lunedì 9 giugno 2014

Marco Masoni-“Il Multiforme (paesaggi catartici e operette morali)"


Marco Masoni esordisce come solista, dopo una lunga partecipazione attiva con il gruppo prog Germinale, da lui fondato a inizio anni ’90.
Il Multiforme (paesaggi catartici e operette morali)”è il titolo del disco, espressione capace di fornire una buona sintesi dell’articolazione di pensiero e della filosofia musicale di Masoni.
Sette parole che richiudono un mondo complesso… un tweet, come pare di moda, che necessita però di qualche spiegazione e ragionamento, partendo dall’affermazione di Marco che sottolinea come “… le persone non sono più abituate ad ascoltare musica con la dovuta attenzione…”, riferito all’impossibilità di proporre dischi che superino la durata di cinquanta minuti.  Le persone non ascoltano - pare non ci sia il tempo per farlo - non leggono, a meno che non siano appunto i già citati 140 caratteri, e sembra che la nostra epoca sia caratterizzata dalla fretta e dalla superficialità. Ma se ricerchiamo l’efficacia nel passaggio dei messaggi verso terzi, avremo una buona chance di successo se sapremo cogliere le immagini corrette: fotografie, dipinti, tormentoni musicali (anche questi di minutaggio contenuto), senza peraltro dover rinunciare alla qualità.
Forse occorrerebbe prendere meno seriamente la Musica che ci arriva o che scegliamo, limitandoci a goderne, di pancia, i risvolti, ma un po’ di analisi del lavoro altrui è spesso utile per iniziare un viaggio al proprio interno, e ciò che Marco Masoni propone con questo primo atto ha il sapore della trasformazione, della maturazione, della consapevolezza che tutto può mutare e che i punti fissi sono in realtà “glissant”.
Ritorno al titolo e ai suoi ingredienti.
Masoni è un “multiforme” per natura e i suoi interessi e le sue competenze schizzano via in differenti direzioni: musicista, produttore, direttore artistico, manager…
Stessa cosa vale per gli amori musicali, che definire variegati è riduttivo.
E che dire dei suoi riferimenti storici? Anche quelli molto ampi, e la cover dell’album ne propone alcuni, miscelati tra loro, a farsi buona compagnia, forse non miti, ma certamente artisti a cui si sente di dover qualcosa: Battisti, Beatles, Pink Floyd, Hendrix, Genesis, Zappa, Dylan… credo che il booklet inserito nel CD possa fornire molti altri elementi, tra immagini e accordi..
Il sottotitolo - paesaggi catartici e operette morali - ha a che fare con il contenuto scritto e con la necessità/possibilità di inviare messaggi (le immagini di cui sopra): da una parte la parola usata come “gioco”, poesia, mero ascolto nel momento della sua creazione; dall’altra la proposta di una sequenza di pensieri capaci di diventare sentenza, proposta, stimolo alla riflessione e denuncia.
Passaggio delicato.
Marco Masoni, non l’ho ancora scritto, è un artista che ha trovato piena soddisfazione nella composizione e promulgazione della musica progressiva, che ha proposto in tempi in cui era in atto un certo ritorno di fiamma verso il genere. Una musica così varia che per lui, abbastanza propenso alla noia da ascolto, si è rivelata la più completa e libera possibile, rendendolo nel tempo un protagonista praticante.
Ciò che è contenuto ne “Il Multiforme” è molto altro, magari una sintesi degli anni passati, probabilmente un mix degli insegnamenti assorbiti, forse una voglia di cambiamento; di fatto il passaggio ripercorre simbolicamente quanto accaduto a metà anni ’70, quando dai castelli fatti di perfezione e autoreferenzialità, si migrò ritornando alla forma canzone - almeno in Italia - ma questa volta con pensieri solidi, lontani dal “cuore e amore” tanto caro all’ascoltatore meno pretenzioso di qualche anno prima.
Nelle dodici tracce de “Il Multiforme” troviamo un musicista istintivo, ironico e fine pensatore, capace di fare opera di condensazione e di inserire nel suo contenitore quarantacinque anni di cultura musicale impregnata di passato e di vita vissuta in prima persona, traendo il meglio dalle esperienze in team, gioie e dolori che permettono, oggi, di rovesciare su disco un perfetto disegno di come eravamo, di cosa siamo e, soprattutto, quale potrebbe essere una via da seguire.
Il video a seguire potrà fornire una significativa idea di cosa sia l’attuale Marco Masoni, o almeno uno dei suoi “multiformi” aspetti. Sarà una piacevole sorpresa, per vecchi e nuovi amici!



IL MULTIFORME 
(Paesaggi catartici e operette morali)
11 brani - 58 minuti

Arrangiato con la complicità di  Edoardo Magoni,  Il Multiforme annovera numerosi musicisti, tra i quali  Maurizio Di Tollo (Maschera di Cera),  Jacopo Giusti (Fattore Zeta) e  Lorenzo Ughi (Fangoraro).  Il Multiforme è disponibile su C D, LP (in edizione superlimitata - 300 copie - con un brano diverso rispetto al CD) e  digital download. Dal disco Masoni ha estratto tre singoli/videoclip:  Tutti In Colonna,  Perdersi e  Maggio D’Improvviso, multiformi e sorprendenti come l'autore. E se volete provare a suonare i suoi pezzi, nel booklet trovate gli accordi: il  "canzoniere del multiforme".



BIOGRAFIA (dal comunicato stampa)

Marco Masoni è da sempre immerso nella musica. Tuffato fin da piccolo impara a nuotare da solo nel mare dei generi e degli artisti. Nasce a Pisa nel 1973, a 15 anni comincia a strimpellare una chitarra classica. A 17 comincia a suonare insieme a degli amici. Passa dalla chitarra acustica (a volte 12 corde) al basso e viceversa. Nel 1991 fonda i Germinale, gruppo di rock progressivo con il quale inciderà 4 album, contenenti molte sue composizioni: Germinale (Mellow Records, 1994); …e il suo respiro ancora agita le onde… (Mellow Records, 1996); Cielo & Terra (Mellow Records, 2001); Scogli di Sabbia (BTF / Vinyl Magic, 2005). I Germinale sono considerati da critica e pubblico uno dei più originali tra i gruppi della rinascita prog di inizio anni ’90. Uniscono cantautorato colto a ritmiche dispari e forsennate, flauti pastorali a testi mai banali, dissonanze estreme a ballate melodiche; negli anni incidono cover di Genesis, Van Der Graaf Generator, Jethro Tull, King Crimson per album di tributo, e una lunga canzone per un curioso progetto, Kalevala, dedicato ad un’opera finlandese, per l’etichetta francese Musea. Nel 2005 il gruppo si congela, ma Marco Masoni non smette di occuparsi di musica, collaborando con grandi nomi del jazz e del pop italiano, come scrittore e critico musicale, produttore artistico, manager di gruppi emergenti, organizzatore di eventi. Per tenersi allenato partecipa negli anni (da solista o con gruppi estemporanei) ad album tributo dedicati a Gentle Giant, Caravan, Gong, Moody Blues, Franco Battiato, Marillion, Anthony Phillips, Pink Floyd, Lucio Battisti. Nel 2012 sente che è giunto il momento di incidere alcune sue canzoni accumulate nel corso degli anni e farne un disco. Ne registra quasi due; il primo è Il Multiforme (paesaggi catartici e operette morali), uscito il 21 Aprile 2014 per AMS Records e disponibile su CD, LP (in edizione superlimitata - 300 copie - con un brano diverso rispetto al CD), download. Dai brani del Long Playing sono stati estratti tre singoli/videoclip: la canzone d’apertura Tutti In Colonna, la ballata acustica Perdersi, e Maggio D’Improvviso. Masoni è accompagnato da molti ex membri dei Germinale, da vecchi e nuovi sodali come Maurizio Di Tollo (Maschera di Cera), Jacopo Giusti (Fattore Zeta), Lorenzo Ughi (Fangoraro). Fondamentale braccio destro è Edoardo Magoni, musicista dal gusto sopraffino, ottimo ingegnere del suono che oltre a suonare le varie tastiere del disco co-arrangia i brani con Masoni. La nuova band che accompagna le esibizioni dal vivo del disco di Masoni, da lui ironicamente battezzata Gli Evolutivi, comprende oltre a Marco (voce, basso, chitarra acustica) un sassofonista, una chitarrista/corista, un tastierista, un batterista.

Info:

Marco Masoni:

Ams/BTF:

Synpress44 Ufficio stampa: