Nursery Cryme è un album fondamentale per
comprendere l'evoluzione dei Genesis e il
loro posizionamento nel mondo del progressive rock più complesso e articolato.
L'album ricevette una risposta mista dalla critica e non fu
inizialmente un successo commerciale; non entrò nella classifica del Regno
Unito fino al 1974, quando raggiunse il suo picco al n. 39. Tuttavia, ebbe
piena luce nell'Europa continentale, in particolare in Italia.
È il loro terzo lavoro in studio, evoluzione del precedente Trespass
(1970), che rappresentò un enorme passo avanti per la band rispetto al
debutto, più “leggero”, From Genesis to Revelation.
La svolta in questo caso è legata al cambio di formazione, un
nuovo volto che resterà quello a cui si fa riferimento quando si parla del
momento d’oro dei Genesis.
L’evoluzione della lineup riguardò l’abbandono del
chitarrista fondatore Anthony Phillips, che fu vinto da una paura di esibirsi
che divenne per lui insopportabile. Fu sostituito da un altro uomo timido,
Steve Hackett, chitarrista elegante e innovativo.
Furono altri i motivi che portarono invece all’avvicendamento
del drummer, in quanto John Mayhew dovette andarsene perché il resto della band
non era soddisfatto delle sue performance. Il sostituto, Phil Collins, fu una
vera scoperta, e qualche anno dopo sarebbe diventato uno dei migliori
batteristi Rock della sua generazione. Sospendiamo l’argomento “voce”,
sicuramente di grande appeal, ma direttamente collegato alla fase di declino
qualitativo dei Genesis e in generale del prog.
Pubblicato nel 1971, Nursery Cryme rappresenta una
svolta decisiva per la band. Con l'arrivo di Collins e di Hackett i Genesis
abbandonano definitivamente le sonorità più pop degli inizi e si immergono in
un universo sonoro ricco di sfumature, atmosfere oniriche e strutture musicali
complesse.
L’album è costituito da brani che diventeranno epici nella
loro discografia.
"The Musical Box" è un esempio lampante. Con i suoi
oltre dieci minuti di durata, è una vera e propria suite che introduce
l'ascoltatore in un mondo fantastico e oscuro, basato su cambi di tempo,
armonie intricate e testi surreali.
L'album è permeato da un'atmosfera cupa e misteriosa, che si
riflette sia nei testi che nelle musiche. Brani come "The Fountain of
Salmacis" e "Harlequin" sono pregni di sonorità evocative e
testi carichi di simbolismo.
I Genesis dimostrano di non aver timore nello sperimentare,
utilizzando gli strumenti tipici del genere che producono effetti sonori
particolari, creando così un sound unico e riconoscibile. Non a caso l’album è
considerato uno dei pilastri del progressive Rock degli anni '70, insieme agli
altri loro capolavori Selling England by the Pound e Foxtrot.
Nursery Cryme rappresenta un'esperienza musicale completa, che richiede un
ascolto attento e concentrato, ma che ripaga con emozioni intense e
un'immersione in un mondo sonoro affascinante.
Per chi si avvicinasse per la prima volta ai Genesis, risulta un ottimo punto di partenza per scoprire la complessità e la bellezza della loro musica.
Ma quale fu l’impatto di Nursery Cryme sulla scena
musicale dell’epoca?
Come già sottolineato l'album è entrato di diritto nel
pantheon dei capolavori del progressive Rock, influenzando generazioni di
musicisti e band.
I Genesis, con Nursery Cryme e gli album successivi,
hanno dimostrato che il rock poteva andare oltre i soliti schemi, esplorando
territori musicali più ampi e articolati.
L'influenza del disco si avverte ancora oggi in molte band
progressive contemporanee, che si ispirano al sound e all'approccio compositivo
dei Genesis.
Pubblicazione: 12 novembre 1971
Durata: 39:29
Etichetta: Charisma (Regno Unito), Atlantic (Stati Uniti)
Tracce
Tutte le canzoni sono scritte da Tony Banks, Phil Collins, Peter Gabriel, Steve Hackett e Mike Rutherford
Lato A
1.The Musical Box-10:32
2.For Absent Friends-1:48
3.The Returnof the Giant Hogweed-8:13
Lato B
1.Seven Stones-5:12
2.Harold the Barrel-3:01
3.Harlequin-2:57
4.The Fountain of Salmacis-7:56
Formazione
Tony Banks - organo Hammond,
Mellotron, pianoforte, pianoforte elettrico, chitarra a 12 corde, cori
Mike Rutherford - basso, pedali per
basso, chitarra a 12 corde, cori
Peter Gabriel - voce solista, flauto,
oboe, grancassa, tamburello
Steve Hackett - chitarra elettrica,
chitarra a 12 corde
Phil Collins - batteria, percussioni,
cori, voce solista in "For Absent Friends"