domenica 8 giugno 2025

Le radici elettriche – L'evoluzione dei Fairport Convention

 


Nel fervore musicale della Londra underground del 1967, un gruppo di giovani musicisti si ritrovò con un'idea audace: sposare la ricchezza della tradizione popolare inglese con l'energia del rock and roll. Fu così che, prendendo il nome dalla casa di Simon Nicol dove provavano, nacquero i Fairport Convention, un'entità che avrebbe ridefinito il panorama musicale britannico e dato i natali a un genere: il folk rock inglese.

I membri fondatori – Richard Thompson e Simon Nicol alle chitarre, Ashley Hutchings al basso e Shaun Frater alla batteria (ben presto sostituito dal più convincente Martin Lamble) – inizialmente si cimentarono con cover di artisti folk rock americani come Joni Mitchell e Bob Dylan, infondendo in esse un'energia e un'urgenza tipicamente britanniche. Tuttavia, fu l'arrivo di Sandy Denny nel 1968 a segnare un punto di svolta cruciale per il gruppo.

Sandy Denny non era una novizia: con una voce potente, espressiva e profondamente radicata nella tradizione folk britannica, aveva già lasciato il segno con gli Strawbs. La sua presenza nei Fairport Convention non rappresentò solo l'apporto di una vocalista di straordinaria caratura, ma anche quello di una cantautrice sensibile e un'interprete capace di infondere nuova profondità al materiale della band, e fu capace di catalizzare l'evoluzione nel suono del gruppo, spostando l'attenzione verso un repertorio più autenticamente britannico.

Questo primo periodo di sperimentazione e definizione del loro sound culminò con l'uscita del loro omonimo album di debutto, Fairport Convention, nel 1968.

Gli album successivi, What We Did on Our Holidays e soprattutto Unhalfbricking (entrambi del 1969), furono la testimonianza di questa trasformazione. Pur contenendo ancora alcune cover di artisti americani, questi lavori videro la band iniziare a esplorare il repertorio folk tradizionale inglese, riarrangiandolo con strumenti elettrici, ritmi rock e una sensibilità moderna. Canzoni come "She Moves Through the Fair" e "Nottamun Town" (su What We Did on Our Holidays) beneficiarono enormemente della voce eterea e malinconica di Sandy Denny, mentre la sua interpretazione della sua stessa composizione, "Who Knows Where the Time Goes?" (su Unhalfbricking), divenne immediatamente un classico, definendo un'epoca e mettendo in luce la sua straordinaria capacità di fondere folk e sensibilità contemporanea.

Il culmine di questa fase pionieristica, fortemente influenzata dalla presenza e dal talento di Sandy Denny, giunse con la pubblicazione di Liege & Lief nel dicembre del 1969. Considerato da molti il capolavoro del folk rock inglese, questo album fu un'immersione profonda nel folklore britannico, con reinterpretazioni elettriche di ballate tradizionali come "Matty Groves", "Tam Lin" e "Reynardine". La maestria strumentale della band, in particolare il fiddle di Dave Swarbrick (che si unì al gruppo in questo periodo) e la chitarra inconfondibile di Richard Thompson, si sposarono perfettamente con le narrazioni epiche e spesso oscure dei brani, con la voce di Denny che fungeva da filo conduttore emotivo, conferendo drammaticità e pathos alle antiche storie.

Tuttavia, come spesso accade nelle storie musicali più avvincenti, il successo fu accompagnato da cambiamenti e tragedie. La prematura scomparsa del batterista Martin Lamble in un incidente stradale nel maggio del 1969 scosse profondamente la band, e poco dopo anche Sandy Denny lasciò il gruppo per intraprendere la carriera solista. Nonostante questi eventi, i Fairport Convention trovarono la forza di proseguire, evolvendo costantemente la loro formazione e il loro suono negli anni a venire. Figure come Dave Pegg, che subentrò al basso portando con sé una solida musicalità e un carisma contagioso, e in seguito Dave Mattacks alla batteria, contribuirono a mantenere viva la fiamma del gruppo. Anche l'apporto di talentuosi polistrumentisti come Ric Sanders e Chris Leslie, e in precedenza di Jerry Donahue e Maartin Allcock, arricchì ulteriormente il tessuto sonoro dei Fairport Convention nelle decadi successive. Sebbene il periodo formativo rimanga indissolubilmente legato alle "radici elettriche" e all'inconfondibile voce di Sandy Denny, la loro storia è anche un testamento alla resilienza e al continuo rinnovamento di una band che ha saputo accogliere e valorizzare numerosi talenti, mantenendo viva la tradizione del folk rock inglese per molte generazioni a venire.