martedì 17 giugno 2014

Nel ricordo dei TRIP- Cisano sul Neva, 15 Giugno 2014


Spesso nella semplicità si ritrovano i risultati migliori, la piena soddisfazione e uno stimolo che aiuta la proiezione nel futuro, accantonando gli atteggiamenti negativi a favore di qualcosa di costruttivo.
Se poi si parla di musica, e di eventi ad essa correlati, il buonumore si scioglie prontamente, solo per il fatto che spesso si tende ad ottenere pochissimo in relazione allo sforzo profuso.
Ciò che è avvenuto il 15 Giugno a Cisano sul Neva, nell’entroterra di Albenga, ha quasi del miracoloso, anche se occorre dire che lo sforzo effettuato da Mirella Carrara e Stefano Mantello è stato notevole e prolungato nel tempo. Mi scuso fin d’ora per le eventuali mancate citazioni, ma il lavoro capillare di Mirella e Stefano è quello che ho potuto toccare con mano, nel corso di svariati mesi.
Ma di cosa sto parlando?
Occorre specificare che Cisano sul Neva è il luogo in cui si nascondevano, si ritempravano e producevano idee e suoni i TRIP, gruppo legato per molto tempo ai nomi di Joe Vescovi (savonese) e Wegg Andersen (londinese), che a partire dalla fine degli anni ‘60 ha dato lustro alla musica progressiva italiana. L’internazionalità di questa band era dovuta proprio a Wegg e a Billy Gray, pieni di collaborazioni e amicizie importanti nel mondo musicale d’oltremanica. Poco utile ricreare in questa occasione la lunga storia, con le varie diramazioni, molto meglio capire cosa accadde in quel piccolo  paese una quarantina di anni fa, sottolineando il legame tra la band e gli abitanti di Cisano.
Nel 1974 venne organizzato una memorabile manifestazion, come spesso accadeva in Italia e nel mondo in quel periodo, sull’onda lunga di Woodstock. TRIP, ma non solo… Bennato, Dedalus, Biglietto per l’Inferno e La Corte dei Miracoli.
Era presente la giovane Mirella. Non era presente Stefano, nato da pochi giorni. Ero presente anche io, adolescente e apparentemente sulla via della trasgressione contenuta.
E domenica scorsa, tra i partecipanti alla giornata commemorativa, c’erano altri compagni di Festival, con cui ho condiviso ore importanti, e che solo nell’occasione ho potuto marginalmente conoscere, persone come ad esempio Carlo Ciccione, il Presidente dell’associazione patrocinante l’evento.
La semplicità, dicevo. Nessun nome altisonante, nessun gruppo pronto a riproporre la musica dei TRIP, eccezzion  fatta per  Pino Sinnone, il batterista dei primi due album. Però… tanta sostanza e, soprattutto, la voglia di passare assieme alcune ore che non fossero solo funzionali ad una operazione nostalgia, come qualcuno ha dipinto - in totale buona fede - ma un punto di partenza, sigillato dalla promessa, o quantomeno dall’intento, di riproporre in quel luogo altre situazioni musicali, che il primo cittadino di Cisano cercherà di favorire.
Ho rifatto in auto la strada che da giovanissimo percorsi quel lontano giorno di Luglio. Ricordo perfettamente il mio viaggio solitario, in treno, da Savona ad Albenga, con la chitarra sulle spalle. L’ultimo tratto lo percorsi in autostop, con compagni occasionali trovati sul treno, e furono minuti un po’ traumatici per me, che trovavo piacere nel conformarmi al gruppo, ovviamente, ma solo per alcuni atteggiamenti… sani: i capelli, la musica, i vestiti colorati. Su quell’auto trovai uno dei primi pericoli seri, se si considerano le poche difese che normalmente si hanno a quell’età. Rifiutai decisamente la “roba” che ci veniva regalata e, appena possibile, fuggii da quell’auto. Di quel giorno ricordo solo questi aspetti, e poi uno spazio impolverato, un palco, e l’immagine di Bennato arrivato in autostop (anche se Joe Vescovi svelerà che il punto di partenza era Milano e non Napoli). Della musica non mi è rimasto quasi niente, ma non posso dimenticare l’atmosfera e il mio feeling di giornata: può essere poco importante un evento capace di lasciare il segno in tal modo?
Torno al presente. L’organizzazione prevedeva, soprattutto, una ricerca documentale molto precisa, e di fatto ciò che Mirella e Stefano hanno creato è un lungo di film fatto di fotografie, movie, ricordi, ritagli di giornale, locandine… un lungo tratto realizzato attraverso il passaparola, il coinvolgimento di amici e conoscenti. Molti i musicisti importanti che hanno rilasciato un pensiero scritto, senza farsi pregare.
Il Bar Le Cascate, un paio di chilometri oltre Cisano, si è trasformato nell’occasione in un luogo sacro, di culto, capace di resistere ai capricci di un tempo pazzo, permettendo un’esposizione incredibile, che ha catalizzato l’interesse dei partecipanti.
Da evidenziare la presenza di amici di Wegg, arrivati dalla Svizzera con oggetti personali del bassista inglese, cimeli  intimi e di assoluto valore storico musicale.
La manifestazione inizia a fine mattinata, con Alberto Sgarlato in veste di conduttore. Non ero presente in quella parte di giornata, ma pare che l’affluenza di pubblico si stata più che soddisfacente.
Da tenere presente le condizioni generiche: era domenica, il luogo discretamente decentrato, il tempo pessimo e… nessun concerto.
In realtà lo spazio musicale è nato, con la presenza dei TRE GOTTI, bravissimo gruppo del luogo, legato in parte ai TRIP, e capace di proporre in acustico un repertorio italiano molto vario.
A partire dalla 16 il focus diventa il ricordo del Festival, e lo scorrere delle parole si trasforma in un fiume di aneddoti che spazia da Joe a Wegg a Bill, sfruttando la presenza di chi nei Trip ha lasciato il segno, Pino Sinnone.
Si aggiungono nel frattempo altri amici, come alcuni componenti de Il Cerchio D’Oro (i gemelli Terribile e Franco Piccolini) e qualcuno che in quell’occasione ebbe parte attiva: Alessio Feltri, tastierista de La Corte dei Miracoli e Mauro Scogna - fratello dell’allora batterista Flavio -  manager del gruppo e quel giorno con ruolo organizzativo.
Come è noto, spesso le parole sono poco gradite quando si è in ambito musicale, ma l’attenzione generale si è mantenuta a livello altissimo, e se è vero che si era lì preparati, conoscendo esattamente lo svolgimento della giornata, è risultata palese l’emozione dell’audience. Sono rimasto particolarmente colpito dall’atteggiamento di Feltri e Scogna, credo ormai lontani da quel mondo che forse non gli appartiene più, ma pronti a rispondere ad una chiamata di aiuto e a fornire testimonianze toccanti. Ad osservarli dall’esterno, nei momenti a seguire, quelli della musica suonata, era evidente il buon grado di coinvolgimento, forse inaspettato anche per loro.
Quando arriva il momento dei suoni, come sempre accade, ogni tipo di rigidità si scioglie, e mentre i TRE GOTTI riescono a sollecitare corde nascoste, nascono spontaneamente jam di qualità, con Sinnone e Gino Terribile alla percussioni, e una parentesi beatlesiana con i soli gemelli.
Tante persone, sicuramente maggiori di quelle che si trovano mediamente ai concerti.
Al tirare delle somme, il ricordo di quarant’anni di TRIP ha permesso di superare il momento celebrativo, trasformandolo in un concerto, in un momento di assoluta serenità, in attimi  da riproporre al più presto, magari attraverso altri protagonisti, ma con lo stesso obiettivo.
I TRIP sono stati e sono ancora una band capace di far sognare, e la loro musica ha pitturato pagine divenute indelebili, senza tempo, innovatrici, entrate di diritto nella storia.
Un piccolo aneddoto di giornata. Tra i tanti pezzi  importanti arrivati dalla Svizzera, c’era anche l’agenda personale di Wegg. Lo scopo era quello di dimostrare come all’interno del notes ci fossero molti nomi legati a Cisano, a sottolineare il legame tra il bassista ed una paese che lo aveva simbolicamente adottato. Però… accanto ai tanti abitanti del posto era facile leggere qualche altro indirizzo - e numero di telefono -  di personcine abbastanza importanti: Jimmy Page, Pete Townshend, Jeff Beck, Ritchie Blackmore… impossibile non restare affascinati da cotanta storia! Ma il sindaco ha saputo evitare l’incidente… diplomatico!


Aspettiamo fiduciosi la prossima occasione, certi che il momento magico possa essere ricreato con facilità.
A seguire un piccolo filmato che raccoglie frammenti di quanto descritto.