Aretha Franklin
New Temple Missionary Baptist Church, Los Angeles, 13-14 gennaio 1972
“Farò un disco gospel per dire a Gesù che non posso portare questo
fardello da sola”
Qualcuno lo definì
giustamente un matrimonio combinato in cielo. La regina del Soul ritornava alla
sua chiesa.
Figlia di una cantante
gospel e di un ministro del culto ben noto a Detroit, il reverendo CL Franklin,
Aretha affondava profondamente le sue radici artistiche nel canto spiritual.
A 14 anni aveva inciso
un album d’esordio intitolato The Gospel Sound Of Aretha Franklin, ma ben
presto era stata tentata, complice il produttore John Hammond, dal mondo della
canzone secolare.
Il successo
commerciale arrivò solo alla fine degli anni ’60 con una serie di stupefacenti
album R&B, dopodiché Aretha decise di ritornare alle origini per
incidere quello che è stato spesso definito uno dei migliori dischi gospel mai
realizzato. Accompagnata dal Southern California Community Choir, diretto dal
vecchio amico di famiglia James Cleveland, la cantante registrò due concerti
alla New Temple Missionary Baptiste Church di Los Angeles.
Come prevedibile, il
grosso del repertorio consistette in reinterpretazioni di motivi tradizionali
quali What A Friend We Have In Jesus o gli straordinari dieci minuti di Amazing
Grace (che ispirarono il titolo del lavoro). Ma a rendere davvero
indimenticabili quelle esibizioni fu la disinvoltura con cui vennero inserite
in scaletta alcune celebri canzoni pop, in particolare You’ve Got A Friend di
Carol King e Wholy Holy di Marvin Gaye, qui rivestite di una valenza tutta
spirituale.
“Verrà ricordato come
l’apice della carriera di Aretha” dichiarò Hammond, che tuttavia non avrebbe
più lavorato con lei.
Da “Io c’ero” di Mark
Paytress.