"Dovemmo affrettarci a coprire quella cacofonia di suonatori di ottoni che non riuscivano a vedere cosa stavano facendo, provando e fallendo miseramente"
Da studente di musica e aspirante chitarrista classico, Jim Morris dei Balaam And The Angel scoprì l'album Pictures At An Exhibition di Emerson, Lake And Palmer e non lo dimenticò mai più, anche se, come ha raccontato, il tentativo della sua band di emulare gli ELP si concluse con un momento da dimenticare.
"Pictures At An Exhibition degli ELP è stato un album
importante nei miei anni da adolescente. Io e i miei fratelli mettevamo insieme
i nostri soldi per comprare gli album e questo disco è nato dall'interesse di mio fratello Des.
È un pezzo incredibile, un esempio di combinazione tra rock e
musica classica, e quel virtuosismo, all'epoca, era una cosa unica da vedere e a cui
aspirare. In quei giorni ho iniziato lo studio della chitarra e
sono andato al London College Of Music per conseguire una laurea in musica
classica.
L'importanza dell'album degli ELP tornò a galla in seguito. I
Balaam stavano facendo un concerto all'Hammersmith Clarendon Ballroom intorno
al 1984, e poiché avevamo usato degli ottoni nell'album The Greatest Story Ever
Told, chiamammo una sezione di ottoni di quattro elementi per suonare con noi. Erano
piazzati su di un palco supplementare a lato del locale. Suonarono la intro,
Promenade, da Pictures At An Exhibition, e andò molto bene.
Facciamo un salto in avanti di circa sei mesi. Stavamo
suonando a ULU e pensammo di riprovarci. Non c'era uno spazio dedicato per gli ottoni,
quindi il quartetto era posizionato in fondo al palco. Ciò che non capimmo è
che avevano bisogno di un po’ di illuminazione per poter leggere la musica,
visto che a memoria conoscevano solo Promenade.
Le luci si abbassarono e loro iniziarono, ma poi tutto crollò. Ed è stata dura coprire la confusione e la cacofonia totale prodotta da quattro suonatori di ottoni che non riuscivano a leggere lo spartito, andando quindi per tentativi … fallendo miseramente!
Conoscevo l'originale di Mussorgsky; è stato interessante come gli ELP l'hanno affrontato. È una vera interpretazione con tutti i pezzi chiave. E poi ho ascoltato le altre cose che avevano pubblicato, come Brain Salad Surgery; poi un po' più tardi è uscito Fanfare For The Common Man. Erano una band che tenevo d'occhio.
Ciò che a mio giudizio rende Pictures At An Exhibition così
interessante è che gli ELP lo suonavano dal vivo, senza alcuna lettura,
mostrando il loro alto tasso di virtuosismo ed un elevatissimo grado di
memoria, quello richiesto da un simile progetto.