Brian Jones: l'ombra dei segreti e dei figli dimenticati
Il mito di Brian Jones, chitarrista fondatore dei Rolling Stones, è intriso di genio musicale, eccessi e un tragico epilogo. Ma dietro la figura iconica si cela una storia più intima, fatta di legami fugaci e segreti custoditi per decenni. Tra questi segreti, emerge la vicenda di John, nato nel 1965 dalla breve relazione tra Brian Jones e Dawn Molloy. Una nascita avvolta dal silenzio imposto, un'infanzia nell'ignoto e una ricerca della verità che lo ha condotto a scoprire la sua illustre, quanto mai assente, paternità. È importante sottolineare che John è solo uno dei molti figli riconosciuti e non riconosciuti di Brian Jones, una testimonianza della sua intensa vita personale.
La relazione tra Brian e Dawn fiorì nel vibrante 1964, un'epoca di rivoluzione culturale e musicale. Dawn, attratta dal carisma magnetico del giovane musicista, visse con lui un'intensa parentesi. Tuttavia, quando la gravidanza divenne ineludibile, le dinamiche del successo rock 'n' roll presero il sopravvento. La macchina dei Rolling Stones, intenta a preservare l'immagine della band, orchestrò un accordo silenzioso. Un assegno in cambio di una promessa: il silenzio sulla paternità e sulla relazione.
Nacque così, nel marzo del 1965, Paul
Andrew Molloy, destinato a diventare John Maynard. La madre,
costretta dalle circostanze, prese la straziante decisione di darlo in adozione
a sole sei settimane di vita. Brian Jones non conobbe mai quel figlio, la cui
esistenza fu tenuta celata agli occhi del mondo.
Alla ricerca di radici perdute
John Maynard crebbe ignaro del suo legame con una delle figure più emblematiche della storia del rock. La sua infanzia e la sua adolescenza trascorsero lontane dai riflettori, immerse nella normalità di una famiglia adottiva. Ma un desiderio intrinseco di comprendere le proprie origini iniziò a farsi strada con il passare degli anni.
All'età di ventinove anni, John intraprese un viaggio personale alla ricerca della sua verità. Un percorso che lo condusse, finalmente, a rintracciare sua madre biologica, Dawn Molloy, che all'epoca risiedeva negli Stati Uniti. Fu in quel momento cruciale che il velo del segreto si squarciò: Dawn rivelò a John l'identità di suo padre, Brian Jones.
Il ritrovamento con la madre fu un momento catartico per
entrambi, un ricongiungimento emotivo dopo decenni di separazione. Per John, fu
la risposta a interrogativi a lungo rimasti sospesi, la tessera mancante del
puzzle della sua identità.
L'eredità silenziosa
Oggi, John Maynard è un uomo adulto, sposato e padre di tre figli. Lavora con dedizione nel settore automobilistico nel Regno Unito, conducendo una vita lontana dalle luci della ribalta che hanno caratterizzato l'esistenza del suo celebre padre.
Cosa pensa John di suo padre è una domanda che da “curioso del rock” mi pongo, ma non è certo la più importante. Ciò che invece è rilevante è che sia riuscito a costruire la sua vita, trovando la sua strada lontano dal clamore del rock 'n' roll. La sua storia è una testimonianza di resilienza e della capacità di definire la propria identità al di là delle circostanze della nascita. La sua esistenza è la prova che, anche da un'unione fugace e da un segreto imposto, può nascere una vita piena e indipendente.
Il silenzioso John Maynard non ha calcato le scene musicali,
ma la sua storia è un'eco silenziosa nel racconto della leggendaria band, un
promemoria delle complesse dinamiche umane che si celano dietro le icone. La
sua vita è un capitolo inedito, scritto lontano dai riflettori, ma non per
questo meno significativo.
E gli altri figli?
(tratto da un articolo del 2017 https://tonyface.blogspot.com/2017/01/i-figli-di-brian-jones.html)
Dietro la figura di Brian Jones si cela un'eredità di
rimpianti e una numerosa discendenza, spesso non riconosciuta e in gran parte
affidata all'adozione. Per le madri dell'epoca, crescere un figlio single
nell'Inghilterra di quegli anni rappresentava una sfida quasi insormontabile.
Alcuni di questi figli vivono ancora oggi all'oscuro dell'identità del loro
vero padre. Storie malinconiche che gettano un'ombra sull'integrità morale del
membro dei Rolling Stones.
Ricostruire la sua storia paterna si rivela quindi un compito arduo.
Tutto ebbe inizio presto, nel 1959 (all'età di 17 anni), quando Valerie Corbett, una sedicenne di Cheltenham, diede alla luce il suo primogenito, Simon. Nonostante l'esplicita richiesta di Brian di interrompere la gravidanza, il bambino fu immediatamente dato in adozione e il suo destino rimane sconosciuto. Questo evento segnò la fine della loro relazione e spinse Brian a cercare fortuna in Scandinavia.
Gli viene attribuita una figlia, frutto di una relazione con una donna sposata di nome Angeline. Nata il 4 agosto 1960, la bambina crebbe all'interno della famiglia della madre, all'insaputa del marito.
Il 22 ottobre 1961 vide la nascita del suo terzo figlio, Julian Mark, avuto dalla compagna Pat Andrews.
Il 23 luglio 1964 fu la volta del suo quarto figlio, Julian Brian Lawrence, nato dalla nuova fidanzata Linda Lawrence. Julian, in seguito, adottò il cognome Leitch dopo il matrimonio della madre con Donovan (il famoso cantautore), avvenuto il 2 ottobre 1970.
Il 24 marzo 1965 nacque il già citato Paul, in seguito chiamato John dalla famiglia adottiva, figlio di Dawn Molloy.
A livello di indiscrezioni, gli è stata attribuita anche la paternità di Marlon Richards, figlio di Keith Richards e Anita Pallenberg. Sebbene da bambino presentasse una certa somiglianza con Brian, con il tempo ha sviluppato i tratti somatici del suo effettivo padre, Keith.




