Un viaggio tra le atmosfere del prog
nordico e la voce leggendaria di Stefano "Lupo" Galifi: la rinascita
in italiano dell’acclamato album di Lars Fredrik Frøislie
Con Quattro Racconti,
Lars Fredrik Frøislie firma il suo terzo lavoro solista in poco più di
ventiquattro mesi, confermandosi tra i più prolifici e visionari compositori
della scena progressive contemporanea. Fondatore e tastierista dei Wobbler,
Frøislie reinterpreta il suo acclamato debutto Fire Fortellinger
(2023) in una nuova veste: quella italiana, affidando la voce a una leggenda
vivente del prog tricolore, Stefano “Lupo”
Galifi, storico frontman del Museo Rosenbach.
Questa nuova incarnazione dell’album non è una semplice
traduzione: è una rinascita. L’apporto vocale di Galifi è travolgente, capace
di fondersi con le complesse architetture sinfoniche come se fosse stato parte
integrante del progetto sin dall’inizio. La sua voce, potente e carismatica,
dona profondità e pathos alle composizioni, elevandole a un livello espressivo
superiore rispetto alla versione originale cantata da Frøislie stesso.
Dietro le quinte, un altro nome illustre del prog scandinavo: Jacob Holm-Lupo (White Willow), che ha curato il mastering e che da tempo sostiene il percorso artistico di Frøislie. Il risultato è un disco che unisce il rigore nordico alla passione mediterranea, in un connubio che sa di magia.
L’album si articola in quattro movimenti, ciascuno con una propria identità sonora e narrativa, come capitoli di un racconto epico.
Si
parte con una composizione dal respiro ampio e drammatico, Il Cavaliere dell’Apocalisse, che affonda le radici nella
mitologia nordica e ci conduce in scenari oscuri e solenni, dove la musica
evoca battaglie cosmiche e paesaggi ghiacciati.
Il secondo brano, Un posto sotto il cielo, apre una
parentesi più luminosa e contemplativa, con melodie che sembrano sbocciare in
un giardino incantato. Qui l’atmosfera si fa più intima, quasi sospesa, e la
scrittura musicale si tinge di colori rinascimentali, offrendo un momento di
respiro e meraviglia.
Il terzo episodio, Presagio, ci riporta in territori
più inquieti, dove il senso di presagio e tensione si fa palpabile. Le immagini
evocate sono potenti e suggestive: carrozze fantasma, cieli boreali, anime
erranti. La musica si fa intensa, con passaggi che colpiscono per forza espressiva
e profondità emotiva.
A chiudere il cerchio è una lunga composizione, Cattedrale della Natura, che celebra la natura selvaggia e il senso di isolamento. Qui la musica si espande come un paesaggio nordico, dominato da suoni caldi e avvolgenti, con momenti di sorprendente originalità che arricchiscono ulteriormente l’esperienza d’ascolto.
Frøislie non si limita a comporre e produrre: suona una vasta
gamma di tastiere vintage, canta, dipinge la copertina e si cimenta anche alla
batteria. L’unico altro musicista coinvolto è il bassista Nikolai Hængsle
(Needlepoint, Elephant9), che completa il quadro sonoro con eleganza e
precisione.
Il lavoro di adattamento dei testi italiani è stato
meticoloso, con un nuovo mix e master che valorizzano ogni sfumatura. Il
risultato è un album che non solo conserva l’anima dell’originale, ma la
espande, grazie alla voce di Galifi e alla cura artigianale di ogni dettaglio.
Quattro Racconti è destinato a conquistare gli amanti del prog classico e dei suoni analogici, ma anche chi cerca emozioni autentiche e interpretazioni vocali memorabili. Galifi regala una performance da antologia, capace di commuovere e stupire anche chi conosce già “Fire Fortellinger”.
Disponibile dal 24 ottobre 2025 su Karisma Records e sulla
pagina Bandcamp di Lars Fredrik Frøislie, questo album rappresenta uno dei
vertici del progressive italo-scandinavo contemporaneo. Un’opera che merita di
essere ascoltata, vissuta e celebrata.
