sabato 13 luglio 2013

IL PIPER DI VIAREGGIO SU MAT2020


Prima della sosta estiva MAT 2020 realizza un altro numero speciale, dedicato al Piper 2000, quello di Viareggio.
E’ questa una produzione casuale, legata ad incontri non pianificati, e trovare sulla nostra strada musicale un pezzo di storia non poteva che stimolare la curiosità e la voglia di condivisione.
La convinzione di creare qualcosa che potesse restare nel tempo si è rafforzata dopo aver capito che oltre alla storia c’era da trattare l’argomento “futuro”.
Il nome Piper provoca visioni antiche, momenti che riportano all’adolescenza, alla vita serena, alla televisione in bianco e nero. Era l’inizio dell’era del benessere, e i giovani trovavano nella musica l’elemento più facile e piacevole per vivere in piena comunione il tempo libero, magari avvicinando quelli che sarebbero divenuti miti musicali.
Ed è proprio con l’inizio degli anni ’70 che il Piper di Viareggio, come molti altri locali dell’epoca, propone una musica nuova, in piena evoluzione, a quei tempi chiamata pop, o più semplicemente rock, e col tempo riconosciuta come prog.
Quel genere particolare, passato da prodotto di massa a musica di nicchia, sta ritornando alla ribalta, forse perchè nei momenti di crisi ci si aggrappa alla qualità e alla cultura, o magari solo perché è il momento giusto per ritrovare il corretto interesse, tenendo conto che moltissimi di quei protagonisti sono in piena forza e attività, e che da loro traggono ispirazione i giovani, probabili protagonisti del “nuovo” Piper.
Il programma estivo, presente all’interno del magazine, racconta di una ricca serie di concerti, e se i risultati saranno soddisfacenti il seguito sarà garantito.
Ritrovarsi all’interno del Piper può lasciare il segno, e MAT 2020 non ha fatto eccezione.
Nell’occasione è emerso il team, costituto da Manolo Filippi - il proprietario - Max Morel - il direttore artistico - e da Pino Tuccimei - manager e promoter - elemento di congiunzione tra le due epoche.
Nelle pagine a seguire non si è cercata la cronologia o il mero racconto storico, e forse sarebbe stato utile tracciare a fondo il ritratto di elementi fondamentali come Alberigo Crocetta, ma si è cercato di lavorare con le testimonianze dirette, con ciò che già esisteva e con i ricordi dei protagonisti di allora: l’idea del numero speciale è nata il 18 giugno, nemmeno un mese fa, e forse qualche miracolo lo abbiamo fatto!
Molte le testimonianze inserite, alcune delle quali particolarmente significative, con episodi inediti che arrivano alla spiegazione della svolta musicale, almeno per quanto riguarda l’Italia.

Hanno parlato con MAT 2020, in ordine sparso: Silvano Martini, Giorgio Debiasi, Edoardo Vianello, Pino Sinnone, Joe Vescovi, Gianni Belleno, Paolo Siani, Lino Vairetti, Luciano Regoli, Ciro Perrino, Maurizio Salvi, Oliviero Lacagnina, Lina Savonà e Martin Thurn-Mithoff; da aggiungere il saluto di Steve Hackett.
Un ringraziamento a Riccardo Storti, Gianni Sapia e Mauro Selis che hanno integrato il lavoro della redazione di MAT2020.

Questo numero rimarrà, come rimane tutto ciò che passa dalla memoria - col tempo sempre più labile - alla carta: saremo felice di realizzare altre puntate musicali sul Piper di Viareggio e sulla sua evoluzione.
Buona lettura!