Ecco come Pete
Best (http://it.wikipedia.org/wiki/Pete_Best), “il quinto Beatles”, fu scaricato e sostituito da Ringo Starr.
Pete arrivò
all’appuntamento in anticipo e trovò Brian Epstein in uno stato di particolare
agitazione.
Brian fece un sacco di convenevoli e
parlò degli argomenti più disparati, prima di trovare il coraggio di dire: “John,
Paul e George vogliono mettere al tuo posto Ringo”:
Il dialogo che seguì è rimasto a tal
punto scolpito nella mente di Pete che egli ha potuto riferirlo, parola per
parola, al suo biografo e amico Patrick Doncaster.
“Perché vogliono fare questo?”,
rispose Pete alla terribile frase di Epstein.
“Pensano che tu non sia
all’altezza come batterista e George Martin è d’accordo con loro”.
“Mi considero all’altezza di Ringo
se non migliore”.
Brian chinò il capo, come incapace di
sostenere quel dialogo.
“Ringo sa qualcosa di tutto
questo?”, chiese Pete.
“Sì”, disse Epstein, “entrerà
a far parte del gruppo sabato”.
Pete capì che tutto
era stato deciso da molto tempo, senza che egli sapesse nulla. Mentre Epstein
parlava, suonò il telefono sulla sua scrivania. Era Paul che voleva sapere se
Pete fosse già stato avvertito.
“Ti richiamo dopo”,
gli disse Epstein bruscamente, poi, come se niente fosse, tornò a parlare dei
problemi organizzativi del gruppo: “Ci sono ancora un paio di concerti prima
che Ringo raggiunga il gruppo”, disse, “sei disposto a suonare ancora
con i Beatles?”
Pete annuì in modo
meccanico, senza capire l’assurdità crudele di quella domanda, poi si alzò e
uscì dall’ufficio. In strada Neil Aspinall (http://it.wikipedia.org/wiki/Luoghi_beatlesiani)
gli chiese: “Che ti è successo? Sembra che tu abbia visto un fantasma!”.
Pete rispose: “Mi
hanno buttato fuori”.
Neil strabuzzò gli
occhi, incredulo.
“Se te ne vai tu me
ne vado via anche io”, disse.
“Non fare lo sciocco”,
rispose Pete, “I Beatles stanno per arrivare al successo!”
Tratto da “Quando
ero un Beatles”, di Giampiero Orselli.