di Filippo Bordignon per sintetizzare la storia di Buffy Sainte-Marie, che la intervistò un po' di tempo fa:

https://www.sentireascoltare.com/articoli/buffy-sainte-marie-intervista-2007/

Beverly Sainte-Marie nasce il 20 febbraio 1941 nella riserva degli indiani Piapot, nella Qu’Appelle Valley (Saskatchewan, Canada). Bambina, viene adottata da una famiglia del Massachussets e trascorre l’adolescenza nel Maine. Le doti musicali si manifestano precocemente: non ha ancora terminato il college (conseguirà un Diploma in Belle Arti e uno in Filosofie Orientali) e le sue canzoni sono già motivo di un fitto passaparola. Inizia così un’intensa attività live che la porterà a esibirsi armata di sola chitarra nelle riserve, nei teatri e nei festival di tutto il Canada e gli States. Nel ’64, forte della speranza che “i tempi stanno cambiando” l’etichetta Vanguard pubblica l’opera prima It’s My Way. Si tratta di un manifesto impegnato e acustico, forte di pezzi inseriti nella tradizione di folk appalachiano e blues.

Now That The Buffalo’s Gone in apertura prende subito di petto il problema degli indiani nativi: “Quando una guerra tra nazioni è perduta, gli sconfitti, è noto, ne pagano le conseguenze. Ma quando i tedeschi caddero per mano vostra, rispettabili signore e signori, non li privaste della dignità né della loro terra. Cosa avete fatto invece a queste persone?”.

Le linee melodiche sono elementari, l’accompagnamento funzionale e mai ricercato eppure, o proprio per questo, episodi quali Ananais vibrano di un’intensità paragonabile alla migliore Odetta. Co’dine (ripresa, tra i tanti, dai Quicksilver Messenger Service) condanna con baritonale fermezza vizi e abusi capaci di ridurre l’uomo in catene. Nel tradizionale Cripple Creek, Buffy suona il mouthbow, lo strumento a corde più antico del mondo. Da segnalare inoltre Universal Soldier, cavallo di battaglia consegnato a Donovan che, con un’interpretazione buona per grandi e piccini, saprà farne canzone di protesta tra le più celebri di sempre. All’indomani dall’uscita del suo d’esordio la cantautrice, a soli 24 anni, si sarà esibita in Europa, Asia e Australia, venendo presentata come una tra le promesse più originali emerse dal Greenwich Village. Billboard Magazine si pronuncia: “Migliore Rivelazione del ’64”. Many A Mile (Vanguard, ’65) prosegue con inflessioni interpretative gospel amplificando un pathos simile allo Shawn Phillips di I’m A Loner. La strappalacrime Until It’s Time For You To Go si dimostrerà il pezzo più noto dell’intero catalogo, vantando negli anni decine di prestigiose interpretazioni, da Elvis Presley a Janis Joplin e passando per Barbra Streisand, Neil Diamond e Paul Anka.

In Little Wheel Spin And Spin (Vanguard, ’66) la faccenda si complica già dalla titletrack, alimentata dall’ipnotica iterazione di struttura e ritornello ossessivi. Forte di una pregiata line up folk-rock, l’opera si snoda tra ballate tradizionali e vocalizzi che prendono dal soprano di Joan Baez pur gestendo con facilità anche i registri più bassi. Fire & Fleet & Candlelight (Vanguard, ‘67) contiene omaggi trascurabili alla Mitchell, canzonette e bizzarrie (Lyke Wake Dirge su musica di Benjamin Britten s’accosta a Tim Buckley che, nello stesso anno, aprirà mente e cuore ai primi viaggi stellari con Goodbye And Hallo). Le sorprese continuano: I’m Gonna Be A Country Girl Again (Vanguard, ’68) gabba la summer of love immergendosi nel mondo apparentemente reazionario del country.


ANNI RECENTI 

Nota negativa: Buffy Sainte-Marie era tra le centinaia di artisti il cui materiale è stato distrutto nell'incendio della Universal del 2008.

Nel 2015, Sainte-Marie ha pubblicato l'album Power in the Blood, per True North Records, a cui ha fatto seguito un'apparizione televisiva, il 22 maggio 2015, per discutere del disco e della sua carriera musicale e da attivista. Il 21 settembre 2015 l’album è stato nominato vincitore del Polaris Music Prize 2015.

Nel 2016, Sainte-Marie si registra un tour in Nord America con Mark Olexson (basso), Anthony King (chitarra), Michel Bruyere (batteria) e Kibwe Thomas (tastiere).

Nel 2017, ha pubblicato il singolo You Got to Run (Spirit of the Wind), una collaborazione con la collega vincitrice del Polaris Music Prize Tanya Tagaq. La canzone è stata ispirata da George Attla, un campione di slitte trainate da cani dell'Alaska.

Il 29 novembre 2019, un'edizione del 50 ° anniversario dell'album Illumination, del 1969, è stata pubblicata in vinile da Concord Records, la società che ha acquistato Vanguard Records, l'editore originale dell'album.

 

DISCOGRAFIA E INFO VARIE

Album studio

 

1964 - It's My Way!

1965 - Many a Mile

1966 - Little Wheel Spin and Spin

1967 - Fire & Fleet & Candlelight

1968 - I'm Gonna Be a Country Girl Again

1969 - Illuminations

1971 - She Used to Wanna Be a Ballerina

1972 - Moonshot

1973 - Quiet Places

1974 - Buffy

1975 - Changing Woman

1976 - Sweet America

1992 - Coincidences and Likely Stories

2008 - Running for the Drum

2015 - Power in the Blood

 

Album live

 

1982 - Spotlight on Buffy Sainte-Marie

 

Raccolte

 

1970 - The Best of Buffy Sainte-Marie vol.1

1971 - The Best of Buffy Sainte-Marie vol.2

1974 - Native North-American Child: An Odissey pezzi editi riarrangiati e due inediti

1981 - A Golden Hour of the Best of Buffy Sainte-Marie

1996 - Up Where We Belong brani editi riarrangiati

2003 - The Best of the Vanguard Years

 

Onorificenze

 

Ufficiale dell'Ordine del Canada

Compagna dell'Ordine del Canada

Medaglia del giubileo d'oro di Elisabetta II

Medaglia del giubileo di diamante di Elisabetta II


http://buffysainte-marie.com/

https://www.facebook.com/BuffySainteMarie