giovedì 20 marzo 2025

Genesis-Commento all'album "Nursery Cryme" (ascolto incluso)


Nursery Cryme è un album fondamentale per comprendere l'evoluzione dei Genesis e il loro posizionamento nel mondo del progressive rock più complesso e articolato.

L'album ricevette una risposta mista dalla critica e non fu inizialmente un successo commerciale; non entrò nella classifica del Regno Unito fino al 1974, quando raggiunse il suo picco al n. 39. Tuttavia, ebbe piena luce nell'Europa continentale, in particolare in Italia.

È il loro terzo lavoro in studio, evoluzione del precedente Trespass (1970), che rappresentò un enorme passo avanti per la band rispetto al debutto, più “leggero”, From Genesis to Revelation.

La svolta in questo caso è legata al cambio di formazione, un nuovo volto che resterà quello a cui si fa riferimento quando si parla del momento d’oro dei Genesis.

L’evoluzione della lineup riguardò l’abbandono del chitarrista fondatore Anthony Phillips, che fu vinto da una paura di esibirsi che divenne per lui insopportabile. Fu sostituito da un altro uomo timido, Steve Hackett, chitarrista elegante e innovativo.

Furono altri i motivi che portarono invece all’avvicendamento del drummer, in quanto John Mayhew dovette andarsene perché il resto della band non era soddisfatto delle sue performance. Il sostituto, Phil Collins, fu una vera scoperta, e qualche anno dopo sarebbe diventato uno dei migliori batteristi Rock della sua generazione. Sospendiamo l’argomento “voce”, sicuramente di grande appeal, ma direttamente collegato alla fase di declino qualitativo dei Genesis e in generale del prog.

Pubblicato nel 1971, Nursery Cryme rappresenta una svolta decisiva per la band. Con l'arrivo di Collins e di Hackett i Genesis abbandonano definitivamente le sonorità più pop degli inizi e si immergono in un universo sonoro ricco di sfumature, atmosfere oniriche e strutture musicali complesse.

L’album è costituito da brani che diventeranno epici nella loro discografia.

"The Musical Box" è un esempio lampante. Con i suoi oltre dieci minuti di durata, è una vera e propria suite che introduce l'ascoltatore in un mondo fantastico e oscuro, basato su cambi di tempo, armonie intricate e testi surreali.

L'album è permeato da un'atmosfera cupa e misteriosa, che si riflette sia nei testi che nelle musiche. Brani come "The Fountain of Salmacis" e "Harlequin" sono pregni di sonorità evocative e testi carichi di simbolismo.

I Genesis dimostrano di non aver timore nello sperimentare, utilizzando gli strumenti tipici del genere che producono effetti sonori particolari, creando così un sound unico e riconoscibile. Non a caso l’album è considerato uno dei pilastri del progressive Rock degli anni '70, insieme agli altri loro capolavori Selling England by the Pound e Foxtrot.

Nursery Cryme rappresenta un'esperienza musicale completa, che richiede un ascolto attento e concentrato, ma che ripaga con emozioni intense e un'immersione in un mondo sonoro affascinante.

Per chi si avvicinasse per la prima volta ai Genesis, risulta un ottimo punto di partenza per scoprire la complessità e la bellezza della loro musica.

Ma quale fu l’impatto di Nursery Cryme sulla scena musicale dell’epoca?

Come già sottolineato l'album è entrato di diritto nel pantheon dei capolavori del progressive Rock, influenzando generazioni di musicisti e band.

I Genesis, con Nursery Cryme e gli album successivi, hanno dimostrato che il rock poteva andare oltre i soliti schemi, esplorando territori musicali più ampi e articolati.

L'influenza del disco si avverte ancora oggi in molte band progressive contemporanee, che si ispirano al sound e all'approccio compositivo dei Genesis.

 

Pubblicazione: 12 novembre 1971

Durata: 39:29

Etichetta: Charisma (Regno Unito), Atlantic (Stati Uniti) 

 

Tracce

Tutte le canzoni sono scritte da Tony Banks, Phil Collins, Peter Gabriel, Steve Hackett e Mike Rutherford 

Lato A 

1.The Musical Box-10:32

2.For Absent Friends-1:48

3.The Returnof the Giant Hogweed-8:13 

Lato B

1.Seven Stones-5:12

2.Harold the Barrel-3:01

3.Harlequin-2:57

4.The Fountain of Salmacis-7:56


Formazione

Tony Banks - organo Hammond, Mellotron, pianoforte, pianoforte elettrico, chitarra a 12 corde, cori

Mike Rutherford - basso, pedali per basso, chitarra a 12 corde, cori

Peter Gabriel - voce solista, flauto, oboe, grancassa, tamburello

Steve Hackett - chitarra elettrica, chitarra a 12 corde

Phil Collins - batteria, percussioni, cori, voce solista in "For Absent Friends"