Il tastierista che ha scolpito il
suono dei Deep Purple, fondendo rock, blues e classica in un'alchimia
inimitabile
Ricordiamo oggi la nascita di un'icona musicale la cui
influenza risuona ancora potentemente nel panorama del rock e oltre: Jon Douglas Lord, nato il 9 giugno 1941.
Cofondatore e anima sonora dei leggendari Deep Purple,
Lord non è stato semplicemente un tastierista; è stato un pioniere, un
compositore e un visionario che ha ridefinito il ruolo degli strumenti a
tastiera nella musica rock.
La sua impronta distintiva, caratterizzata da un organo
Hammond spinto al limite, collegato direttamente ad amplificatori Marshall per
ottenere un suono distorto e aggressivo, ha rappresentato una fusione audace tra
il rock, il blues e la musica classica. Questa combinazione unica ha dato vita
a un sound potente e inconfondibile, che ha permesso ai Deep Purple di
distinguersi e di vendere oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo.
Lord non era solo un esecutore brillante; era un architetto
sonoro. Brani come "Smoke on the Water", "Highway Star" o
"Child in Time" devono gran parte della loro grandezza e della loro
immortalità ai suoi passaggi orchestrali e ai suoi assoli fulminanti. La sua
capacità di infondere complessità armoniche e melodiche nel tessuto del hard
rock ha elevato il genere, dimostrando che la potenza poteva convivere con la
profondità artistica.
Oltre al suo lavoro con i Deep Purple, Jon Lord ha esplorato
territori musicali diversi, dal jazz fusion alle composizioni orchestrali. Il
suo "Concerto for Group and Orchestra" del 1969, eseguito con la
Royal Philharmonic Orchestra, rimane una pietra miliare che ha saputo abbattere
le barriere tra il rock e la musica sinfonica, un'impresa all'epoca quasi
impensabile.
È morto all'età di 71 anni il 16 luglio 2012 per un'embolia polmonare dopo una lunga lotta contro un male
incurabile di cui soffriva da circa un anno.
Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 84 anni, il ricordo
di Jon Lord non è un semplice omaggio al passato, ma un riconoscimento della
sua eredità viva. Il suo approccio innovativo e la sua dedizione all'eccellenza
musicale lo rendono una figura intramontabile.
Il ruggito del suo Hammond risuona ancora nei concerti di
band ispirate da lui, nelle reinterpretazioni dei classici e nel cuore di ogni
fan che sa riconoscere un vero genio musicale.

