martedì 10 novembre 2009

G.C. Neri in concerto al Chiabrera


Il compito di aprire il concerto degli Osanna, di cui ho appena raccontato, è toccato a G. C. Neri.
Di lui e del suo album, “Logos”, ho già parlato in questo blog http://athosenrile.blogspot.com/search/label/G.C.%20Neri
Neri ha realizzato Logos, praticamente da solo, se si eccettua il ruolo di batterista, e la proposta live ha richiesto un difficile lavoro di assemblaggio e amalgama.
Trovo Giorgio nel backstage, in fase di soundcheck Osanna, e mi pare tra il preoccupato e l’emozionato, e c’è da capirlo.
Tra l’altro lui, genovese, gioca in casa al Chiabrera, ricoprendo normalmente il ruolo di fonico nel corso delle rappresentazioni teatrali.
Alle 21 Neri e la sua band entrano in gioco.
Viene riproposto Logos per un pubblico attento che probabilmente si avvicina per la prima volta alla musica di Neri.
La miscela di rock e sperimentazione, i virtuosismi tecnici e le esplosioni improvvise, catturano i presenti che sottolineano il gradimento ad ogni cambio di brano.
Personalmente percepisco una tensione interpretativa che fa la differenza rispetto ai lavori in studio.
Mi piace e mi diverto. E’ poi questo lo scopo delle performance dal vivo.
A metà spettacolo viene proposto il brano “Tuona il cannone”, l’unico cantato.
Ricordo di aver detto a Giorgio di come mi ricordasse un brano della PFM e lui non concordò.
In effetti risentendolo dal vivo appare un pezzo che brilla di assoluta luce propria.
Suoni spaziali, ritmi incalzanti e chitarra penetrante… un ‘ora di buona musica, apprezzata da tutti.
In attesa degli Osanna.
A fine concerto ritrovo Neri e non mi appare pienamente soddisfatto, così come accade anche a Vairetti.
Artisti perfezionisti, come è logico che sia, ma il pubblico difficilmente si interessa dei piccoli risvolti, più o meno tecnici, e preferisce assaporare la performance nella sua totalità.
E il concerto di Neri è stato sicuramente un buon momento di musica.


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