Ho presenziato per la prima volta al Salone Internazionale del Libro di Torino, e l’occasione mi è stata fornita dalla presentazione del libro “Seguendo la Stella”, di Federica Mingozzi e Laura Travaini, che commenterò dopo la lettura.
So per esperienza diretta che è cosa
complicata riuscire a portare anche solo amici e parenti ad una presentazione nella
libreria… di fronte a casa, ma nell’occasione è apparso nutrito il gruppo
savonese - l’unico di cui posso parlare per conoscenza diretta - in parte
coinvolto nella collaborazione autorale, e alla fine ne è scaturita un’ora di
piacevole convivenza.
La cosa che è emersa con forza è la
filosofia di lavoro, incentrata sul concetto di vero “Team Work”, idea di cui
tutti si riempiono la bocca salvo poi esercitarla sul campo con grande
difficoltà. Il gioco di squadra è sempre stato un mio pallino, nel lavoro e
nelle attività culturali, per cui ho afferrato con grande piacere lo
spirito del progetto, giudizio che posso fornire anche prima della lettura del
book.
A dire il vero la “regista” Travaini, nata e vissuta sul Lago d’Orta e attualmente decentrata in quel di Savona, concepisce anche la dimensione autarchica, almeno da quanto ho potuto apprendere leggendo il suo libro “Quella volta che arrivò il circo a Orta”, ma certo è che realizzare un lavoro coinvolgendo terzi, a volte professionisti ma spesso anime dal talento sopito, presenta una valenza superiore, e in questo caso mi pare di poter dire che il lavoro delle autrici è vincente in partenza.
Il gruppo savonese - mi scuso con gli
altri ma al momento posso descrivere solo quello! - ha contribuito in diversi
modi e maniere, e nel piccolo sunto video che propongo a seguire qualcosa
emerge.
Dalle immagini delle sculture di
Oscar Pennacino ai disegni di Patrizia Genta, si arriva alla musica, quella
composta ad hoc da Roberto Storace (un peccato non aver potuto assistere alla
presentazione precedente, quella in cui la moglie Raffaella Bergonzi si è
esibita nei suoi balli tradizionali).
Una presentazione in cui Laura
Travaini si è quasi “nascosta”, regalando lo spazio disponibile a tutti quelli -
e sono tanti - che hanno inserito una tessera nel puzzle inventato dalle autrici.
Per i contenuti del libro rimando ad
un momento successivo… alla fine della fiera (del libro?) l’atto ufficiale - e che
sia di buon auspicio - rappresenta qualcosa che supera formalità e contenuti,
perché gli incontri personali e le relazioni vanno coltivate e… innaffiate! È
tutta l’acqua caduta sul Lingotto ce lo ha ricordato!