Il corso sulla musica progressiva alla UniSavona si
sta avvicinando all’epilogo, ma esiste ancora un po’ di spazio per frammenti dedicati
a gruppi italiani.
Oggi è toccato a Le Orme,
tra i primissimi nel far decollare il genere nel nostro paese, con una
formazione che ricalcava, nella sua costituzione, quella di Emerson, Lake &
Palmer (tastiere, basso/voce/chitarra acustica) e batteria.
I tanti elementi che si sono succeduti hanno messo in
evidenza i mille volti del gruppo ma quello che coincide col massimo splendore
del prog fa riferimento ad Aldo Tagliapietra, Tony Pagliuca e Michi
Dei Rossi.
Nel corso della lezione l’iter narrativo ha trovato il suo
start nell’epoca beat, quando un insieme di giovani veneziani proponeva una
visione musicale del mondo mai toccata dalle coverizzazioni.
Nel ’70 la svolta, legata soprattutto all’insegnamento inglese
e alla partecipazione al Festival di Wight, e da lì è nato un percorso
lunghissimo, fatto di successi, complicità, traguardi raggiunti, ma anche di
quei dispiaceri che caratterizzano le lunghe vite in comunione.
Nel corso della lezione, Fabrizio ha sintetizzato la
loro storia, Renata ha descritto la copertina di Felona e Sorona
e Marina ha raccontato un aneddoto legato ad un podcast ascoltato la
sera prima che, casualmente, propone “Amico di ieri” in un versione ammodernata e inusuale.
Come sempre va a Giorgio il merito delle riprese
video.
Il racconto è stato condito da molteplici brani che hanno permesso di puntellare gli episodi salienti della vita musicale delle Orme, dalla partenza sino a giorni più vicini all’attuale quotidiano.
Mancano un paio di episodi al termine delle lezioni e il prossimo mercoledì si parlerà del Banco Del Mutuo Soccorso.