Dalle ceneri della scena musicale di Cleveland, Ohio, nel lontano 1975, germogliò un'entità sonora destinata a lasciare un'impronta indelebile nel panorama rock: i Pere Ubu. L'impulso creativo di questa formazione nacque dall'incontro tra la voce inconfondibile di David Thomas, reduce dall'esperienza con i Rocket from the Tombs, e le sei corde di Peter Laughner, sostituito l'anno seguente da Tom Herman. La line-up originaria si completava con le tessiture elettroniche e i fiati di Allen Ravenstine, la ritmica pulsante di Scott Krauss alla batteria e le linee di basso solide di Tony Maimone.
Considerati a ragione tra i precursori della new wave e, in seguito, dell'alternative rock, i Pere Ubu sono universalmente riconosciuti come uno dei collettivi più innovativi e dirompenti della musica rock contemporanea.
Un nome dal Teatro dell'Assurdo
La denominazione del gruppo affonda le sue radici nel mondo
del teatro, traendo ispirazione da una maschera teatrale ideata dal drammaturgo
francese Alfred Jarry: il celeberrimo "Ubu Roi".
Un percorso sonoro inclassificabile
La genesi del gruppo fu segnata dalla confluenza di ex membri di diverse formazioni attive nella scena locale, tra cui i già citati Rocket from the Tombs, i nichilisti The Dead Boys e gli enigmatici The Saucers. Questi musicisti trovarono un quartier generale creativo in un edificio singolare: il Plaza, un palazzo nel cuore della città acquistato dal tastierista Allen Ravenstine, che mise a disposizione le sue trentadue stanze ai membri della band e ad altri individui con inclinazioni artistiche. La prima apparizione pubblica del gruppo risale alla fine del 1975. Precedentemente, la band aveva già inciso il singolo "30 Seconds Over Tokio/Heart Of Darkness", seguito nel marzo del '76 da "Final Solution/Cloud 149". Altri due singoli, "Street Waves/My Dark Ages" e "Modern Dance/Heaven", videro la luce entro il gennaio del 1977.
Nel 1978, la formazione si stabilizzò con Thomas, Herman, Maimone, Ravenstine e Krauss, dando vita all'album di debutto The Modern Dance (1978), un'opera di capitale importanza per la nascente new wave. Le composizioni rock di questo disco si presentavano con un minimalismo anarchico, dispiegandosi tra sonorità industriali e dissonanze controllate, sorrette da strutture che richiamavano un blues-rock distorto e deviato, memore delle sperimentazioni di Captain Beefheart. The Modern Dance si configura come una metafora sonora della disgregazione di un'umanità in progressiva disumanizzazione.
Il secondo lavoro, Dub Housing (1978), pur mantenendo un'aura sperimentale, si presentava meno estremo del suo predecessore, con un'influenza garage più marcata. Nei successivi New Picnic Time (1979) e The Art of Walking (1980), il loro suono si fece più rarefatto, sfiorando territori psichedelici, anche grazie alla collaborazione con Mayo Thompson. Il 1982 vide la pubblicazione di Songs of the Bailing Man, con Anton Fier alla batteria in seguito all'uscita di Herman. Questo disco segnò la conclusione del periodo "classico" del gruppo, aprendo la strada anche alla carriera solista di David Thomas (con il progetto Two Pale Boys).
L'antologia Terminal Tower (1985) offrì una retrospettiva sui primi 45 giri, le registrazioni in studio fino al 1982, brani dal vivo e rarità. Nel 1988, Thomas riformò il gruppo, perdendo Krauss, Maimone e Ravenstine, ma accogliendo Cutler alla batteria e Jones alle chitarre. Nello stesso anno uscì Tenement of the Year. Gli album successivi (Cloudland, Worlds in Collision e The Story of My Life) mostrarono un avvicinamento a sonorità più accessibili, ma nel 1995 Ray Gun Suitcase pose fine a questa parentesi pop. Il 1996 fu l'anno del cofanetto Datapanik in the Year Zero, che raccoglieva i primi cinque album, e dell'album live Apocalypse Now. Due anni dopo fu la volta di Pennsylvania, un lavoro che spaziava tra influenze folk e industrial.
Il nuovo millennio si aprì con la pubblicazione di St.
Arkansas (2002), che vide la partecipazione di Jim Jones e Wayne
Kramer. Nel 2005 entrò a far parte del gruppo Keith Moliné. Nel settembre del
2006 uscì l'album Why I Hate Women. Nel frattempo, della
formazione originaria era rimasto il solo David Thomas, affiancato da Keith
Moliné, Robert Wheeler, Michele Temple e Steve Mehlman. Il 2009 fu l'anno
dell'album live Long Live Père Ubu!, seguito nel 2013 da Lady from Shanghai e, nel 2014, da Carnival of Souls.
David Thomas ci ha lasciato il 23 aprile 2025…
https://athosenrile.blogspot.com/2025/04/il-frontman-dei-pere-ubu-david-thomas-e.html
