Il 1° maggio segna un giorno di silenzioso ricordo per
il mondo della musica rock, l'anniversario della scomparsa di Rick Parnell.
Batterista dalla potenza inconfondibile e dalla versatilità sorprendente, Parnell ha lasciato un'impronta ritmica indelebile in alcune delle band più iconiche degli anni '80 e '90. La sua energia contagiosa dietro i tamburi e la sua capacità di adattarsi a diversi stili musicali lo hanno reso un musicista ricercato e ammirato.
Nato il 13 agosto 1951 a Londra, Parnell proveniva da una famiglia con una solida tradizione musicale. Suo padre era il celebre batterista jazz Jack Parnell, un'eredità che indubbiamente influenzò la sua passione e il suo talento precoce per le percussioni.
La carriera di Rick Parnell decollò negli anni '80 con la sua
adesione agli Atomic Rooster, una band progressive rock britannica con
una storia travagliata ma un seguito fedele. Il suo potente drumming contribuì
a rinvigorire il suono della band in quel periodo.
Tuttavia, già negli anni '70, Parnell dimostrò la sua
curiosità musicale e la sua disponibilità a esplorare nuovi orizzonti,
approdando in Italia e collaborando con diverse formazioni.
Nel 1973, dopo aver lasciato temporaneamente gli Atomic
Rooster, Parnell si unì al gruppo italiano Tritons. Con loro incise
l'album Satisfaction nello stesso anno, che conteneva una loro
riarrangiamento del celebre brano dei Rolling Stones.
Dalle ceneri dei Tritons, e con un'aspirazione verso sonorità
più progressive, nacquero gli Ibis. Parnell fu il batterista e
co-paroliere del loro album del 1974, Sun Supreme, un lavoro che
testimonia la sua affinità con il rock progressivo italiano dell'epoca.
Successivamente, tra il 1977 e il 1978, Parnell divenne il
batterista dei Nova, un gruppo jazz fusion italo-britannico formatosi a
Londra. Con loro registrò due album acclamati, Wings of Love
(1977) e Sun City (1978), mostrando la sua notevole capacità di
adattamento a un genere musicale diverso.
Queste esperienze italiane rappresentarono una fase
importante nella sua evoluzione musicale, evidenziando la sua versatilità ben
prima del successo mainstream.
Tuttavia, fu con gli Spinal Tap che Parnell raggiunse una fama più ampia, sebbene in un contesto satirico. Nel mockumentary cult del 1984 "This Is Spinal Tap", Parnell interpretò Mick Shrimpton, uno dei tanti sfortunati batteristi della band heavy metal fittizia. Il suo personaggio, spesso vittima di incidenti bizzarri e prematuri (nella finzione del film), divenne un'icona comica, ma paradossalmente contribuì a far conoscere il talento musicale di Parnell a un pubblico più vasto. La sua interpretazione ironica del batterista rock era così convincente proprio perché basata sulla sua reale esperienza e abilità.
Dopo "This Is Spinal Tap", Parnell continuò la sua carriera musicale seriamente, dimostrando la sua versatilità in diversi generi. Negli anni '80 e '90, divenne un batterista di sessione molto richiesto, collaborando con artisti di spicco come Michael Monroe (ex Hanoi Rocks), Tony Franklin e Yngwie Malmsteen. La sua capacità di passare con disinvoltura dal rock potente al metal tecnico testimoniava la sua padronanza dello strumento.
Un altro capitolo significativo della sua carriera fu la sua partecipazione ai Tantric, una band post-grunge statunitense formatasi alla fine degli anni '90. Parnell portò il suo drumming solido e dinamico al suono della band, contribuendo al successo dei loro primi album.
Rick Parnell non era solo un batterista tecnicamente dotato, ma possedeva anche un grande senso del ritmo e una capacità innata di "sentire" la musica. La sua energia contagiosa dietro la batteria si traduceva in performance live coinvolgenti e in registrazioni potenti e incisive.
La sua scomparsa prematura avvenuta nel 2022 ha lascaito un vuoto nel mondo del rock. Sebbene molti lo ricordino con affetto per il suo
ruolo esilarante in Spinal Tap, è fondamentale riconoscere il suo contributo
serio e significativo come musicista talentuoso e versatile. Rick Parnell ha
lasciato un'eredità di ritmo e passione che continua a risuonare tra i fan e i
musicisti di tutto il mondo.
Oggi, nel giorno della sua scomparsa, celebriamo la sua vita e il suo instancabile contributo al rock 'n' roll.

