mercoledì 19 febbraio 2014

Chiara Rosso-Elemento H20




A distanza si sette anni dalla pubblicazione di Libero Arbitrio, Chiara Rosso ritorna con un progetto che la vede come elemento centrale, autrice delle  musiche e dei testi, ma coadiuvata da una squadra affiatata, costituita da musicisti di prestigio e artisti di fiducia.
Il nuovo lavoro si intitola Elemento H20, quasi un’ora di musica suddivisa su tredici tracce “covate” nel tempo, all’interno del contenitore delle esperienze, delle gioie e dei dolori, e della sopravvenuta saggezza che solitamente aumenta alla fine di un percorso di vita, anche quando si è giovani.
Sono solito porre domande dirette agli artisti di cui parlo, ma l’intervista che accompagna la cartella stampa ha fotografato perfettamente la situazione, regalandomi un quadro esaustivo.
Ho ascoltato più volte il disco e … non sono completamente convinto che sia vero quello che ho letto tra le righe, e cioè che i brani siano, forse, poco adatti ad una programmazione radio, laddove per “radio” si intende la necessità di fornire musica easy listening. Mi pare al contrario che la proposta di autore di Chiara Rosso possa fare breccia nel cuore e nella mente dell’ascoltatore, magari meno preparato, ma pronto a cogliere nuovi stimoli che, in questo caso, hanno la forza per innescare forti reazioni.
Il know how ed il percorso di questa giovane cuneese sono davvero importanti, tra Teatro e Conservatorio, Musical e Rock, Canzone d’autore ed Etnica, passando per il seme forse più importante, il Jazz. E poi gli amori di sempre - le linee guida musicali -  sono talmente variegati da abbattere ogni tipo di coordinate spaziali e temporali.
L’acqua alla base delle riflessioni e dei pensieri di Chiara, un liquido puro e trasparente, qualità di cui si sente sempre più il bisogno in tempi in cui il superfluo è diventato quasi necessità. L’acqua come sostanza purificatrice e, come dice l’autrice, “… l'acqua col suo fluire è emblema di femminilità, è pace, e rigenerazione. Dopo l'uragano, la quiete...”.
La squadra dicevo…  Enzo Fornione, Marco Allocco, Francesco Bertone, Paolo Franciscone, Matteo Negrin, Gianni Virone, Franco Olivero (che si è occupato degli arrangiamenti) e uno dei grandi pianisti del jazz italiano, ovvero  Riccardo Zegna.


E’ stato chiesto a Chiara Rossi di tracciare il disegno dei brani dell’album…

Divenire, il brano di apertura, affronta il divenire delle cose, il cambiamento, la trasformazione, un tema a me molto caro. Parigi è un affresco musicale della città, che mi affascina da sempre, Dindalan è dedicata a mia nonna, che mi cantava una ninna nanna in dialetto molto nota dalle mie parti in Piemonte, una sorta di mantra. Rain e Niente stelle raccontano del turbamento interiore e sono piuttosto introspettive; Acqua esprime la gioia del viaggio interiore; Salto nel vuoto è un invito a credere nei propri sogni e a lanciarsi con coraggio nella vita. L'amore compare in Adone, storia di un amore dei nostri tempi, tra una donna molto più matura e un acerbo amante, e in Sogno, dove ho scritto la dichiarazione d'amore che vorrei sentirmi cantare... Leggera è il brano che ho scelto come singolo, racconta la fine di un amore, ma soprattutto la leggerezza della libertà”.

Musicisti autorevoli, qualità a iosa, idee personali e raffinate: sono questi gli ingredienti di un disco che appare come una liberazione personale, una sorta di luce in fondo al tunnel, uno sfogo rappresentato dal dare spazio, in modo trasparente, a sentimenti personali che anche i musicisti, a volte, tengono a trattenere per sé, per pudore o mancanza di coraggio.
Il video a seguire, Leggera, mi pare sia rappresentativo e significativo, capace di sintetizzare i pensieri e le conseguenti azioni di Chiara Rosso.


INFO
Chiara Rosso: 
www.chiararosso.com

Geco Records:
www.gecorecords.it

Ufficio stampa Synpress44:
www.synpress44.com