venerdì 16 maggio 2025

Eugenio Finardi: al via il 16 maggio il tour “TUTTO ‘75-‘25”

 


È ONLINE IL VIDEOCLIP DEL NUOVO SINGOLO

attualmente in rotazione radiofonica

“FUTURO”

realizzato dal producer e musicista

Giovanni “Giuvazza” Maggiore 

Il brano è estratto dal nuovo album di inediti

“TUTTO” 

disponibile in digitale e dal 16 maggio in cd e in vinile 

Al via il 16 maggio il tour

“TUTTO ‘75-‘25”


Parte di questo articolo è frutto della lettura e successiva sintesi di un'intervista rilasciata da Eugenio Finardi a RollingStone Italia, dalla quale sono state tratte le principali riflessioni presentate a seguire.

ARTICOLO ORIGINALE


Eugenio Finardi

Cinquant'anni di musica, riflessioni e la dura bellezza del presente


Eugenio Finardi, una delle voci più autentiche e profonde della musica italiana, si racconta con la lucidità di chi ha attraversato mezzo secolo di cambiamenti culturali e sonori. In un periodo che celebra i suoi cinquant'anni di carriera, con la pubblicazione del nuovo album Tutto, Finardi offre una prospettiva intima sul processo creativo, il rapporto con il tempo e la sua inequivocabile visione del futuro.

Tutto non è un semplice disco, ma un vero e proprio "parto", come lo definisce Finardi stesso, un lavoro che ha richiesto un'immersione quasi ossessiva. L'artista rivela di aver perso dieci chili durante la lavorazione, testimonianza dell'intensità e della disciplina mutuata, sorprendentemente, dall'etica lavorativa dei Beatles, così come mostrata nel documentario "Get Back". A settant'anni, la creatività non sgorga più con la spontaneità giovanile, ma richiede uno scavo profondo nella propria verità interiore, spesso celata nei frammenti del passato.

Questo percorso introspettivo si manifesta nell'uso sapiente di sonorità provenienti dai suoi diciannove album precedenti, una vasta "libreria sonora" che gli permette di campionare e reinterpretare momenti chiave della sua vita. È un modo per dare nuova vita a suoni che, in un'epoca di budget limitati, e di una certa "morte" della musica suonata, diventano preziosi. 

Finardi descrive la sua intera carriera come un lungo diario, una confessione aperta delle sue fragilità, delle utopie vissute e degli innamoramenti, anche in campo musicale. Il suo approccio, che privilegia l'espressione musicale rispetto alle parole, si fonde con le nuove possibilità sonore offerte dall'era digitale. Le basse frequenze e le attuali capacità di elaborazione permettono di realizzare suoni un tempo inimmaginabili, concretizzando "cose giuste" che aveva solo sognato.

Tuttavia, questo viaggio interiore non è privo di autocritica. Finardi ammette di aver commesso "grandi cazzate" e di aver vissuto esperienze al limite, riconducibili a un'epoca in cui "tutti" facevano cose che persino un Keith Richards avrebbe "condiviso". Ha attraversato gli anni di piombo, assistito a eventi storici come il penultimo concerto di Jimi Hendrix a Wight, la nascita dei Led Zeppelin, i discorsi di Martin Luther King e i tragici omicidi che hanno segnato la storia italiana. Tutti questi ricordi non sono esplicitati, ma si insinuano in "piccole pieghe" delle sue canzoni, attraverso "parole dure di violenza" che non necessitano di ulteriori spiegazioni.La fragilità del futuro e l'ombra dei social media

In "Futuro", Finardi riprende il suo brano "Extraterrestre" per affermare che la vera speranza non risiede in salvatori alieni, ma nell'intelligenza artificiale. Una visione disillusa dell'oggi, che definisce un'epoca di "stupidismo incredibile", evidente nel modo in cui stiamo trattando il pianeta. Nonostante appartenga a una generazione che ha "consumato molto" (ricordando persino la nascita della plastica), Finardi si impegna attivamente nel riciclo, nel consumo consapevole di carne e nell'uso di tecnologie più sostenibili.

La canzone "Non sentirsi mai più strani" è per lui uno dei momenti più significativi del disco, un grido contro la "tragedia generazionale" della fragilità dei giovani, esposti a violenze psicologiche sui social. Finardi, un futurista da sempre, è critico verso l'influenza dei social media, definendoli un "veleno pazzesco per l'anima". Nonostante la sua propensione al digitale, confessa di non essere in grado di reggere l'aggressività e la violenza verbale online, subendo l'odio degli "hater" con una sensibilità che appartiene a una generazione più "civile".

Nel brano "Pentitevi", Finardi affronta apertamente il tema del rimpianto. Tra le tante cose, ammette di aver "mancato la parola", lasciandosi influenzare da logiche di business che lo hanno portato a compiere scelte eticamente discutibili, come preferire un programma televisivo con più ascolti a discapito di un impegno già preso.

Il rapporto con i figli è un altro aspetto trattato con grande onestà. Descrive la relazione genitore-figlio come una "lunghissima battaglia" e ammette di non essere stato un padre "ottimo", commettendo "sbagli stupidi" anche a causa del suo mestiere. Con la primogenita Elettra, affetta dalla sindrome di Down, l'approccio è stato diverso e in un certo senso "più facile" per la buona indole. Con Emanuele, invece, il divorzio dalla madre ha impedito una presenza costante, un rammarico che lo porta a riflettere sulla difficoltà di crescere i maschi oggi, data l'ondata di violenza maschile che definisce "allucinante".

Infine, Finardi rivela una delle sue più grandi delusioni: non essere diventato ricco. Nonostante una carriera eclettica che lo ha portato a esplorare generi diversi, a cantare alla Scala e a conoscere figure iconiche, si sente "fuori sync, fuori tempo, fuori moda". Questa sensazione di essere un "outsider" lo ferisce ancora a settant'anni, desiderando un riconoscimento che in America si traduce nella Hall of Fame. Ma, come lui stesso sottolinea, "nessuno ha tutto", e riconosce di aver avuto tantissimo, nonostante gli "sbagli enormi" e le esperienze che lo hanno fatto crescere, come diventare padre di una persona con la sindrome di Down in pieno periodo rock'n'roll.

Finardi, "quello che ha fatto tutto", si congeda con l'ironia e la saggezza di chi, pur con qualche ferita, ha navigato con autenticità le acque tumultuose della vita e della musica, lasciando un'eredità di pensieri e melodie che continuano a ispirare.Note dal Comunicato Stampa: "Tutto" e il Tour "Tutto '75-'25"

Il 16 maggio segna un momento importante per Eugenio Finardi con l'uscita del suo nuovo album di inediti, "Tutto", già disponibile in digitale e da oggi anche in formato CD e vinile. Il disco è accompagnato dal videoclip del singolo "Futuro", brano attualmente in rotazione radiofonica.

Il videoclip di "Futuro", ideato e realizzato dal producer e musicista Giovanni "Giuvazza" Maggiore, è un'opera visivamente suggestiva che utilizza l'intelligenza artificiale per creare un dialogo tra il passato e il presente dell'artista. Un giovane Eugenio Finardi canta il nuovo brano, con il suo volto sovrapposto a quello di ballerini, introducendo un elemento di sperimentazione che aggiunge leggerezza e freschezza al progetto. La clip si conclude con un'immagine simbolica di speranza: un bambino che prende dagli scaffali il nuovo disco di Finardi, un gesto che rappresenta il passaggio di testimone alle nuove generazioni.

Giuvazza Maggiore ha spiegato come l'idea fosse quella di "mettere insieme tutti i Finardi della sua carriera, in modo che potessero finalmente relazionarsi tra loro, in una rilettura nuova", affascinato dai molteplici volti e dalle ricche influenze musicali dell'artista. Il brano "Futuro" stesso è una risposta al celebre "Extraterrestre", dove l'intelligenza artificiale prende il posto degli alieni come deus ex machina per la salvezza dell'umanità.

Distribuito da ADA Music Italy, "Tutto" è il ventesimo album di brani originali di Finardi, un'opera che giunge a 50 anni dal suo primo disco ("Non gettate alcun oggetto dai finestrini"), a 11 anni da "Fibrillante" (2014) e a 3 dalla raccolta "Euphonia Suite" (2022). Questo lavoro si presenta come un possibile testamento musicale e spirituale, frutto di una profonda consapevolezza, libertà espressiva e ricerca interiore.

Composto da undici brani, l'album fonde il linguaggio cantautorale con una nuova sperimentazione lirica e sonora, affrontando con lucidità e sensibilità temi attuali come la crisi sociale e politica, i misteri dell'esistenza, l'amore, il destino, la fisica quantistica e la spiritualità. La produzione è stata curata dal suo storico collaboratore Giovanni "Giuvazza" Maggiore, e l'album vanta il featuring con la figlia Francesca (in arte Pixel) nel brano "Francesca Sogna", oltre alle collaborazioni con Fiamma Cardani alla batteria ("La Facoltà dello Stupore") e Paolo Costa al basso in diversi brani, tra cui "Futuro", "Tanto Tempo Fa" e "Francesca Sogna".

La tracklist di "Tutto" include: 01 - Futuro 02 - Bernoulli 03 - Tanto Tempo Fa 04 - La Battaglia 05 - Francesca Sogna ft. Pixel 06 - La Mano Di Uno Che Sa 07 - Onde Di Probabilità 08 - I Venti Della Luna 09 - Massiccio Attacco Di Panico 10 - Pentitevi 11 - La Facoltà Dello Stupore

In concomitanza con l'uscita fisica del disco, prende il via il tour "Tutto '75-'25", che racconterà cinquant'anni di carriera di Finardi attraverso i suoi brani storici e le nuove canzoni, creando un dialogo dinamico tra passato e presente. La data zero del tour, a Fiorano Modenese il 16 maggio, ha già registrato il tutto esaurito. L'artista incontrerà i fan anche il 17 maggio alle ore 17.00 al Disco Shop di Lecco per presentare il suo nuovo lavoro.

Numerose le tappe previste in tutta Italia per il tour "Tutto '75-'25", prodotto da Imarts International Music and Arts, molte delle quali a ingresso gratuito. Tra le date estive confermate:

  • 6 giugno – Tissi (Sassari), Via Roma (Ingresso gratuito)
  • 8 giugno – Gimigliano (Catanzaro), Piazza Aldo Moro (Ingresso gratuito)
  • 13 giugno – Bisaccia (Avellino), Piazza Duomo (Ingresso gratuito)
  • 22 giugno – Pantani di Accumoli (Rieti), Festival dell’Appennino (Ingresso gratuito)
  • 4 luglio – Fezzano (La Spezia), Artigliè Festival (Ingresso gratuito)
  • 5 luglio – Loano (Savona), Piazza Italia (Ingresso gratuito)
  • 9 luglio – Milano, Castello Sforzesco (Info a breve)

  • 25 luglio – Segesta (Trapani), Segesta Teatro Festival
  • 27 luglio – Ledro (Trento), Festival delle Palafitte (Ingresso gratuito)
  • 28 luglio – Bormio (Sondrio), Piazza del Kuerk, La Milanesiana (Ingresso gratuito)
  • 30 luglio – Canale d’Alba (Cuneo), Piazza Italia (Ingresso gratuito)
  • 31 luglio – Livorno, Effetto Venezia Festival (Ingresso gratuito)
  • 2 agosto – Jesi (Ancona), Festival Pergolesi Spontini
  • 4 agosto – Scarlino (Grosseto) – Acoustic duo
  • 11 agosto 2025 – Binari (Sassari), Piazza Umberto I (Ingresso gratuito)
  • 19 agosto 2025 – Castellana Grotte (Bari), Piazza Garibaldi (Ingresso gratuito)
  • 27 agosto 2025 – Arcidosso (Grosseto), Piazza della Riconciliazione (Ingresso gratuito)
  • 28 agosto 2025 – Gubbio (Perugia), Gubbio Doc Fest
  • 7 settembre 2025 – Monopoli (Bari), Piazza XX Settembre, Festival Ritratti (Ingresso gratuito)
  • 8 settembre 2025 – Soleto (Lecce), XXV Festival Concerti del Chiostro – Acoustic duo

(Per dettagli e aggiornamenti su date e biglietti, consultare www.internationalmusic.it/artisti/eugenio-finardi).

Inoltre, Eugenio Finardi ha firmato la prefazione del catalogo "Si giocava a fare Woodstock – Parco Lambro" (Re Nudo Edizioni), collegato alla mostra fotografica omonima in corso fino all’8 giugno a Milano presso l’Atelier Ex-Cisterne della Fabbrica del Vapore. La mostra anticipa la seconda edizione del festival Le Notti dell’Underground, in programma dal 5 all’8 giugno nello stesso luogo.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti, è possibile seguire Eugenio Finardi sui suoi canali social ufficiali: