martedì 23 dicembre 2014

La Coscienza di Zeno live



Il concerto del 13 Dicembre al Teatro Govi di Bolzaneto ha visto come atto conclusivo la performance de La Coscienza di Zeno, prog band genovese con una salda esperienza alle spalle.
La loro entrata in scena è successiva a quella di Fabio Gremo... http://athosenrile.blogspot.it/2014/12/fabio-gremo-live.html


che assieme a Pino Sinnone hanno ricordato Joe Vescovi ...

Introdotta da Stefano Agnini, che si sofferma sull’aspetto “liriche/significati”, la C.D.Z. sale sul palco con la line up collaudata: Alessio Calandriello alla voce, Luca Scherani alle tastiere, Gabriele Guidi Colombi al basso, Davide Serpico alla chitarra, Andrea Orlando alla batteria e Domenico Ingenito al violino.
Completano la formazione Joanne Roan al flauto e Melissa Del Lucchese al violoncello, con cui mi scuso per la loro assenza nel filmato a seguire, ma è fatto indipendente dalla ma volontà (videocamera scarica!).

E’ questa l’occasione per presentare il nuovo album, intitolato “La notte anche di giorno”, ed è proprio di Agnini il compito di introdurre la band, con la collaborazione di Carlo Barbero, che ho lasciato per ultimo nel mio racconto a puntate della serata, ma la sua presenza si è fatta sentire - come sempre - come uomo di punta della diretta streaming di Ma1tv, contenitore in cui Carlo si propone attraverso il suo Rock Up.


La CDZ ha un compito difficile, quello di suonare a fine serata e, soprattutto, dopo la sostanziosa esibizione dei Delirium. I brani, molto lunghi e nuovi - le suite a cui fa riferimento Agnini - necessitano di buona concentrazione, ma se un neofito curioso si ponesse la domanda… “… che cosa è la musica progressiva? Quali sono le linee guida?”, beh, vedere la CDZ on stage, almeno nell’occasione, ha rappresentato la perfetta sintesi della filosofia prog. E in tutto questo evidenzio il bisogno di un ascolto attento e ripetuto, teso ad apprezzare il virtuosismo degli attori messo a disposizione di una “trama” ben definita, con continui cambi ritmici e modifiche di atmosfera e melodia.
L’integrazione funziona, così come la “convinzione da palco”, che permette di proporre un copione, strumentale e lirico, a mio giudizio complicatissimo.
Ma forse una ventina di minuti di testimonianza può essere più utile delle mie parole. 


Aspettiamo quindi con impazienza il nuovo disco, il terzo, il cui rilascio è previsto a Gennaio per  AltrOck/Fading Records.