venerdì 26 dicembre 2014

Vito Ranucci-Killing The Classic


Vito Ranucci rilascia Killing The Classic, oltre un’ora di musica suddivisa su tredici episodi.
Tutte le informazioni relative a questo artista campano possono essere reperite negli spazi di riferimento, indicati a fine post.
Ma più che una fredda biografia proverò a fornire qualche elemento da post-ascolto, una fotografia di una musica e di ciò che ha contribuito a costruirla, per stimolare la curiosità di chi volesse avvicinarsi a questo album dalle motivazioni non certo usuali.
Ho ascoltato un paio di volte il disco senza conoscere Ranucci e senza avere a disposizione le importanti informazioni che normalmente accompagnano i lavori che mi trovo a commentare: ero in auto, e il mio primo contatto non è quindi stato “contaminato” dal pensiero di altri, ne dall’oggettività che segue ogni tipo di creazione.
Certo, avere sotto mano un titolo come Killing The Classic potrebbe significare sottolineare un obiettivo ben preciso, ma in questo caso il titolo appare più come una provocazione, perché le trame realizzate dai grandi della Musica Classica (Mozart, Vivaldi, Ravel, Beethoven, Puccini, Chopin, Bach…) rivivono, anzi, rinascono, non tanto per una mera dimostrazione - di abilità? - delle varie possibilità e sfaccettature che una trama musicale può presentare, se sottoposta alla cura del talento personale e della tecnologia evoluta, ma per la voglia di estrarne l’essenza, le linee guida, e provare a fornire una nuova cornice, un abito diverso, che non vuole stupire, ma regalare alternative su cui riflettere.
Devo dire che, nonostante ne sia uscito un album moderno e trasversale, l’atmosfera “sacra” resta intatta, e forse è proprio questo uno degli intenti di Ranucci, la conservazione dell’anima che può convivere con ogni tipo di modernità.
Il passato è saturo di “classici” riadattati a “disco” per ovvi motivi commerciali.
Il passato è anche carico di esempi di una musica che, in piena epoca prog (e quindi con forti diramazioni verso i grandi autori del passato) volgeva lo sguardo alla sperimentazione, alla ripetitività, all’utilizzo dell’elettronica e dell’ultima tecnologia disponibile.
Al contrario, il sassofonista - ma non solo - Vito Ranucci ci regala un particolare momento della sua vita, che forse non si ripeterà più, e in questa sua fermata riflessiva inventa un disco dalla lenta metabolizzazione, ma pronto a radicarsi nell’intimo, se si ha almeno un po’ di storia alle spalle.
Ho trovato emozionante la miscela inventata da Ranucci, capace di mettere in campo musica antica, con un “rinfresco” avanzato e una voce incredibile, quella di Federica Mazzocchi (autrice delle liriche), che nella sua espressione in lingua francese realizza la perfetta fermatura del cerchio; senza troppa fatica si arriva alla creazione di immagini che prendono corpo via via che KTC evolve, lasciando spazio all’interazione, alla creazione in proprio, e ad un’atmosfera rarefatta che non può lasciare indifferenti.
Dietro ad un progetto ben definito, ad una logica studiata forse a tavolino, corrisponde un risultato che l’ascoltatore avverte a modo suo, forse uscendo dallo spartito scritto dall’autore, ma credo sia questa l’efficacia e la bellezza della Musica nel senso più alto del termine… poca razionalità e tanto sentimento, e quando si rientra in questa “sfera privilegiata” parlare di “vecchio e nuovo” perde ogni tipo di logica.
Il video a seguire credo sia davvero completo e toccante.
Geniale, Vito Ranucci!


KTC - Killing The Classics tracklist:

1) AMADEUS  (V.Ranucci - F.Mazzocchi)
Arrangiamento tratto da W.A. MOZART Symphonie Nr. 40 in g - Moll  KV 550  1. Satz

2) NIGHT TO LOVE (V.Ranucci - F.Mazzocchi)
Arrangiamento ispirato a A. VIVALDI "Concerto in Sol, Alla Rustica" RV 151 II mov -

3) TEMPUS FUGIT (V.Ranucci)

4) LA DANSE (V.Ranucci - F.Mazzocchi)
GNOSSIENNE Nr. 1 (E. SATIE)

5) INNOCENCE (V.Ranucci)
Arrangiamento tratto da M. Ravel "Pavane pour une infante défunte"

6) LOST IN THE GARDEN (V.Ranucci - F.Mazzocchi)

7) LOBET DEN HERRN (V.Ranucci - F.Mazzocchi)
Arrangiamento tratto da L. V. BEETHOVEN  Symphonie Nr. 9 in d Moll  Op 125 3. Satz

8) CUM DEDERIT (V.Ranucci)
Arrangiamento tratto da  A. VIVALDI  Nisi Dominus Salmo 126 in G mineur  RV 608

9) LA VITA (V.Ranucci)
Arrangiamento ispirato a G. PUCCINI  Tosca " e lucevan le stelle"

10) LE CIEL D'HIVER (V.Ranucci - F.Mazzocchi)
Arrangiamento tratto da F. CHOPIN  Prélude in E mineur Op 28 Nr. 4

11) IN A LANDSCAPE (V.Ranucci)
Arrangiamento tratto da A. VIVALDI Concerto in G " Alla Rustica"  RV 151  I mov

12) Flößt, MEIN  HEILAND (V.Ranucci)
Arrangiamento ispirato a J. S. BACH  Weihnachtsoratorium  BWV 248   Teil 4 Nr. 39

13) CANTIO VERNALIS (V.Ranucci)
Arrangiamento ispirato a "Carmina Burana"  XVI saec.


Vito Ranucci: synthesizers, sax, vocoder, samplers & sounds
Federica Mazzocchi: vocals
Ernesto Vitolo: piano & synth in 1, 7
Arcangelo Michele Caso: cello, viola, violin in 3
Pasquale Termini: electric cello in 4, 5, 7, vocal in 9
Guido Russo: electric upright bass in 4
Gigi Borgogno: guitars in 6
Gabriele Borrelli: percussions in 7
Mimmo Langella: guitar in 9, 12, 13
Mauro Smith: drums in 12, 13
Francesco Motta & Francesco Villani: percussion efx & sounds efx in 12
Marco Vidino: liuto in 13


Info:

Vito Ranucci

Vito Ranucci Facebook:

Synpress44 Ufficio stampa: