Il 3 marzo è andata in scena l’ultima
serata di “Oltre
la Musica”, una rassegna musicale ideata con lo scopo di
accontentare gusti differenti, presentando molteplici generi musicali, con un focus sulla qualità e la speranza di
portare nuovi semi che potessero dare spunti di interesse e voglia di
approfondire.
Disegnerò il mio bilancio nei prossimi giorni.
Dopo aver perso per strada il clou, il concerto di CCLR, annullato
per problemi connessi a fatti meteorologici, è arrivata la serata dedicata alla
musica progressiva.
Di scena i Nathan
di Savona, nell’occasione tribute band dei Pink Floyd, e a seguire i The
Former Life, band che accompagna Aldo Tagliapietra in
fase live, ma propositori di un album a mio giudizio notevole, “ Electric Stilness”.
Davanti a oltre 200 persone, hanno aperto i Nathan, musicisti di lungo
corso che nell’arco della loro carriera si sono impegnati in variegati
progetti, mantenendosi sempre nella sfera della musica progressiva, e anche in
questa occasione il nuovo volto floydiano ha regalato non poche soddisfazioni a
loro e al pubblico presente.
Big band composta da otto persone, per una cinquantina di minuti ha
presentato alcuni classici della produzione conosciuta, saltando tra le
differenti perle del passato, ma privilegiando i brani più articolati e quindi
di maggior impegno.
Momento magico quello in cui Monica Giovannini diventa la
protagonista di "The Great Gig in the Sky", toccando nell’intimo
i presenti più sensibili.
Ma ciò che gli amanti
del musica live dovrebbero vivere è la creazione della giornata dell’evento,
ora dopo ora, minuto dopo minuto.
Il Teatro di Città di Cairo Montenotte è un vero gioiello, apprezzato
da musicisti e spettatori. Vedere le due band al lavoro, alla ricerca del
dettaglio, del minimo particolare, in piena sintonia e lodevole accordo, è un
aspetto da evidenziare, ed i giovanissimi presenti in fase di soundcheck pomeridiano,
hanno ricevuto una lezione di cosa significhi impegnarsi in un lavoro di squadra.
Seconda parte di serata con la novità dei The Former Life
di Venezia, per la prima volta in concerto in Liguria. Beh, essere così bravi tecnicamente alla loro giovane età è sorprendente.
Riuscire poi a comporre musica di forte impatto, utilizzando il passato “certificato”
e cercando innovazioni personali è un altro aspetto non facile da trovare, e
non è un caso che il loro nome inizi a circolare insistentemente nei circuiti
della musica “adulta”.
Nell’occasione sono stati presentati alcuni brani nuovi che troveranno
posto nel futuro album, e tutto “ Electric Stilness”.
Non è facile comprendere al primo colpo una musica nuova e complessa, e
parte del pubblico era assolutamente impreparato, ma alla fine gli attestati di
“stima e comprensione” sono stati notevoli.
Tecnica, precisione e voli pindarici tra Genesis, Yes ed ELP, con il
gioco di voci tra Andrea De Nardi e Matte Ballarin che non può lasciare
indifferente.
Sezione ritmica precisa e potente, formata da Carlo Scalet e da Manuel Smaniotto.
In questo gioco di commenti mi devo arrestare e lasciar parlare la loro
musica, perché quando si tratta di The Former Life tendo ad… unirmi al gruppo.
Finale a sorpresa con “Comfortably Numb”, che unisce entrambe
le band, senza che sia stata fatta alcuna prova nel pomeriggio.
Da qualsiasi
punto la si guardi… una bella serata di musica!